Bagnoli Rock 98 - Napoli



(Afterhours, Bluvertigo, Estra, Neuralia)

Nella stessa zona in cui si è svolto il Neapolis rock festival ma spostato di qualche centiniaia di metri, ha luogo uno degli ultimi eventi della stagione all'aperto. La temperatura è ancora accettabile e non abbiamo dubbi che il concerto di stasera contribuira' a scaldare i tanti spettatori accorsi all'arenile di Bagnoli anche da fuori Napoli.

I protagonisti della serata sono 3 fra le piu' interessanti, per ragioni diverse, rock band italiane e un gruppo emergente della zona. Prezzo decente, pubblico eterogeneo, spettacolo e musica per tutti i gusti, anche se i fan di uno o l'altro gruppo dovrebbero imparare ad avere piu' rispetto per le altre band presenti alla serata e per il loro lavoro.

Durante i vari concerti c'era sempre la fetta di pubblico che, tra insulti e imprecazioni, implorava l'arrivo del proprio beniamino a discapito di chi suonava in quel momento... e questo non vale solo per le odiose ragazzine che sbavano dietro Morgan.

Si parte con i Neuralia che si presentano con un pezzo duro e senza troppa melodia che ricorda da vicino i Rage Against The Machine, ma che poi lungo la piccola esibizione troveranno anche melodie e ritmi lenti sempre accompagnati da una buona e pesante chitarra elettrica.

Poco tempo e l'evento comincia davvero. Salgono sul palco gli Estra per chiudere il tour che ha seguito il loro secondo lavoro Alterazioni. La capacita' del gruppo di comunicare e di dare emozioni ha pochi eguali in italia, Estremo alla voce è sempre pronto a liberare se stesso e le proprie ossessioni, forse per esorcizzarle, forse per catalizzarle in energia, fatto sta che la band puo' vantare una profondita' e uno spessore come pochi. Scorrono Meta' di me, Preghiera, Miele con una introduzione acustica, Aria minacciosa, una fantastica Risveglio con citazione alla troppo poco spesso proposta dal vivo Non canto, Passami da dentro con coro del pubblico che conferma il seguito della band anche fuori dai confini veneti, e chiusura di una stagione e di un tour con Puoi distruggere. Giulio e gli altri, sempre disponibilissimi, ci dicono che l'appuntamento è in primavera con il nuovo album.

Seguono i Bluvertigo del controverso personaggio Morgan. Per alcuni è un pallone gonfiato per altri è un genio o un dio sceso in terra. Forse entrambe le definizioni sono esatte, forse nessuna delle due, ma il ragazzo ci sa fare. Sia per il suo egocentrismo accentuato come da copione (ed il fatto che sia cosi' poco velato ce lo fa stare simpatico un po' di piu'), sia per la sua capacita' indiscussa di suonare qualsiasi cosa emetta un suono od un rumore. E' un gioco di citazioni e prese in giro quello dei Bluvertigo: omaggiano il Bowie di DJ, accennano Sweet dreams degli Eurithmics e Girls and boys dei Blur sul giro di Altre forme di vita, Morgan improvvisa una Male di miele al basso richiamando gli Afterhours che verranno in seguito (dava una idea di presa in giro, ma non conosciamo i rapporti tra i due gruppi). Alle canzoni pubblicate come singoli preferiamo quelle nascoste all'interno Metallo non Metallo, come So Low, Vertigo Blu, ideaplatonica e il bis Troppe emozioni, o le canzoni del primo album Lsd e Storiamedievale. In caso Morgan fosse risultato troppo simpatico durante il concerto, il finale prevede un attacco di egocentrismo che conferma il personaggio, con il "genio" ad accennare qualsiasi cosa gli venga in mente alla tastiera mentre il resto del gruppo (formato da Livio, un chitarrista ordinario, Andy ai campionatori che passa sul palco il sessanta percento del suo tempo libero, e Sergio il batterista) è gia' sceso da tempo. Il concerto piu' lungo è concesso agli Afterhours, che accorciano di poco il loro repertorio e che portano la serata a termine alle 2 passate. Inizio calmo, con Agnelli alla chitarra acustica che propone una versione dilatata di Strategie; pezzo che serve solo come introduzione alla prima parte del concerto tiratissima, rumorosa e devastante con Dea, Male di miele, Germi. Il gruppo concede una pausa al pubblico che salta sotto il palco proponendo alcune ballate bellissime tratte dai loro due album come Pelle, Rapace, dentro marylin, voglio una pelle splendida. Il concerto prosegue alternando momenti duri a momenti riflessivi, c'è spazio per la versione originale di Strategie, 1996, Posso avere il tuo deserto con Agnelli a prendere a calci la sua stratocaster, e nel bis (come sempre vestiti tutti da donna), Ossigeno e Pop, che chiude il concerto, acustica, lentissima, cantata dal pubblico in coro.

Una grande serata che si chiude con i fan degli Estra soddisfatti come sempre, i fan degli Afterhours distrutti dal pogo, e le fan di Morgan vicino al furgone dei Bluvertigo in attesa di un saluto che le mandera' al settimo cielo.



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L'articolo Bagnoli Rock 98 - Napoli di Roberto Blind Benevento è apparso su Rockit.it il 1998-07-01 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • gabri.amelio 7 anni fa Rispondi

    Ciao, grazie per questo articolo, è l'unica traccia che ho trovato in rete di questo bellissimo concerto. Devo però dirvi che la data è sbagliata. Ricordo con assoluta certezza che il concerto in questione si è tenuto il 19 settembre poichè una settimana dopo ho incontrato Andy Fluon al concerto dei Depeche Mode al Forum di Assago a Milano.