Morgan Marco Castoldi - RAI - Sala A, via Asiago 10 - Roma

(Morgan - Foto da internet)

Oggi - 29 giugno - esce Da a ad A (Columbia/Sony BMG) il terzo disco solista di Marco Castoldi, in arte Morgan. L'artista ha tenuto un concerto presso la sede romana della Rai. Molti pezzi nuovi e qualche ripescaggio dai precedenti album. Tra i tanti, nel pubblico, c'era anche il nostro Simone Cosimi e ci racconta come è stato.



Istrionico. Logorroico. Irritante. Geniale. Come sempre, Morgan non delude.

Un’anteprima assoluta, quella registrata l’altra sera presso la mitica sala A della sede Rai di via Asiago, a Roma. “Una primizia”, come ripete più volte l’allampanato conduttore Gerardo Panno. Manco fossimo ai mercati generali a vendere ananassi.

In effetti, considerando che il tour vero e proprio partirà solo in settembre e che in estate Morgan suonerà da solo o al massimo in coppia col gigante Megahertz, è un’occasione abbastanza ghiotta per testare dal vivo uno dei personaggi più amati – e più detestati – della scena italiana. Uno che, come la si metta, ha fatto storia coi Bluvertigo. Uno che la sua, di storia, la sta costruendo pian piano, dalle parti del cantautorato pop raffinato e disincantato, barocco, stridente ma di grande personalità. Anni luce da scene romane et similia. Anni luce. Si, si.

C’è molto, dal nuovo disco “Da A ad A”. Morgan – accerchiato dai suoi cinque musicisti - attacca con la programmatica title-track, fra tinte noir e tautologie esistenziali. Poi avanti con la filastrocca bandistica “Animali Famigliari”. Il bel singolo – “che già ci siamo stancati di suonare”, dice il Castoldi – “Tra 5 min.”. Un recupero d’eccellenza come la magnifica “Aria”. E ancora “Demoni nella notte”, seguita dalla stuzzicante “The baby”, altro ripescaggio dall’esordio di quattro anni fa, “Canzoni dell’appartamento”.

Così come, sempre da quel disco, verrà pescata una lunghissima “Altrove”, nella seconda parte del radioshow, dopo qualche chiacchiera di Morgan. Che si assenta per fare pipì (è una registrazione) e rientra per spiegare al disperato conduttore che tenta di arginare la sua pomposa enfasi linguistica cosa diavolo intenda per “Da A ad A”. Salvo poi chiudere il concerto col suo eccellente e corposissimo riarrangiamento de “Un ottico” di De André, tratto dall’ormai arci-noto cover-album di due anni fa.

Il set, si sente, ha bisogno di qualche altra prova generale, di un rodaggio un po’ più lungo - false partenze, qualche parte sfilacciata. Ma è quasi ultimato e Castoldi, col suo funambolico ego circondato dai lunghissimi capelli, fa spettacolo dietro ai synth.

Il fatto è che Morgan ha un talento pazzesco. E’ bravo. “Cazzo se è bravo”, dice il mio amico dj in macchina, perso fra i cd di Felix Da Housecat e Apparat. Nell’approccio melodico – non ha timore di rischiare. Nell’uso versatile, orizzontale e teatrale della voce. Nell’identità stessa che dona ai suoi pezzi, come una personale proiezione antropomorfa. Nello stesso tempo, però, è vezzoso, furbo e superbo. Fa l’intellettuale – fa bene a farlo – per schivare il precotto, ma alla fine sembra essere il primo a non prendersi sul serio.

A volte, quindi, riesce ad incanalare il suo talento nel modo giusto, sfornando canzoni bellissime – sempre in bilico fra sarcasmo, melanconia e cinismo. Altre volte si perde nei suoi barocchismi pseudo-elettronici – cosa che ha fatto anche l’altra sera.

E’ innegabile, personaggi del genere servono: fanno da epicentro, da argomento, da stimolo ed anche, perché no, da bersaglio per gli altri. E li fanno muovere, nonostante tutte le chiacchiere.



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L'articolo Morgan Marco Castoldi - RAI - Sala A, via Asiago 10 - Roma di Pseudo è apparso su Rockit.it il 2007-06-27 00:00:00

COMMENTI (14)

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  • utente0 17 anni fa Rispondi

    ma se ha scritto che somiglia a uno delle televendite?!
    non stai forse esagerando?

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Tesoro. Questo jimmyecc... è un essere spregevole. Un animo vile. Lo ribadisco un infame. Ne ha scritto di schifezze anonime... e mi fa talmente schifo che non lo toccherei neanche con un dito.
    Altro che “ti aspetto fuori”.
    Certo che in faccia lo vorrei vedere però.
    Vomiterei, ma sarebbe liberatorio.
    Spero che si firmi.


  • utente0 17 anni fa Rispondi

    quello che stai facendo TU è violento.
    la persona in questione (in effetti avrei dovuto scrivere un disclaimer: "non sono jimmilfenomeno") NON HA coperto di fango nessuno.
    ha fatto una battuta innocua (oltre che non simpatica perchè non credo che molti sappiano chi è sto tipo, io non lo so) oltretutto sul look di morgan, nemmeno sulla musica, o peggio sulla persona.
    tu invece sei anche calunnioso perchè lo accusi di infamità che non ha commesso.

    datti una calmata.
    o sei morgan?
    :?

    che tra l'altro io morgan lo adoro, per questo vorrei parlarre SOLO di musica e SOLO in termini cvili.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Guarda. Fascista sarai tu. Se un anonimo copre di fango una persona identificabile con nome e cognome, per me, compie una violenza bella e buona ed è un codardo. Lo capisci questo?
    Questo jimmyecc... (sei tu?) a mio avviso è un violento e anche vigliacco.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    ma guarda.
    forse è per questo che si fa chiamare morgan?
    o pensavi si riferisse all'attore negro?

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    questa mi sembra una modalità molto di destra.
    o comunque prevaricatrice.

    le opinioni si confrontano e basta.
    tra loro, in assoluto.
    se no si finisce nella violenza, nel sopruso, nel razzismo.

    le critiche non prendono forza dall'anonimato.
    un discorso che si regge in piedi vale tanto in anonimo che con nome e cognome.
    oppure se non regge non regge.
    punto.
    così come un discorso che non regge non può acquistare valore perchè chi lo propone è "incensurato", o gode di stima.

    propongo che questimodi da bullo fascistello (ti aspetto fuori ecc.) andiate a farli FUORI dal forum.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Perché non ti firmi con il tuo vero nome jimmyilfenomeno? O sei solo buono a criticare gli altri trincerandoti dietro l’anonimato? Firmati. O se ti vergogni di quello che sei loggati. Dai lo faccio anch’io così ci si può guardare in faccia, vigliacco infame.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Invece tu a chi assomigli? Se ti guardi allo specchio cosa vedi?

  • gringoise 17 anni fa Rispondi

    dopo i beatles look e musica sono inscindibili ormai. Essì che son passati ormai 50 anni..

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    bella recensione.
    coglie esattamente e in pieno il significato di uno come morgan.
    e i commenti alla stessa denotano la profondità e la sensibilità del pubblico di rockit.

    "stile pirata", "stile acidi e basi"
    e basta, dai.
    solo del look sapete parlare?!