Vasco Rossi - CANZONETTE: Compagno di sbronze

(Vasco Rossi - Foto internet)

"Ho perso un'altra occasione buona stasera / E' andata a casa con il negro, la troia / Mi son distratto un attimo / Colpa d'Alfredo / Che con i suoi discorsi seri e inopportuni / Mi fa sciupare tutte le occasioni / E prima o poi lo uccido / E lei invece non ha perso tempo / Ha preso subito la palla al balzo / L'ho vista uscire mano nella mano con quell'africano / Che non parla neanche bene l'italiano / Ma si vede che si fa capire bene quando vuole / Tutte le sere ne accompagna a casa una diversa / Chissà che cosa le racconta / Per me è la macchina che ci ha che conta // E quella stronza non si è neanche preoccupata / Di dirmi almeno qualche cosa, che so una scusa / Si era già dimenticata / Di quello che mi aveva detto prima / Mi vuoi portare a casa questa sera? / Abito fuori Modena, Modena Park // Ti porterei anche in America / Ho comperato la macchina apposta / E mi ero già montato la testa / Avevo fatto tutti i miei progetti / Non la portavo mica a casa / Beh se la sposavo non lo so, ma cosa conta / Sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto sì" (Colpa d'Alfredo, Vasco Rossi)



Sono almeno 30 anni che Vasco Rossi domina il mercato discografico cavalcando un clamoroso equivoco: quello di essere il rocker per antonomasia, il più maledetto, il più trasgressivo. In realtà, se dovessi scegliere un fenomeno a cui accomunarlo, sceglierei le grandi truffe del rock'n'roll, quelle alla Elvis Presley, per intenderci. Com'è possibile che un ribelle venda milioni di dischi senza che scoppi la rivoluzione? E infatti, Vasco Rossi si è sempre proposto in modo da creare quanta più empatia con il suo pubblico potenziale. Nessuno ha mai visto in lui un ribelle, quanto piuttosto l'amicone di sbronza, il balordo della porta accanto, il contapalle da bar, categorie umane che pullulano nel nostro paese. In America li chiamerebbero "redneck" o "white trash". Qui non li stiamo neanche a nominare, li sopportiamo e basta. In sostanza, Vasco Rossi, nelle sue canzoni, non ha fatto altro che cantare la mediocrità esistenziale della sua persona e della provincia di cui assurgeva a "vate". In "Colpa d'Alfredo" ha dato il peggio di sé (e quindi il meglio), con un testo volgare, sessista, razzista, qualunquista, fascista, potrei continuare ab libitum. E' la storia di un tizio che non riesce a rimorchiare una ragazza e cerca di farsene una ragione. E allora è colpa del negro che ci ha il fisico giusto, è colpa delle donne che sono tutte false e puttane, è colpa della Mercedes che non si può permettere, è colpa d'Alfredo che lo distrae nel momento sbagliato, è colpa dei discorsi seri e inopportuni… L'idea che la colpa possa essere anche un po' sua non lo sfiora per niente. In fondo, neanche Toto Cotugno era riuscito a tracciare un ritratto così esemplare dell'Italiano.



Biografia:

Vasco Rossi nasce nel 1952 a Zocca dove adolescente inizia a suonare nei complessi della zona. Negli anni ’70 si sposta a Bologna dove entra in contatto con il mondo della contestazione, ma nel 1975 ritorna al paese natale per fondare una radio indipendente con alcuni amici: Punto Radio. Con lo stesso gruppo di persone inizia ad esibirsi nei locali e nelle discoteche. Il suo primo album è “Ma "cosa vuoi che sia una canzone” (1978), ma è solo con le partecipazioni scandalo al Festival di Sanremo (“Vado al massimo” nel 1982 e “Vita spericolata” nel 1983) che Vasco conquista la ribalta. Da quel momento le vendite dei suoi album supereranno sempre il milione di copie e le sue tournée raduneranno fiumi di persone. A trent’anni dagli esordi Vasco Rossi è sempre sulla cresta dell’onda, destinato a conquistare, se già non l’ha fatto, il record di dischi venduti da parte di un cantante italiano. L’ultimo si chiama “Buoni o cattivi” (2004).

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L'articolo Vasco Rossi - CANZONETTE: Compagno di sbronze di Ex User5864 è apparso su Rockit.it il 2007-10-23 00:00:00

COMMENTI (48)

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  • sliskovic17 anni faRispondi

    Eh?

  • coondoor17 anni faRispondi

    non è detto che l analisi sia brutta brutta,io le note positive le vedo,poche ma le vedo.vedi e perche la maggior parte della tua generazione vi è cresciuta con il blasco e molte anche oggi.il punto è che lui è stato il primo a dire certe cose in italiano si le cose scontate che pensavano/pensano un po tutti pero or ora non le si dicono perche parono noiose a noi altri.e poi assolutamente il razzismo non entra in questo discorso,non è vista in chiave dispregiativa.chiaro è che se odi una certa persona sei li ad analizzare anche le virgole.sally.

  • coondoor17 anni faRispondi

    oggi il termine che va di piu e sgrillettarsi,ma dito rimane sempre un classico all italiana:?

  • nicko17 anni faRispondi

    :][::][:

  • andrpp17 anni faRispondi

    Preferisco Charles Bukowski, detto Hank, come compagno di sbronze, magari mentre leggo, mi ascolto i Pink Floyd, Vasco Rossi da Zocca non mi convince con la sua Vita Spericolata, lui mangia marmellata.


    (Messaggio editato da andrpp il 15/11/2007 02:37:39)

  • utente017 anni faRispondi

    O____o

  • faustiko17 anni faRispondi

    ...io dico bocchini!

  • utente017 anni faRispondi

    VASCO?! MA C'E' ANCORA BISOGNO DI DIRE QUALCOSA SU VASCO? E LASCIATELO STARE QUEL VECCHIO BALORDO... E' UN MITO, LO E' STATO... ORA GALLEGGIA INVECCHIATO E CONTINUERA' COSI' COME MIKE BUONGIORNO FINCHE' CAMPA... P.S. LA MUSICA VERA PERO' E' ALTROVE RAGAZZI... VASCO E' X I PIVELLI-RIBELLI ORMAI...

  • utente017 anni faRispondi

    ...proprio per questo non è il caso di fare le pulci al blasco!

    ...dai, vieni con la combricola del blasco...

  • re17 anni faRispondi

    no, guarda, a me vasco fa proprio cagare
    mica in provincia siamo tutti uguali. E c'è provincia (meno) e provincia (più). E poi forse ho capito chi sei... :)