Top.it 2011 *21-30

Le 100 canzoni dell'anno, le più belle, quelle che ricorderemo a distanza di tempo. Le migliori. Tutte in ascolto e recensite una ad una. Ecco la seconda parte: dalla 50 alla 1.

 

 

21. The Jacqueries

Gin Lennon

 

- Garçonne, un Gin Lennon, per favore. - E come si fa? - Allora: una parte di britpop anni duemila, un'abbondante spruzzata di college rock americano anni novanta, un goccio di spirito surf anni sessanta, riff freschi freschi, tanta essenza di entusiasmo giovanile, shakerare ma senza agitare troppo, ché sennò si perde quella rilassatezza tutta lo-fi. Cheers!  // Letizia Bognanni

 

 

 

22. Dj Gruff

Gianni e Carlo

 

Lui è un genio. Non ci sono più dubbi. Un po' mago, un po' visionario, trasforma storiacce in favole campionando la realtà. Gianni e Carlo ormai sono famosi, amici di tutti. Gruff gioca con i piatti con l'entusiasmo dei bambini e l'abilità dei giocolieri. È un poeta, che fa rime belle come quelle che studi a scuola. Per tutto questo gli vogliamo bene. // Carlotta Fiandaca

 

 

 

23. Crookers

Dushi

 

Più che altro sushi. Roba da intossicazione alimentare, il disco nuovo dei Crookers. Musica stile “All you can eat”. Dopo “Tons of friends” tutto quello che è firmato dal Dottore Gonzo è animalesco, quasi primitivo, dirompente. Pezzi da battaglia, da trincea, da grandi mangiate di techno e adrenalina. Fa male alla pancia, e quindi è roba buona. // Wad

 

 

 

24. Carpacho!

La classe diligente

 

Chiedere che cosa fai nella vita è come chiedere a una donna la sua età”: ma se fai pop intelligente e pulito, raccontato con le parole giuste che mischiano ironia e riflessione in perfetto equilibrio con riff accattivanti e cori misurati, e sai conquistare al primo ascolto con disinvoltura, allora suoni in una band, e io ho ancora vent’anni. // Margherita Di Fiore

 

 

 

25. Dumbo Gets Mad

Electric Prawn

 

Prima l’exploit con “Plumy tale”, alla fine del 2010, e poi, sul finire dello scorso inverno, un disco intero. E lì, in mezzo, “Electric Prawn”: psichedelia soffusa sospesa tra gli Air, i contemporanei MGMT e quella meteora dei Bran Van 3000 di “Drinking in LA”. Ma tutta roba italiana. Vi sembra poco? // Faustiko

 

 

 

26. Vincenzo Fasano

Il sangue

 

Come il regolare ed echeggiante battito del cuore mette in circolo il sangue, così anche per la canzone che dà il titolo al primo album di Vincenzo Fasano è il ritmo il motore del pezzo. La voce tirata si infila tra le pieghe di un tempo incalzante e ne occupa tutto lo spazio, disegnando nell’aria con tratti frenetici ruvidi episodi di ordinaria esistenza. // Angela Maiello

 

 

 

27. Emis Killa

I Need a Dollar feat. Aloe Blacc

 

Non è la hit di Emis, nel senso che ci sono altri pezzi che i suoi fans urlano durante i live, però questo pezzo mette la young-rapstar italiana sulla stessa linea di un grandissimo cantante soul mondiale. E quindi maturità, sfrontatezza e milanesità. E poi in questo pezzo c'è tutta l'attitudine di Emis: “so che ho fatto bene a rispondere al Prof, quando ha detto 'non farai mai strada', oggi suo figlio per vedermi paga”. // Wad

 

 

 

28. Daniele Luppi & Danger Mouse

Black feat. Norah Jones

 

Ascoltando questa canzone scatta, anche involontariamente, l’operazione nostalgia: Norah Jones come Skye Edwards e i due uomini che la accompagnano come i fratelli Godfrey dei tempi migliori. Il progetto si chiama Rome e dalla scuola del trip-hop ripesca le cose migliori (atmosfere soprattutto) per ridare loro nuova luce. // Faustiko

 

 

 

29. Casino Royale

Io e la mia ombra

 

Sciacquati la bocca prima di dire “Casino”, o io e la mia ombra veniamo a prenderti sotto casa. I Casino Royale sono ancora qui, dopo tanto di quel tempo che non vale neanche la pena ribadirlo, con tanta di quell'esperienza che non è nemmeno il caso di stare a parlarne, e con uno stile che mollami. E sai che c'è? Che sanno ancora fare dei gran pezzi. // Enrico Piazza

 

 

 

30. Kaos

Le 2 metà

 

Ci sono pezzi che spaccano e altri che emozionano. "Le 2 Metà" emoziona, e non poco. Perché Kaos ha ancora qualcosa da dire, e lo dice bene. Con stile, rabbia, è come se ti parlasse faccia a faccia, senza paura della tua reazione, senza la paranoia di apparire fuori luogo o fuori moda. Questo è Kaos, e per fortuna è ancora qua a raccontarsi. // Enrico Piazza

 

 

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L'articolo Top.it 2011 *21-30 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-12-15 00:00:00

Tag: speciale

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