Bowie e l'Italia: 50 anni di carriera riflessi in cover e traduzioni

David Bowie a un certo punto cantò anche "Volare (Nel blu dipinto di blu)". Per davvero.

10/01/2020 - 11:04 Scritto da Nur Al Habash

La lista di artisti che negli ultimi 50 anni hanno omaggiato David Bowie con una cover rischia di essere infinita, lo sappiamo. Anche se in misura minore, anche l'Italia ha contribuito alla celebrazione di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi con reinterpretazioni e traduzioni più o meno fortunate dei suoi pezzi. Lo stesso Bowie, dopotutto, si è cimentato nella nostra lingua per ben due volte. Ecco quindi una veloce rassegna, un piccolissimo e umile tributo per celebrare David Bowie in questo giorno triste. 

David Bowie - Ragazzo solo, ragazza sola

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È del 1969 la decisione di David Bowie (o più probabilmente dei suoi discografici) di tentare il debutto nel mercato italiano dei singoli a 45 giri con un suo famoso pezzo, tradotto per l'occasione nella nostra lingua. Il brano, lo sapete tutti, è Space Oddity, le cui parole furono riadattate in italiano da Mogol (erroneamente indicato come Mogul sul disco e come Ivan Mogul nel booklet allegato alla 40th Anniversary Edition dell'album Space Oddity). Bowie lo registrò ai Morgan Studios di Londra il 20 dicembre, con Claudio Fabi in veste di produttore e consulente per l'accento italiano. Il testo, non si sa bene per quale motivo, non fu tradotto con fedeltà dall'originale: si optò per la storia dell'incontro di due ragazzi lasciati dai rispettivi partner, abbandonando quasi completamente ogni riferimento allo spazio. In ogni caso, pare che Bowie fosse stato convinto dell'aderenza al testo originale.


David Bowie - Volare (Nel blu dipinto di blu)

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Il secondo esperimento di Bowie con la lingua italiana avviene molti anni più tardi, per la precisione nel 1986, quando l'artista viene chiamato a contribuire alla colonna sonora del film Absolute Beginners. La pellicola, basata sul romanzo di Colin MacInnes, racconta della vita a Londra alle soglie del 1960, e vede una partecipazione sullo schermo dello stesso musicista. Nella colonna sonora ufficiale ci sono tre brani di Bowie, tra i quali figura un'assurda cover del classico italiano Volare (Nel blu dipinto di blu).

Bluvertigo - Always Crashing in the Same Car

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Che Marco Castoldi in arte Morgan sia da sempre un grandissimo fan di David Bowie è cosa risaputa: stamane ad esempio, per commemorare la morte dell'artista, ha pubblicato una foto della porta d'ingresso del suo appartamento, affianco la quale c'è un poster del Duca Bianco. Nel 1999, in piena epoca Bluvertigo, veniva dato alle stampe Zero - ovvero la famosa nevicata dell'85, terzo disco del gruppo pubblicato da Mescal, nel quale compare questa bella cover di Always Crashing in the Same Car.

Andrea Chimenti e i Diaframma - "Ziggy Stardust"

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Andrea Chimenti è uno dei musicisti italiani che più ha manifestato il suo amore per David Bowie. Qualche anno fa ha realizzato una cover di Ashes to Ashes con The Alpha States, ma su YouTube è pieno di sue esibizioni live nelle quali ripropone i successi del musicista britannico. In questa registrazione dal vivo con i Diaframma ricanta Ziggy Stardust.

Litfiba - Yassassin

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Yassassin è il secondo ep dei Litfiba, pubblicato dalla Contempo Records nella primavera del 1984. Come avrete capito l'ep prende il nome del celebre pezzo di Bowie: l'idea nacque quando i Litfiba si esibirono a Rimini in una serata tributo a Bowie, quello stesso anno. Il gruppo eseguì in quell'occasione appunto la cover Yassassin (dall'album "Lodger"), rendendola per l'occasione in una versione più movimentata e ritmata. La cosa piacque così tanto alla Contempo che decise di pubblicarla ufficialmente. 

I Computers - Ragazzo solo, ragazza sola (Space Oddity)

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La più celebre versione italiana di Space Oddity ha un testo firmato da Mogol, che prima di farla incidere a David Bowie la affidò ai Computers, gruppo della scuderia della Numero Uno la cui versione arrivò fino alla posizione n. 23 della hit parade.

I Profeti - L'amore mi aiuterà (Starman)

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Come potrete immaginare, I Profeti erano un'altra delle band di beat italiano che invasero il nostro paese nella prima metà degli anni '60. La band suonò alcuni pezzi scritti addirittura da Battisti (Le ombre della sera e Asciuga le tue lacrime, tra gli altri) ma come spesso accadeva all'epoca il gruppo incise anche molte cover di artisti stranieri adattando il testo in italiano (con l'aiuto di Mogol riadattarono Ruby Tuesday dei Rolling Stones, ad esempio). Questa è la loro versione di Starman, uscita nel 1972.

 

Enrico Ruggeri - The Jean Genie

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Un altro musicista italiano che non ha mai fatto mistero della sua passione per Bowie: nel 2004 Ruggeri pubblica Punk prima di te, un album di 14 tracce che include reinterpretazioni di vecchi brani dei Decibel, il gruppo col quale il cantante milanese ha esordito nel 1977, ed altrettante sono cover di brani in lingua inglese, in un repertorio che spazia dai Ramones, ai Clash, agli Stranglers. Le cover escono anche in un cd intitolato Rock'n'Rouge, allegato alla rivista Rockstar, nel quale è inclusa anche questa cover di The Jean Genie di Bowie.

Quintorigo - Heroes

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Rospo è l'album con il quale nel 1999 i Quintorigo partecipano a Sanremo vincendo il Premio della Critica, e con il quale nello stesso anno vincono il Premio Tenco per la migliore opera prima. In quello stesso disco, alla traccia numero 9, è presente una cover niente male della celebre Heroes.

I Giganti - Corri uomo corri (Space Oddity)

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Altro gruppo beat milanese di indubbia popolarità (I Giganti sono quelli che cantavano "mettete dei fiori nei vostri cannoni", per intenderci) che si cimentò anche con una cover tenebrosa di Space Oddity.

Alice - This is not America

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Nell'ormai lontano 2000 la cantautrice Alice partecipava a Sanremo e pubblicava Personal Juke Box, disco che raccoglieva alcuni tra i suoi più celebri singoli assieme a tre inediti e qualche cover, tra le quali This is not America di David Bowie e Pat Metheny, per l'occasione tradotta in italiano.

Carla Bruni - Absolute Beginners

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La celebre modella e cantautrice ha partecipato nel 2010 a We Were So Turned On: A Tribute to David Bowie, una compilation-tributo a David Bowie i cui proventi sono poi andati in beneficienza. Nella compilation figurano molti artisti internazionali quali i Duran Duran, John Frusciante, Devendra Banhart, Vivian Girls, Edward Sharpe and the Magnetic Zeros, A Place to Bury Strangers e molti altri. L'attuale signora Sarkozy ha partecipato con una bella cover di Absolute Beginners.
 

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L'articolo Bowie e l'Italia: 50 anni di carriera riflessi in cover e traduzioni di Nur Al Habash è apparso su Rockit.it il 2020-01-10 11:04:00

COMMENTI (2)

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  • ricciomeister 8 anni fa Rispondi

    radiobandalarga.it/programm…
    Programma andato in onda ieri 11 gennaio 2016 su Radio Banda Larga a cura di Davide Riccio alle 15, ma già in circolazione da un anno radiobandalarga.it/programm…
    Nessuno sforzo per aggiungere anche solo una traccia diversa. Fare articoli in questo modo è facile, isn't it?
    Davide Riccio

  • PsicoTeca 8 anni fa Rispondi

    Quella di #DavidBowie è la storia fantastica di una persona che è riuscita a trasformare i suoi punti di debolezza in punti di forza. Ed è così che vogliamo ricordarlo, oggi.

    facebook.com/psicoteca/post…