Descrizione

Furia Ludica: gioco, follia. Camicia di forza. Comica farsa, forse. Ecco il quinto disco del Duo Bucolico che infesta il mondo tintinnando come un allarme arancione, monolite stereo, mongolfiera melodica, aquilone mistico, malaria esilarata. Il gioco ribalta il mondo. E' cosa serissima: ci fa ridere, piangere, gridare.
Invecchiando, regrediamo all'infanzia: le carcasse dei nostri corpi rimpiccioliscono. Come Ermete Trimegisto, piccolo grande eroe, nano guerriero, partigiano nano. Noi ci nutriamo di musica, di neutre nutrie, di pentagrammi e di Baffi Gialli: lo confessiamo inequivocabilmente in Mangialamusica.
Furia Ludica è un disco composto largamente in furgone, tra Messina e Milano o tra Isernia e Senigallia (non ci ricordiamo), nelle infinite trasferte bucoliche.
La bega dei cani: ore e ore di digressioni, fantasticazioni, teorie del complotto, macchinazioni, da mettersi le mani nei capelli. 'Chi glielo fa fare di andare in giro con cinque Terranova, a quella gracile signora?'. Sono domande che dobbiamo porci con Leali. Il Mezcal (e' una sorta di ballata per guerrieri timidi) nacque, ad esempio, sulla Catania-Palermo, in mezzo ai picchi delle Madonie. Mantra Town è concepita invece a Cesenatico, vista mare, sognando il mondo esotico, immaginandolo un po' a casaccio: 'Quanto costa il Nirvana?'. 'I guru fanno tendenza?' Che differenza c'è tra un hipster e un santone? La barba ce l'hanno, intanto. Ma noi ci affidiamo ad altri guru, meno noti, ma più belli: i Perinelli, che rispondono a tutte le domande, ma per capirli bisogna sapere il linguaggio dei flauti.
Poi il rap: nuova frontiera bucolica, ultima forma di cantautorato contemporaneo. Ne avrete una riprova in Artigiani, che rotola via a metà strada tra l'invettiva, la fiaba e il delirio lucido.
Furia Ludica: gioco, follia. E il Duo Bucolico, completamente sobrio, che si ferma all'Autogrill e compra il greatest hits di Claudio Baglioni.

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