Bring Lollapalooza to Campovolo: l'intervista agli organizzatori

Un'altra epica impresa si sta muovendo dall'Emilia: portare l'edizione internazionale del Lollapalooza a Reggio Emilia

Una veduta aerea del Campovolo
Una veduta aerea del Campovolo - Il Campovolo animato da un concerto
24/09/2015 - 12:29 Scritto da Redazione

Dopo gli entusiasmi per l'irripetibile esperienza del Rockin'1000, è partita una nuova, epica impresa dall'Emilia Romagna, ovvero "Bring Lollapalooza to Campovolo". I gestori dell'area concerti, famosa per aver ospitato i tour di band enormi (non solo Ligabue - lo sapevate che dal Campovolo sono passati i Clash, i King Crimson e i Soundgarden, tra gli altri?), hanno organizzato un bombardamento di tweet indirizzati a Perry Farrell dei Jane's Addiction, che aveva espresso il suo apprezzamento per la location. Abbiamo fatto due chiacchiere con il promotore dell'iniziativa, Luca Villa, per capire da dove sia partita l'idea per la campagna e soprattutto se sta portando i risultati sperati.

Come e quando è nata l'idea di un Lollapalooza a Campovolo?
Era diverso tempo che covavo l’idea di provare a convincere Perry Farrell a portare il leggendario Lollapalooza al Campovolo di Reggio Emilia. Una sera, vedendolo particolarmente attivo su Twitter, gli mandai una foto del Campovolo pieno di gente, lui rispose immediatamente “Looks nice!”. Da quel momento è partito tutto.

Perché proprio Campovolo e non un altro spazio in Italia?
Credo fermamente che il Campovolo sarebbe il teatro perfetto per ospitare il Lollapalooza per i motivi che ti vado ad elencare:

- è ben servito dai mezzi pubblici, inclusa una nuova, futuristica fermata della stazione ad alta velocità che lo collega alle principali città italiane
- è in una posizione strategica, lungo il percorso dell'A1, la principale arteria autostradale italiana del paese,
- è dotato di ampi parcheggi e di un'immensa area pronta ad essere adibita a camping,
- è forte di un'organizzazione cittadina efficiente e rodata da anni di feste, concerti ed eventi di ogni genere.

Sul nostro sito potete trovare la lettera aperta a Perry Farrell, lettera nella quale abbiamo cercato di spiegargli perché proprio il Campovolo sarebbe perfetto come possibile location per un’edizione italiana del Lollapalooza.


(Veduta aerea del Campovolo)

Il parallelismo con il Rockin1000 viene semplice, ma in cosa differisce la vostra iniziativa?
I ragazzi del Rockin1000 sono stati bravissimi ma in quel caso si parlava di crowdfunding, un’iniziativa del tutto diversa dalla nostra che parte dal basso come richiesta per cercare di far arrivare il miglior festival al mondo in Italia. 

L'altro ieri siete partiti con un "bombardamento" di tweet: la campagna di convincimento finisce qui o avete in mente altre azioni eclatanti per portare a termine la vostra missione?
The future is unwritten.

Nel caso riusciate a portare davvero il Lollapalooza a Campovolo, considerereste il vostro compito concluso - oppure avete in mente un progetto più a lungo termine per lo spazio?
Buona domanda. Sicuramente riuscire a far arrivare il Lollapalooza al Campovolo sarebbe la cosa migliore che potrebbe capitare in questo momento. Comunque vada continueremo ad aggiornare le persone sulle attività che si terranno al Campovolo sul nostro sito e su tutti i nostri social network. Cosa succederà dopo il Bring Lollapalooza To Campovolo, onestamente, non lo sappiamo nemmeno noi.

 

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L'articolo Bring Lollapalooza to Campovolo: l'intervista agli organizzatori di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-09-24 12:29:00

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