La Scapigliatura

La Scapigliatura

La Scapigliatura

2015 - Pop, Indie, Alternativo

Descrizione

Come in poco più di 150 anni, il movimento (ondulatorio, ne converrete ascoltando le loro canzoni) abbia raggiunto Cremona e questi scapigliati contemporanei, rimane un mistero.
Niccolò e Jacopo Bodini sono due fratelli che da sempre suonano in simbiosi e scrivono le loro canzoni; dopo una lunga, tortuosa e sofferta scrematura sono rimaste 11 tracce a completare il primo e omonimo album: La Scapigliatura.

Il progetto rende omaggio – attraverso le loro canzoni – alla tradizione cantautorale italiana che viene rivisitata con un linguaggio ironico e ricco di riferimenti al pop contemporaneo, raccontando con fare cinematografico storie di pensieri e sequenze quotidiane dove le donne e le idee si intrecciano (soprattutto le donne) nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta dei due autori.
Una nuova/piccola rivoluzione: portare un linguaggio senza “comode” licenze “poetiche” nella nuova musica d’autore italiana, dove per essere credibili e accreditati – in questo caso – non serve essere grigi & bigi e aver litigato fin da piccoli con la grammatica italiana.

Nonostante la giovane età dei due “scapigliati”, un background internazionale ed eclettico ha segnato il loro percorso artistico; Jacopo si esibisce sui palchi più intimi della Francia, mentre Niccolò ha collaborato con Morgan, Violante Placido e Lele Battista (produttore artistico dell’album con Gaetano Cappa) ma anche il microfono di Chiedo Asilo su Radio 24; ha collaborato con Elisabetta Sgarbi per la casa editrice Bompiani e al prestigioso festival La Milanesiana.

Dal 31 Marzo in tutte le radio, Margherita, il 1° singolo tratto dall’omonimo album de La Scapigliatura pubblicato su etichetta Mescal il 7 Aprile e distribuito nei negozi di dischi e negli store digitali da Believe.

“…e quando scoprimmo, che solo peccando, avremmo svelato il mistero del mondo…”
(Margherita / Scapigliatura)

Credits

LA SCAPIGLIATURA introduce LA SCAPIGLIATURA; un passo dopo l’altro…


1. Appassimento
Norvegia, estate 2013. Da qualche parte tra i fiordi, il camper viaggia lento. Uno guida e l'altro suona. Fuori piove, in corpo la paradossale allegria dell'appassimento: un rosso piemontese che delle ragazze norvegesi ci hanno offerto la sera prima. Non era buono ma ne è valsa la pena.

2. L'ultimo metrò
Parigi e Milano, la nouvelle vague, il PCI, gli eccessi, i libri e la pornografia, il petrolio e l'assenzio. I corsi all'università, Baudelaire o Berlinguer, i cortei o la camera da letto: c'è un'età in cui la politica, il sapere e i sogni passano per il corpo di una donna.

3. Margherita
Certe canzoni nascono in una notte, così come certi amori vivono di attimi ma sembrano racchiudere delle verità essenziali. Grazie a questa canzone, e all'aiuto di LeLe Battista, a Milano è tornata La Scapigliatura.

4. Canzone banale
Piero Ciampi diceva che per sapere cos'è la solitudine bisogna essere stati in due. Nel caso di questo pezzo, bisogna essere stati in tre. O non esserci mai stati.

5. Le donne degli altri
La tesi di questa canzone può essere riassunta da un motto di Jacques Lacan: il desiderio è il desiderio dell'altro. Ma è l'esperienza che ce l'ha suggerita.
In coda al supermercato, ai tavolini di un caffè, in ascensore o a un concerto, gli sguardi con le donne degli altri rivelano una passione inestinguibile.

6. L'antisociale
Non è solo un omaggio a un cantautore che ha influenzato la nostra esistenza ancor prima della nostra scrittura. La canzone esce nel '67 ma rimane attuale nell'Italia di oggi, dove la protesta, nella musica come nella politica, si riduce a un "vaffanculo", mentre noi desideriamo uno Stato AntiSociale.

7. Dance With You
Capita che il ritmo dei propri pensieri sia fuori tempo rispetto al ritmo della realtà. La ricerca di qualcuno con cui ballare è il bisogno di ritrovare quello stesso ritmo in un'altra persona.

8. Morbida
Come sei morbida, sei troppo morbida. Come sei morbida, sei troppo morbida. Come sei morbida, sei troppo morbida. Battiato direbbe: un po’ di leggerezza e di stupidità.

9. Neve a settembre
Il susseguirsi delle stagioni è insieme espressione dell'identità e del cambiamento. La neve che cade a settembre è un velo che si posa su tutte le cose e dona loro un altro volto. L'immagine che dà il titolo a questo pezzo è ispirata a un racconto di Marco Mancassola.

10. Tenera è la notte
In Tenera è la notte di Fitzgerald, l’amore come cura è una pratica costante e disperata, che riflette l’impossibilità dell’amore e insieme il suo essere reale: l’amore impossibile poiché reale. Questa canzone immagina le vite dei protagonisti del romanzo dopo la sua fine, spontaneo riflesso del loro abitare in noi stessi.

11. Dall'altra parte di noi due
Tutte le cose finiscono. Ma c'è un modo, c'è un tempo in cui le cose resistono ed esistono anche dall'altra parte della loro fine.

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