Cosmo, ovvero come passo dai Drink To Me a Battisti

Intervista a Marco Bianchi, cantante dei Drink To Me e autore del nuovo progetto Cosmo

Intervista a Cosmo, ovvero il nuovo progetto di Marco Bianchi dei Drink To Me
Intervista a Cosmo, ovvero il nuovo progetto di Marco Bianchi dei Drink To Me

Ha fatto tre cover che hanno colpito per cura e intuizioni. Lui è Cosmo e le canzoni sono "Gesualdo da Venosa" di Franco Battiato, "Abbracciala, abbraciali, abbracciati" e "Io ti venderei" di Lucio Battisti. Dietro il nome di Cosmo, si nasconde Marco Bianchi dei Drink To Me, autori di uno dei dischi più belli del 2012, classificatosi al secondo posto nella classifica di Rockit. Gli abbiamo fatto qualche domanda per sapere qualcosa di più su questo progetto.

 

Battiato e Battisti: perché queste scelte? E perché la scelta di queste canzoni?
Amo questi due artisti. E sai perchè? Vanno oltre i confini del cantautorato, si scostano con grande stile dal nazional-popolare focalizzandosi su ricerca espressiva, produzione del suono, innovazione. Eppure sono riusciti ad entrare nel cuore di questo paese. La loro è una sintesi, con esiti molto diversi, di pop e ricerca di un suono "nuovo". Negli anni Settanta nasceva la disco music e Battisti la accoglieva a braccia aperte. Nello stesso periodo i moduli del minimalismo affascinavano Battiato. Per non parlare dell'uso disinvolto dell'elettronica da parte di entrambi.
Ho scelto queste canzoni perchè mi piacciono molto. Ho preso come una sfida personale la rivisitazione in chiave ultramoderna di "Abbracciala, abbracciali, abbracciati". Ho voluto sfidare il mio timore reverenziale, diciamo.

Qual è stato l'aspetto più difficile da affrontare nel realizzare queste due cover?
Non ho avuto difficoltà, sai? Credevo di poter fallire ed ero pronto a cestinare il lavoro in caso non ce l'avessi fatta. Ma poi tutto si è concluso prima del previsto. L'emozione creata da quelle armonie, da quelle melodie è entrata spontaneamente nel mio uso del campionamento, nel trattamento violento delle compressioni, nelle ritmiche "black"... Magia di Battisti. Si trattava di portare quelle canzoni nel 2013. Riportarle entro la mia idea di cantautorato.

Si tratta di episodi estemporanei o dell'inizio di un progetto di rivisitazione di grandi nomi?
No, è solo il modo in cui ho voluto iniziare a presentare il progetto. Sto finendo di registrare un disco di canzoni mie che non vedo l'ora di pubblicare. Si titolerà "Disordine", sarà in italiano e vi stupirà. Presto se ne saprà di più. Mi piace pensarlo come a un incrocio tra Battisti, Battiato, Shaira, Beyoncè, Animal Collective e la chill wave. Aiuto.

In che modo l'esperienza Drink To Me si è riversata in questi esperimenti?
Beh, Cosmo inizia laddove finisce "S" dei Drink to me. Sono il produttore artistico della band e molte scelte di sound le ho fortemente volute io. In questo progetto ci sono strascichi delle idee sviluppate in "S" con l'aggiunta di una componente più "estrema" a livello di produzione (estremamente pop, estremamente compressa, estremamente elettronica...).

E al contrario: in che modo l'ascolto di nomi come Battiato e Battisti si riversa nella scrittura dei brani dei Drink To Me?
I Drink to me sono grandi fan soprattutto di Battisti. Non credo però che ci abbia mai influenzati. Più che altro ci ha sempre stupiti per le qualità della scrittura, per l'emozione che trasmette, per la modernità della sua produzione... Qualcosa di veramente potente.

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L'articolo Cosmo, ovvero come passo dai Drink To Me a Battisti di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2013-01-09 15:51:24

Tag: cover

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