Descrizione

In "Hòltzar" la sperimentazione timbrica è l'elemento centrale del tutto, ricercata tra chirurgici elementi elettronici e polverosi suoni naturali e concreti.
E’ stato ideato in una baita in montagna per poi essere registrato e prodotto in casa, in garage, in giardino ed in altre improbabili location, utilizzando tutte le stanze e gli spazi disponibili per sfruttarne le differenti caratteristiche sonore.
Molti suoni concreti registrati durante diversi viaggi sono diventati parte delle composizioni stesse: rami come rullanti, cicale come charlieston, rocce come mallets, rumori come pad.
Diversi strumenti indiani procuranti di persona nelle zone del West Bengal e del Rajasthan sono diventati la base sulla quale molti dei brani dell'album hanno preso forma: processati con strumenti di sintesi granulare, riverberati, distorti permeano l'intero lavoro.
L'elettronica è stata ricercata e sperimentata invece attraverso campionamenti da vecchi vinili e da suoni di sintetizzatori analogici. Per le batterie analogiche, le chitarre e le voci è stato rifiutato l'uso artificioso di editing e autotuning, giocando invece con le imperfezioni ed i rumori.
I testi attingono per la maggior parte da composizioni letterarie mentre il titolo del disco e due dei dodici brani in esso contenuti sono in cimbro: una lingua semi scomparsa anticamente parlata nelle zone dei sette comuni dell'altopiano di Asiago e che ha come caratterista il fatto di legare una sonorità tipica del nord Europa a una grammatica vicina a quella italiana e dialettale del
Veneto e del Trentino Alto Adige.
Il disco è arricchito di alcuni featuring con artisti del panorama indipendente italiano e
internazionale. Il brano "Not for Animals" vede la collaborazione con l'artista russa/svizzera Ekat
Bork; in "Kubla Khan" le rime sono affidate alla crew Reanimation Squad; in Trolls l'arrangiamento degli archi è stato composto e registrato da Bologna Violenta, "Pach un Khnottn" con la partecipazione del trombettista Spano e alcune parti di "The 5th Kingdom Pt.1" vedono al basso Martino Cuman dei Non Voglio che Clara.
Il mixing è stato effettuato nello lo studio della band stessa da Francesco Fabris, mentre il
mastering digitale e su vinile è stato affidato a Matt Colton presso l’Alchemy Mastering di Londra.
L'artwork è stato composto da Boitier, artista proveniente dalla street art, che utilizza
esclusivamente tecniche analogiche ed agenti di provenienza naturale per lo sviluppo e fissaggio
di pellicole e stampe.

Credits

Phinx are:

Francesco Fabris: vocals, analog synths, piano, bass, guitars, other instruments
Alberto Paolini: drums, percussions, backing vocals
Daniele Fabris: analog synths, sequencers
Pietro Secco: bass, analog synths, backing vocals


Music Production, Writing and Programming by Francesco Fabris

Executive Production by Michele Rebesco and Phinx
Published by Irma Records S.r.l.

Recorded and Engineered at home, in a garage, in a garden and in other outdoor locations by Francesco Fabris

Mixed by Francesco Fabris at Home (Bassano del Grappa, VI, IT)

Mastered by Matt Colton at Alchemy Mastering (London, UK)

Additional performers:

Vocals on "Not for Animals" by Ekat Bork
Strings on "Trolls" recorded and played by Bologna Violenta
Rhymes on "Kubla Khan" by Reanimation Squad
Trumpets on "Khnott" by Spano
Some bass parts on "The 5th Kingdom Pt. 1" played by Martino Cuman

Management: Michele Rebesco

Analog Photo and Artwork by Boitier
Design by Boitier and Francesco Fabris

COMMENTI

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