Split Grand Hotel 1998 - Rock, Punk, Demenziale

Grand Hotel precedente precedente

Questo 'split-album' è un prodotto tipicamente bolognese, tanto che la supervisione del progetto è affidata al deus ex-machina dei Votiva Lux, ovvero Giulio Sangirardi. Tuttavia le 20 tracce contenute non si ispirano alle verve compositiva del supervisore ma si inseriscono nel filone 'demenziale', anche se questa definizione può stare stretta ai due gruppi.

I primi 8 episodi sono curati dall'Orchestra Bazza The Norzs, praticamente 5 'picconatori' che ironizzano su molti stereotipi quali quello del playboy di provincia ("Mr. Stantuffo", "Una storia e via"), del ragazzo ribelle ("Come puoi giudicarmi") o del tedesco che affolla la riviera romagnola ("Wundebar"); il tutto condito da riff e musica appositamente clonati a destra e a manca, vedi ad esempio "Tarello", una song che demolisce il Liga nazionale.

Quando poi tocca ai New Hyronja le trame sonore si fanno più ricercate e il contenuto dei testi varia di poco: titoli come "Io te e i maiali", "Pacciani è un brav'uomo", "Grazie Cesare", in riferimento a Cesare Ragazzi, la dicono lunga sulle storie che questi altri 5 delinquenti vogliono raccontarci.

Un album giusto se volete rilassarvi per più di un attimo e magari riflettere su situazioni tipiche dell'italiano medio.

---
La recensione Grand Hotel di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia