Bluvertigo Acidi e Basi 1995 - Sperimentale, Rock, Elettronica

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Sicuramente la maggior parte di voi avranno scoperto il gruppo di Morgan & co. attraverso l'ultimo album "Metallo non metallo" con i brani "Fuori dal tempo" e "Altre forme di vita", ma è interessante e fondamentale andare a scoprire la prima opera della trilogia chimica di cui tanto accenna Morgan. Questo "Acidi e Basi" nasce dopo anni e anni di duro lavoro e ricercatezza dei suoni, che s'ispirano chiaramente alla New Wave anni 80, e per quanto riguarda gli anni 90: gli U2 di Achtung Baby (basta ascoltare "I still love you" simile nel genere a "One") e ai Duran Duran del "Wedding Album". Come al solito i temi sono vari e non hanno un filo comune, si passa dall' "L'Eretico", singolare "denuncia" dell'ipocrisia della gente verso la propria religione, a "Iodio", primo loro singolo in cui si scaglia contro l'addolcimento ipocrita dei sentimenti, costituita in 3 parti: la prima lenta con l'utilizzo di chitarra acustica, la seconda molto rock, dove il ritornello padroneggia, e la 3° parte molto progressive che pian piano si spegne. Poi le 2 ballade "I still love you" e "Complicità" trattano il tema dell'amore disagiato, per la prima, e la volontà di cancellare ogni barriera la seconda; l'esistenzialità di "L.S.D." il rifiuto di adeguarsi agli altri contro ogni conformismo in "Vivosunamela". La lezione di vita di "Decadenza" e "Salvaluomo", la filosofia di "Storiamedievale", e infine la testimonianza dell'esistenza secondo Morgan di un unico Dio nell'era moderna "Il Dio Denaro". E' un album molto vario, molto piu' rocchettaro del secondo, grazie alla presenza di Marco Pancaldi, un grande protagonista della chitarra italiana giovanile, molto ispirato da The Edge, per l'utilizzo degli effetti. Morgan con la sua voce ed il basso battente ci inoltra nelle rovine del mondo di fine secolo, prima ancora di altri. Quindi è questo il miglior pregio di quest'album, la visionarietà. Se amate i Bluvertigo e volete avere qualche guizzo rock in piu' che non trovate in "Metallo non metallo", oppure cercate un gruppo italiano che sa rischiare e si puo' confrontare all'estero senza problemi sia per qualità e tecnica, questo è il disco che fa per voi, sicuramente uno dei migliori album rock italiani di tutti i tempi, e non esagero... Aspettando il terzo album che sarà secondo me una via di mezzo.

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La recensione Acidi e Basi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-09-05 00:00:00

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