Barbagallo Live at Yoko Ono 2011 - Blues, Acustico, Alt-country

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Ennessima buona prova del musicista siciliano, alle prese con una scarna rappresentazione live di sé

Prequel rispettabilissimo, questa ripresa live, che ribassa le lancette della storia fino al 2010, rispetto al buon “Quarter Century”, summa piuttosto avanguardistica e in qualche misura prewar (se non pre-history) del musicista siracusano.

Proveniente da pregresse esperienze con altri musici siciliani (Suzanne’s Silver uber alles), il Nostro mette in fila 13 saporite performance, imperniate sul gusto retro di un folk a forte componente bluesy, dove un’intera protostoria del genere viene scarificata e reinterpretata attraverso una visione piuttosto personale.

Solipsistica rappresentazione per uomo-solo-e-chitarra, rude e percussiva risulta "Dust, No Place", meditativa e 'di stomaco', un po’ Lanegan nella sua fragile deriva grunge. Rispettabilmente indie è la nitida, un po’ traditional, “Wait”, vecchio trattato angloamericano, in una chiave mirabilmente attuale; così come desertica declinazione a là Calexico, o smarrimento d’Arizona, risultano buona parte delle perle messe in campo (da “Spectacle” a “Nothing”).

Un po’ caotica e meno sfumata suona la pur bella ”Little Island”, frenetico ribollire di un musicista inquieto, ma lucido e determinato. Altra buona prova dietro di sé.

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La recensione Live at Yoko Ono di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-09-18 00:00:00

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