Dresda Diluvio 2012 - Post-Rock

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Oltre la tappezzeria sonora, post-rock strumentale per riprendersi il proprio tempo

Quanto tempo serve per conoscere una persona? E quanto effettivamente ne spendiamo? Dopo quanti minuti sorridiamo, dopo quanti minuti scopiamo, dopo quanti ci innamoriamo, dopo quanti ci fidanziamo, dopo quanti ci fidiamo? E tutti questi minuti … saranno abbastanza? O verremo presi dalla smania del risultato? E quanta attenzione riserveremo a questi minuti?

A rispondere a queste domande arriva l’uscita dei Dresda, ad insinuarsi nel nostro tempo per premere il tasto pausa. Pausa per ascoltare e farsi immergere nei lembi di una trama sonora che drappeggiano con una certa maestria. Per fortuna qualche filo tirato c’è, come una certa tendenza a innamorarsi fin troppo di alcune soluzioni armoniche o certe dissonanze un po’ forzate. Per fortuna, sì, perché dopo un po’ di ascolti, invogliati proprio da quelle che sembravano stonature, si arriva ad apprezzarne il senso e a capire il disegno dietro il patchwork. Però, per questo, serve il tasto pausa. Perché altrimenti questo lavoro diventa solo sottofondo, tappezzeria per orecchie, colonna sonora per patimenti (amorosi & di altro tipo) o compagnia per le pulizie di casa.

E, per esempio, non riuscireste a cogliere la nudità d’animo del carteggio tra Yair e Myriam così come rappresentata nella traccia “Che tu sia per me il coltello” ispirata al romanzo di David Grossman. Non cogliereste nemmeno l’opera di sintesi e sottrazione dell’ultimo decennio musicale, riuscita o meno, miscelando per esempio esperienze come quelle di Mogwai e Godspeed You Black Emperor, forse scontate dato il genere, un certo glitch pop, di cui si è presto persa memoria, un obscuro slowcore unito alla passione per le colonne sonore (post-morriconiane), proveniente dall’esperienza di sonorizzazione del pluripremiato "Il Caso Krolevsky". In caso decideste di non soffermarvi nell'ascolto, perdereste questo. E molte altre sfumature.

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La recensione Diluvio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-08 00:00:00

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