The River Project The River Project 2013 - Lo-Fi, Rock, Jazz

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Un "album da risveglio" facile all'ascolto fin da subito: rock, jazz-blues di stampo classico

Trovare la musica giusta da ascoltare durante il risveglio la domenica mattina è da sempre un mio cruccio, la scelta avrà ripercussioni su tutta la giornata e la domenica per me è sacra. Già dalle prime note di questo disco ho capito che sarà da aggiungere tra i "salva-domenica". La gentilezza del suono qui ha la consistenza perfetta per inzupparsi nel caffè senza spappolarsi e precipitare nell'abisso della tazzina.
 
The River Project è un disco calibrato, educato, che culla, le atmosfere noir jazz non permettono incubi traumatici, la purezza del suono slow-rock concede alle palpebre uno sfarfallio dal beat lento ma cadenzato, il profumo di cappuccino lievita.
Scorre tutto senza intoppi il fiume, dividere in tracce questo disco è quasi superfluo, una superfluidità schiacciante: chitarra, basso e batteria leggeri ed amalgamati. La qualifica di "album da risveglio" potrebbe scoraggiare l'ascolto, ma non è di noia e di tedio che si tratta quì, ci sono classe e bravura tecnica, due doti che mica si trovano nelle merendine. O almeno non tutte e due assieme.
Piacerebbe a Geoff Farina questo disco, lui, so per certo, si sveglia la mattina e mette su i Karate, ma solo perchè è un egocentrico autoriferito, comunque la similitudine ci sta tutta.
 
Progetto unico, tre musicisti dalle carriere separate ed indipendenti uniti per dare risalto ad una ricerca sulle sorgenti acquifere nelle Alpi Apuane, come si può non amare quest'idea? Facile all'ascolto fin da subito, rock, jazz-blues di stampo classico, nessuna voce che possa "disturbare" le melodie di chitarra dondolanti tra lo sporco e il pulito in maniera troppo armoniosa per cadere nell'eccesso. Misurati anche i virtuosismi, che, in un disco strumentale jazz solitamente finiscono per essere un noioso fardello per i neofiti e delizia solo per gli estimatori.
Sarebbe un peccato se" The River Project" rimanesse un'opera unica, ci sono ottime capacità nei musicisti, ed il genere, anche se in italia, può avere il suo spazio magari con un taglio più aggressivo ed un cantato su misura. Attivare il cervello la Domenica mattina potrebbe diventare più facile con una musica così.
 

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La recensione The River Project di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-21 00:00:00

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