Go!Zilla Grabbing a Crocodile 2013 - Rock, Psichedelia, Garage

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Una crescita vistosa e rapidissima per il suono del duo chitarra-batteria toscano: non manca più nulla

A meno di un anno di distanza dallo sfizioso ep d'esordio, i Go!Zilla sfornano il primo full-length, spalleggiati da un'etichetta valida come Black Candy. Tre pezzi ("I'm bleeding", "No man's land" e "Get me out of here") sono ereditati dal precedente lavoro, ma portano in più una consapevolezza diversa dei propri mezzi, e soprattutto del proprio suono in studio: non è una cosa da poco riuscire a farlo crescere in così poco tempo.

E a maturare è anche la scrittura del duo toscano, che affianca alla base blues di "Go!Zilla" - che comunque resta forte (basta sentire "You got the eye") - un'apertura melodica che attinge maggiormente dal garage delle origini, potremmo citare gli Amboy Dukes ("Magic weird jack", con una deliziosa coda lisergica) e i Nazz ("Hazed dream"): entrambe band nuggetsiane, che passano comunque, nel sound dei Go!Zilla, tra le mani di chi il punk ("I want her"), i Pavement ("Grabbing a crocodile") e i Kills ("No man's land") li ha assimilati per benino.

E se poi le buone forchette della neopsichedelia non potranno, come già detto precedentemente, allontanare qualche reminescenza su "Get me out of here", è inevitabile concludere che il piatto è veramente ricco, e ormai anche cotto a puntino. Per sedersi a tavola basta solo schiacciare il triangolino del player: bon appétit.

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La recensione Grabbing a Crocodile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-07 00:00:00

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