The Assyrians Tundra 2013 - Psichedelia, Pop, Folk

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Si parla di bucanieri, astronauti dei Caraibi, di smeraldi nascosti sotto la lingua, pianeti vari e coccodrilli. Tanta droga, tanto pop, tanta spichedelia. Bravi.

Avevamo lasciato gli Assyrians con un bellissimo ep che si tuffava a bomba nel mare di melodie arcobaleno dei Turtles e di marcette beatlesiane: un suono già preciso, maturo e una capacità di scrittura davvero notevole per un gruppo agli esordi. Dopo appena un anno la band torna rivoluzionando quasi totalmente il proprio stile proponendo un disco, “Tundra”, che invece punta tutto sul pop psichedelico più attuale. 

Se vogliamo toglierci il pensiero di nominare un paio di nomi, è un lavoro che rende grazie alle sinfonie subacquee dei Tame Impala e a tutta la droga dentro i dischi di Connan Mockasin: un terreno davvero interessante che in Italia in pochi avevano finora esplorato, o almeno non con questi risultati.
In questo quadro, il valore aggiunto degli Assyrians è quello di riuscire a riportare quel certo amore per le atmosfere fiabesche e le derive psichedeliche nel recinto della canzone pop: pezzi come "Ocean" hanno una trama così cristallina da avere il singolare pregio di suonare come se li si conoscesse da sempre, e altri come "Hellebore" sono pieni di quell’entusiasmo che ti fa venir voglia di viaggiare. Immersi in un fiume di synth e riverberi, i pezzi scorrono lisci uno dentro l'altro e senza perdersi in inutili fronzoli si completano compatti in un disco davvero curato e ben calibrato.

La trama che unisce le canzoni è quella delle avventure fantastiche: si parla di bucanieri, astronauti dei Caraibi, di smeraldi nascosti sotto la lingua, pianeti vari e coccodrilli. Il solo limite è che assieme ad una precisa idea di suono non c'è forse un'ispirazione generale altrettanto forte: le fiabe e la fantasia a briglie sciolte sono divertenti ma, complice anche l'inglese annacquato nei riverberi, rischiano di far cadere il disco in un'aura di anonimato che non si merita davvero.

In ogni caso, con il suo pop galattico e sereno "Tundra" dimostra che gli Assyrians hanno cominciato a fare sul serio, hanno le idee ben precise e che con molta probabillità il loro disco finirà dritto tra i migliori dell'anno. Bravi.

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La recensione Tundra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-21 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • burglur 11 anni fa Rispondi

    niente male ;)