Galoni Troppo bassi per i Podi 2014 - Cantautoriale, Folk

Troppo bassi per i Podi precedente precedente

Pop folk leggero e malinconico, fresco ed arioso. Uno di quei dischi che cambiano in meglio la giornata.

La musica che riesce ad evocare paesaggi, storie ed immagini è bella. Punto. Bella perché in ognuno di noi scatena qualcosa, facendo partire ricordi reali o falsati, memorie lontane o recenti, sensazioni pure e incontaminate. “Troppo bassi per i podi” riesce a fare questo, con i suoi brani suonati dall’alto dei tetti, come a voler osservare tutto da un punto privilegiato per chi ha un buon occhio.

Si tratta di musica folk dagli arrangiamenti curati, studiati e ben fatti, con coloriture pop fresche e leggere (la liberatoria “Spara sui tetti”), accompagnati da accordi ariosi (“Per vederti partire”) e liriche poetiche ma mai stucchevoli, dove i fiati si aprono su un cielo sereno (“Carta da parati”). C’è una latente malinconia di fondo in tutti gli undici brani, mista ad una sottile ironia che scorre in maniera dolce districandosi fra il glockenspiel di “Il migliore dei cecchini” (“Adesso ne hai fatti di chilometri, mentre io sto qui che asfalto i miei centimetri”) e i fiati à la Neutral Milk Hotel di “Ho perso palla al centrocampo” (“Ho perduto anche l’amore, ma era forse un falso d’autore”), per arrivare agli arrangiamenti pieni che sembrano spandersi nello spazio in “Autostrada per i cani” (“Troppo silenzio abbiam sprecato per paura di tacere, avessimo parlato meno oggi sapremmo cosa dire”). La voce di Galoni si fa ricordare, profonda ed affascinante come è, così come i suoi brani, che scivolano velocemente sotto pelle, in maniera discreta e gentile.

Non è facile trasmettere ciò che si ha da dire confrontandosi con un genere musicale che spesso risulta preda di banalità e scontatezza, ma Galoni in questo errore non ci casca e ci propone un pop folk di matrice americana rivisitato in maniera personale ed originale, che riesce a toccare quelle corde nascoste dentro ognuno di noi. Un bel lavoro pulito, lineare e personale, un cantautore che di cose da condividere ne ha parecchie e degne di molti ascolti, sicuramente uno di quei dischi che cambiano in meglio la giornata.

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La recensione Troppo bassi per i Podi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-07 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • dav__90 4 anni fa Rispondi

    Fenomeno. Una scrittura sublime, pazzesca. Rara.

  • lidano 9 anni fa Rispondi

    Io nn sono nessuno...ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere gaLoni a Bassiano prima di un concerto di N.Fabi. Questo e' un fenomeno! Il nuovo De André secondo me. Ottimo e grandissimo anche Emanuele Colandrea.... Spalla di eccezione x arte e qualità! Solo che questa e' musica da ASCOLTARE non da SENTIRE.... VAI EMANUELE.... Prosegui su questa strada...irta difficile ma foriera di soddisfazioni x chi come te da del tu all'arte!