Sonorità sottotono e fiacche, un ep che non spicca il volo
L’artwork della copertina di “divanocosmiche EP” è molto bello e suggestivo. Il tipo svaccato sulla poltrona potrebbe essere un qualsiasi hipster annoiato, in compagnia del suo cane, alla tv un classico programma lobotomizzante da guardare superficialmente in un pomeriggio fiacco. Una luna gigante che si staglia all’orizzonte, piena e luminosa. Ma qui non siamo certo a recensire l’involucro del lavoro, ciò che ci interessa è il contenuto.
Ecco, il fatto è che ciò che sta dentro al contenitore non è un granchè. Pop leggero con qualche suonino elettronico. I quattro brani di Gli Affari sono fiacchi, sotto tono, mancano di mordente insomma e si fatica a posizionarli in un genere preciso. Le sonorità fin troppo quadrate non riescono proprio a spiccare il volo, anche fosse solo un planare a bassa quota. Le chitarre rimangono spesso in seconda linea, così come la batteria, che risulta debole ed anche il timbro vocale non spicca certo fra gli altri elementi. L’impressione è che la band non se la senta di rischiare cercando di tirare fuori soluzioni interessanti o originali, ma che rimanga piuttosto su una linea dritta, comoda, piatta. E’ come viaggiare in seconda, piano piano, ma il problema è che il motore inizia presto a faticare ed è necessario aumentare di qualche marcia se non vogliamo trovarci con una macchina ingolfata da aggiustare. Che ne dite di osare un po’ di più?
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La recensione divanocosmiche EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-17 00:00:00
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