Spiace dirlo, ma il vero rock e la vera rabbia sono altrove.
Dopo la fugace, quanto poco esaltante, esperienza come cantante dei più smarriti Litfiba torna in veste solista il buon Filippo Margheri, che pensa bene di confezionare le sue turbolenze introspettive dentro neanche tre minuti di tumultuoso sferragliare post-grunge.
“Scusa signore” dovrebbe rappresentare il biglietto da visita del nuovo album “InDipendenza” ma francamente affoga tutto il suo (condivisibile) antagonismo esistenziale dentro il più convenzionale copione di genere (sofferenza → rabbia → ira che girano su voce e chitarre) e dentro un’interpretazione per nulla istintiva e forzatamente modellata sugli umori altalenanti dei vari Chris Cornell ed Eddie Vedder del caso.
Spiace dirlo, ma il vero rock e la vera rabbia sono altrove.
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La recensione Scusa Signore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-28 00:00:00
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