moheir A Rough Soundtrack 2014 - Strumentale, Alternativo, Post-Rock

A Rough Soundtrack precedente precedente

Roba anni Settanta, tra prog, hard rock e qualche leggero tocco jazzato. Una proposta interessante.

Nel mondo dei Moheir ci sono mille sfumature e un’unica idea attorno al quale ruota tutto il resto: realizzare musica strumentale di grande impatto cinematografico - roba anni Settanta, tra prog, hard rock e qualche leggero tocco jazzato. “A Rough Soundtrack” dunque è un titolo fuorviante, perché la band è tutt’altro che grezza nel suo approccio ai brani. “Wave Pressure” alterna fragori rock e contrappunti jazz, in cui c’è spazio sia per fraseggi di sax che per riff di chitarra che scivolano via in mezzo a muri di distorsione e psichedelia poliziottesca. Con la bella “Heisenberg” - non è dato sapere se c’entra Walter White oppure il fisico tedesco - il gruppo bussa al citofono dei Calibro 35, provando ad alzare il volume per ritagliarsi una nicchia nel mercato delle colonne sonore più o meno immaginarie. L’album nel suo complesso è arrembante, come dimostra soprattutto “Past Dust” con quell’intermezzo vagamente western che irrompe a metà e sembra regolare i conti con qualsiasi influenza stilistica. L’impronta della band è marcata e ogni brano è un piccolo mondo a sé. Pur nell’evidente continuità che unisce le nove tracce, negli episodi singoli è possibile notare tanti piccoli capovolgimenti di fronte che rendono interessante la proposta dei Moheir.

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La recensione A Rough Soundtrack di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-10 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • moheirband 10 anni fa Rispondi

    bella recensione, grazie mille!