Retrotapes Future 2014 - Elettronica

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L’ennesimo progetto che ci ricorda quanto sia grottescamente affascinante il “defunto” futuro quando riascoltato con contemporanea sensibilità.

Cosa avreste mai voluto aspettarvi da un progetto chiamato Retrotapes se non un bel salto musicale all’indietro? Padre padrone di questa nostalgica full-immersion dentro un’elettronica analogica che fu è il producer romano Mark Carello che – coadiuvato da Valerio Matteu alla voce – ci rinfresca la memoria col suo (retro)futurismo foraggiato a italo-disco, synth-pop e chillwave.
Riconoscibile fin dai primi impulsi della traccia d’apertura, l’indole rivisitativa di “Future” si rafforza brano dopo brano, in una pedissequa riproposizione di quei suoni e di quelle atmosfere che hanno modernizzato i palinsesti radiofonici (e televisivi) dei primissimi ’80: a salvare il lavoro dall’oblio la sapiente alternanza di ruffianerie da media hit-parade – “5th dimension love” sembra omaggiare tutto il roster che ha reso miliardario Claudio Cecchetto – cupe introspezioni – “Strong” fa incetta di notturna synth-wave depechemodiana – e momenti decisamente più azzardati, come l’invadente space-tamarritudine di “Celestia”, l’esotismo cosmico di “Far away oceans” e la chillwave a grana grossa della conclusiva “Veils”.
L’ennesimo (gradevole) lavoro che ci ricorda quanto sia grottescamente affascinante il “defunto” futuro quando riascoltato (e risuonato) con contemporanea sensibilità.

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La recensione Future di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-20 00:00:00

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