nine eight central C-side 2014 - Psichedelia, Indie, Alternativo

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Alternative rock poco convincente che deve trovare la sua strada. C'è bisogno di mordente e più decisione

Nine Eight Central nascono nel 2012 e, a distanza di due anni, ci propongono una demo di due brani, “C-side”. C’è qualcosa che non mi quadra sin dall’inizio con la prima traccia “In the evening”, chitarre dreamy che acquistano intensità e ritmo a poco a poco, senza però esplodere mai, come se rimanessero sempre statiche in una linea dritta immaginaria. Il sound, benché non spiacevole, risulta poco sciolto, poco convinto o rilassato, quasi macchinoso. La seguente “Just her smile” mi riporta alla mente qualcosa dei South di “Paint the Silence”, con l’aggiunta di corde fredde e riverberate che conferiscono rotondità al brano e maggiore personalità, come se da qui si intravedesse il sentiero che la band vuole intraprendere.

Il timbro vocale femminile dovrebbe essere più deciso: è come se si trattenesse, frenato da qualcosa in maniera netta, mentre invece ci si aspetta da un momento all’altro una sorta di esplosione verso l’alto, scoppiettante e energica che, ahimè, non arriva. Due brani sono comunque pochi per poter dare un giudizio definitivo, ma abbastanza per fiutare i primi elementi distintivi di una band e quello che salta all’orecchio è un sound un po’ acerbo, ancora da inquadrare bene e smussare. C’è bisogno di tirare fuori mordente e decisione, quella che crea una scintilla e lascia un segno. Le basi ci sono, basta solo tirarsi su le maniche e lavorare ancora di più. Per adesso attendo l’esordio sulla lunga distanza, dove spero di poter vedere un’identità più definita e precisa.

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La recensione C-side di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-24 00:00:00

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