Zerovolume Il Nodo del seno 2014 - Rock, Elettronica, Alternativo

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Dopo tanti anni di carriera non siamo ancora arrivati al dunque

Dopo quasi 20 anni di carriera, i livornesi ZeroVolume insistono ancora sul filone elettro-rock che da sempre li accomuna ai Bluvertigo. Qui su Rockit non abbiamo recensito la loro intera discografia, ma non c'è stata una recensione in cui non siano stati citati a partire dalla prima, datata 2001. Infatti anche in “Il nodo del seno” la somiglianze sono forti, e spesso sembra di ascoltare proprio la band di Morgan & Co. (“Sedotti”, “Insofferente”, “Nuvole veloci sul nostro presente”): pop mascherato da una pesante armatura electro, robotico in certi passaggi, più terso e con guizzi alternative-rock in altri.
Qualche volta si sbrodola in un ingiustificato goth-metal con tanto di vocione -”Anime”- e in assoli di chitarra da rockaccio stanco - “Consapevolezza sovrasensoriale”- che relega gli ZeroVolume tra quelli che di staccarsi dagli anni '90 non ne vogliono proprio sapere.
Ovviamente non ci sarebbe niente di male in questo, se non fosse che l'incontro tra rock ed elettronica è un serbatoio potenzialmente infinito di timbri, arrangiamenti, combinazioni, che qui non vengono sfruttati né per aggiornare il sound con qualcosa di più attuale, né per spiccare decisamente il volo verso un linguaggio personale che faccia finalmente dire “Questi sono gli ZeroVolume” e non “Sembrano i Bluvertigo”. Dopo tanti anni di ricerca sarebbe ora di rifletterci su.

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La recensione Il Nodo del seno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-16 00:00:00

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