Boundless Ska Project Quattro Quarti d'Aria 2014 - Ska, Reggae, Jazz

Disco in evidenza Quattro Quarti d'Aria precedente precedente

Una sorpresa l'esordio di questa giovanissima band pugliese, che ha il potenziale per diventare il New York Ska Jazz Ensemble italiano

E' proprio vero che a volte i fiori possono nascere anche in mezzo al deserto. In anni in cui ormai lo ska - salvo rarissimi casi - è scomparso dalle playlist del nostro Paese (qualche idea del perché ce l'avrei, ma la rimando a un altro contesto), nonché dalla programmazione dei festival e dei locali, ecco saltar fuori dall'entroterra pugliese una giovane formazione che potrebbe riavvicinare al genere un bel numero di appassionati delusi.

Sì, perché questi Boundless Ska Project hanno tutto il potenziale per diventare i New York Ska Jazz Ensemble italiani: un ruolo che in parte ricoprono già i grandi Ska-J di Venezia, la cui doppia anima finisce però a volte per "distrarli" dalle forme più colte (dei quali sarebbero maestri) del levare.

Nessun tentennamento e coerenza assoluta invece per questo sestetto pugliese, che sorprende davvero con l'esordio "Quattro quarti d'aria": sei pezzi interamente strumentali, tutti originali, che mettono in luce una scrittura raffinatissima e già completamente matura. Basterebbero gli splendidi riff a-là Skatalites di "Not home tonight" e "Skarillion" per valutare le qualità di questa band, ma sarebbe un peccato non menzionare l'affiatamento dell'asse ritmico, che riesce a dare dinamismo e imprevedibilità a un genere che - quando è fatto male - rischia di essere tra i più monotoni in assoluto. Il background jazz e funky dei musicisti, ovviamente, aiuta.

Non si può prescindere poi dai solisti, che mostrano un gusto e un carattere rari, ed è proprio questo punto a fare la differenza: il pianista, il trombonista e il chitarrista sono ciò che fa fare ai Boundless Ska Project il vero salto di qualità rispetto ad altri progetti analoghi dello Stivale.

E i sassofonisti, direte voi? Beh, ecco, mettiamola così: non sono male, in sezione stanno molto bene e a livello di assoli fanno il loro lavoro, con cui però si avverte uno stacco (a livello di suono ma soprattutto di personalità, di impostazione melodica-ritmica: potremmo dire della capacità di "far cantare" il solo) col resto della band. E' l'unico tassello un po' (non troppo, un po') fuori posto di questo loro album d'esordio: ma per diventare una band strepitosa (e forse unica nel panorama italiano) manca davvero tanto così.

---
La recensione Quattro Quarti d'Aria di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-19 00:00:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia