VESPRO L'ora blu 2014 - Noise, Hardcore, Post-Rock

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Un buon esordio che però deve ancora mostrare la cifra stilistica della band

L'EP d'esordio dei Vespro si va a posizionare tra gli esperimenti di fusione di hardcore -con sprazzi di metal-, ampie geometrie post-rock, sviluppi noise, che li accomuna ad altre band del panorama nostrano (Gli Altri, The Death of Anna Karina e Ornaments), e l'uso dello spoken word che senza remore richiama alla mente i Massimo Volume (senti "Monorotaia", che nei riff e negli arpeggi di chitarra sembra trovare ispirazione diretta nel gruppo di Clementi).

La parte musicale è molto convincente, presa com'è da un ottimo lavoro sulle dinamiche e potendo contare su arrangiamenti molto solidi e mai prevedibili ("A lieto fine"), anche quando incattivisce i timbri ("Ora solare") e nonostante qualche scivolone su suoni non sempre perfettamente amalgamati (senti il pianoforte di "Paura", che comunque si riprende grazie ai riff ostinati, i cori strappati, il gran lavoro della batteria nevrotica, in continuo movimento).
La voce non possiede ancora l'autorevolezza e la cavernosità di un Clementi, forse anche a causa di una registrazione che la mette troppo in primo piano. Peggiora decisamente nella declamazione capovilliana della chiosa "Immagina", cover in italiano di John Lennon, a sua volta ispirata alla versione degli A Perfect Circle. Ritengo che fosse evitabile, in un esordio, pubblicare la cover di una cover, ma la band ne esce così bene a livello di esecuzione, quasi perfetta, veramente sentita, con una coda strumentale pienissima e straordinariamente amalgamata, che si può sicuramente perdonare un'interpretazione vocale non esaltante.

Grande attenzione in generale ai testi, scuri racconti ricchi di immagini a tratti angoscianti: "Ricordo una notte insonne passata a casa dei miei nonni, da solo / Proprio lì, qualche mese prima, Laura si era tolta la vita / ed io quella notte posso giurare di averla vista e sentita / nel buio tra gli scricchiolii delle porte".
Nel complesso, un esordio promettente, che richiama alla mente tante altre cose (belle) già sentite. Bisognerà capire qual è la cifra stilistica propria dei Vespro.

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La recensione L'ora blu di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-19 00:00:00

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