Moustache Prawn Erebus 2015 - Rock, Progressive, Alternativo

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Come i Puffi. Però meglio.

“Erebus” parla di isole che appaiono all’improvviso, di scienziati cattivi, di creature chiamate skratz, di ambientalismo e di rispetto degli animali. Sembra uno scherzo, oppure una delle mille sigle dei “Puffi” scritte da Alessandra Valeri Manera. E invece i Moustache Prawn sono serissimi nel loro essere naif e senza freni. Com’è ovvio che sia quando si hanno poco più di vent’anni e un mucchio di energie da dedicare alle giuste cause. Tanto più che il disco è davvero buono.

Quello che piace è l’approccio veloce e aggressivo che questi tre ragazzi dimostrano di avere. Sin dalla falsa introduzione di “Kerguelen” - un giro di chitarra acustica e basso in tre quarti che poi sfocia nel liberi tutti indie rock di “Something Is Growing” - la band sfoggia smalto, visione d’insieme e anche una certa maturità. I suoni sono ottimi e la carica distorta esce forte ed equilibrata all’ascolto. “Catapults” ha uno stop and go frenetico fatto di rullanti d’assalto e cori ossessivi. La successiva “Animals” estremizza ulteriormente l’appeal chitarristico con tanto di svisate dissonanti neanche troppo lontane dalla zona Dischord. “Eating Plants” è un intermezzo folk stralunato che ha qualcosa dei Beatles migliori. E poi c’è la conclusione epica di “Natural Habitat”, che mescola progressioni post rock e chitarre acustiche a scorrimento veloce. Un pezzo che dice parecchio delle potenzialità di una band già adesso molto in gamba.

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La recensione Erebus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-07 09:00:00

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