Clever Square Nude Cavalcade 2015 - Rock, Indie

Nude Cavalcade precedente precedente

Nude Cavalcade rimane attaccato con le unghie e con i denti ad un sound indie, senza dimenticarsi mai di stupire e spiazzare con una carica ed una passione esplosiva. Un ottimo lavoro.

Non appena inizio a scrivere di "Nude Cavalcade", mi rendo conto già che potrei cadere nella trappola della recensione prolissa, quella dove tenti di mettere insieme tutti i tuoi pensieri, finendo così, inevitabilmente, nel riuscire a dire niente di quello che, realmente, vorresti. E allora da dove potrei iniziare? Posso mettere subito le mani avanti partendo dal finale, dicendo che in questo disco c'è tutto un universo già sentito, ed è forse inutile che mi metta a citare band tipiche di quell'indie degli anni '80 - '90 generato dal brit pop, snocciolando nomi su nomi perché è evidente, la band di Ravenna è derivativa e non se ne vergogna, non si nasconde semplicemente dietro ad un sound sicuro e caldo, tutt'altro. Ma andiamo per ordine.

I 43 minuti di questa cavalcata volano, snodandosi in modo dinamico e compatto fra la intro pacata di "Hindsight", che è solo la miccia che attende di esplodere, la batteria forsennata che guida il basso potente e le chitarre scivolose di "The Ladybug Hits You Twice", o ancora nel giro di basso sornione di "African Dome". La pavementiana "Better in Congo" è più grezza e granulosa e cosa dire del tripudio di chitarre racchiuse in un solo minuto e mezzo di "No Mercy for the Trees"? Quasi tutti i brani sono potenziali hit, basta prendere ad esempio la martellante "Perfecto" e il suo ritornello concentrico ripetuto ad libitum, e ditemi voi se non potremmo tranquillamente posizionarla fra una "Boys and Girls" dei Blur ed una "Speakeasy" degli Shed Seven. Per la quasi totalità del tempo c'è della frenesia fra le architetture sonore semplici ma incisive dei brani, come nell'accanita "Stygian Decimator", nel dialogo rapido e sostenuto fra basso e chitarra di "Highly Effective Solutions", con l'ingresso delle rullate galoppanti, o nel pop punk di "Onions for Dinner", che ci porta a prendere fiato per un attimo con la più sghemba "A Bag of Heads". 

"Nude Cavalcade" è un disco statico e dinamico allo stesso tempo. Statico perché si impossessa di certe sonorità ben note ai più, rimanendovi attaccato con le unghie e con i denti, senza mollare quasi mai la presa, dinamico perché riesce comunque a disorientare piacevolmente, a terminare quando meno te lo aspetti, a galoppare con disinvoltura fra episodi più prevedibili ed altri improvvisamente spiazzanti (la delicata e folk "Dream Eater", la gongolante "Lord Garbage" e la marcia marziale dal retrogusto amaro di "My Next Move") che ti lasciano con in mano poco più di un minuto di suoni. Altri elementi che giocano a favore dei Clever Square sono la carica e la passione che troviamo fra le pieghe delle chitarre che si infilano in maniera decisa ed affilata, mantenendo sempre il loro indiscusso primato ("Crystal Spaceships", "The Collapse Lead") e la componente indubbiamente catchy di ogni episodio che ci viene proposto. 

Finisce perciò che mi trovo a premere play di nuovo, e ancora e ancora, senza essere davvero mai sazia di questi 17 brani, mentre nella mia testa prendono forma le parole di ogni pezzo, in loop, senza lasciarmi un attimo di pace, e se non è un pregio questo, ditemi voi cos'altro può sembrare. E adesso scusatemi, la smetto di essere prolissa e metto su di nuovo questa chicca. 

---
La recensione Nude Cavalcade di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-30 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia