10 Waves of you Fields of Venus 2015 - Psichedelia, Post-Rock, Ambient

Fields of Venus precedente precedente

Tra ambient e post-rock, un lavoro ben scritto ma penalizzato dai limiti dell'home recording

"Fields of Venus", l’esordio musicale del progetto solista di Luca Crivellaro, è un lavoro che si muove tra il minimalismo dell’ambient e un post-rock che tende verso il kraut. Sette tracce sospese tra un’atmosfera surreale e misteriosa, come nel brano d’apertura “Darth Vader”, una leggera psichedelia come in “Underground Water”, uno dei due brani cantati, e un mood decisamente cosmico come nella bella traccia “Seeds of Life”, in cui le note ci sollevano dolcemente per portarci proprio sul campo di Venere, quel luogo dove si ritorna allo stato primordiale caratterizzato dall’assenza del pensiero e dal rincorrersi delle emozioni.
Evidente in tutto il lavoro musicale, l’influenza dei Mogwai e dei 65 Days of Static. Un album che non dispiace affatto ascoltare, penalizzato dalla produzione home recording che non riesce a rendere completamente l’idea sonora del lavoro. In "Fields of Venus" i suoni risentono del processo digitale, in particolare la batteria risulta poco dinamica, e la chitarra tende ad utilizzare sempre la stessa effettistica. In compenso il missaggio è ben bilanciato, motivo per il quale speriamo nel prossimo lavoro.

---
La recensione Fields of Venus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-08-31 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia