Any Other Silently. Quietly. Going Away. 2015 - Rock, Indie

Disco della settimana Silently. Quietly. Going Away. precedente precedente

Le Lovecats non esistono più ma dalle loro ceneri Adele Nigro ha fatto nascere qualcosa di davvero bello.

“This, the time to restart / This, the time to break up / I will likely change my mind / The time to surrender / Is overcome”
La fine di un amore. La fine di un'amicizia. Un lutto. Un trasferimento. Un cambio di lavoro. Lo scioglimento di un gruppo.
I cambiamenti e le rotture fanno parte della vita, possiamo prenderli male e stare a rimuginare sul passato, oppure possiamo andare avanti, e fare tesoro delle esperienze per aprire nuovi capitoli, che potrebbero rivelarsi anche molto gratificanti. Così è stato per Adele Nigro, che si è ritrovata senza la sua metà musicale – Cecilia Grandi, con la quale formava le Lovecats – e che non ha pensato (per fortuna) di fermarsi. Invece si è data (e ha dato a quella che strada facendo è diventata a tutti gli effetti una nuova band) un nuovo nome, ha preso la sua chitarra, il suo talento e quello che di bello aveva creato con il duo e l'ha messo in un album davvero forte, maturo e sincero.

La voce risoluta e vulnerabile di Adele racconta le fatiche della crescita, gli abbandoni e i turning point esistenziali, lo fa inseguendo movimenti melodici che riescono a svoltare in direzioni inaspettate pur srotolandosi sempre fluide, naturali e immediate, così come ritmi e arrangiamenti, essenziali e però non scontati, che abbracciano tutto lo spettro di un certo indie, da quello più vicino al folk alle impennate di un college-rock che rasenta quasi l'emo, in ogni caso funzionali all'accompagnamento di stati d'animo autentici e mutevoli, espressi con una proprietà di linguaggio – in senso letterale e in senso musicale – che fa sì che davvero quasi chiunque possa ritrovare in queste canzoni qualcosa di sé, dei propri sentimenti, delle proprie storie, dei propri ascolti, segno di sensibilità personale, artistica e culturale davvero fuori dal comune per una ragazza di, non dimentichiamolo, ventun anni.
“I have to grow up / I really have to / Though I don't know how to make it”. Nessuno sa bene come si fa a crescere, e a non perdersi per strada, ma lei ci sta provando e lo sta facendo alla grande.

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La recensione Silently. Quietly. Going Away. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-07 00:00:00

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