Biografia di The Zen Circus

Appino, Ufo e Karim sono una certezza del Rock indipendente Italiano, che da circa una decade contemporaneamente unisce e divide il pubblico.

Appino, Ufo e Karim sono una certezza del Rock indipendente Italiano, che da circa una decade contemporaneamente unisce e divide il pubblico.

Cominciano suonando per le strade un Folk-Punk che in Italia non si era mai visto. Debitori agli esordi degli statunitensi Violent Femmes, paragone costante che hanno combattuto negli anni facendo dischi sempre diversi e finendo poi negli ultimi anni per suonarci assieme come membri aggiunti e prendendo Brian Ritchie come quarto membro per scrivere un disco a quattro mani: Villa Inferno.

Di questo lavoro se ne è parlato non poco nel 2008. Un gruppo Italiano che collabora con tre delle figure più seminali della storia del rock mondiale (Violent femmes, Talking Heads, Pixies) non è cosa da poco. Ma ciò nonostante gli Zen rimangono sempre nel limbo di una fama nazionale che non è ancora major ma nemmeno più indie.

Al ritorno dal tour Australiano, dove sono stati headliner insieme a gente come Nick Cave, quando tutti pensavano che l'estero li avrebbe ammaliati e ce li avrebbe portati via loro scrivono: “Ci è venuta una voglia matta di tornare in Italia, finire il disco nuovo dedicato al questo paese morente che abbiamo girato in lungo e largo, in ogni pertugio, villaggio, città.

Una realtà live devastante infatti che veramente non si ferma mai. A dimostrarlo il tour di Villa Inferno: l'ultima data è a settembre 2009, che è contemporaneamente il mese di uscita del nuovo capitolo "Andate Tutti Affanculo" il primo disco tutto in Italiano, richiesto a gran voce da tutti coloro che in Figlio di Puttana e Vent'Anni hanno trovato la nuova via per gli Zen del futuro, per gli Zen nazionalpopolari. E loro lo fanno, il disco in Italiano, ma lo chiamano così. Ci prendono tutti per il culo? Può darsi ma che male ci sarebbe?

D'altronde lo dicono chiaramente: mai prendersi troppo sul serio. Ma quando ascolterete questo nuovo capitolo, lo troverete dannatamente serio. Andate Tutti Affanculo è un disco Italianissimo fatto da una band internazionale. E' la vera mediazione fra il punk rock americano stralunato da cui provengono gli Zen e un cantautorato nazionale che potremmo definire una mezza via fra il primo Lucio Dalla, Piero Ciampi e Rino Gaetano. Ed il giovane De Andrè innamorato di Brassens. Ed il Beat dei bei tempi andati.

Insomma il melting-pot continua; non ci saranno quattro lingue questa volta, ma la capacità di mescolare influenze di alto livello con la proprio personalità -al solito- regna sovrana. E collaborano di nuovo: nel disco troverete la voce di Nada, le chitarre di Giorgio Canali (CSI, PGR, Rossofuoco, Le Luci Della Centrale Elettrica) il sempiterno Brian Richie e l'immaginario di Davide Toffolo (T.A.R.M.) il tutto inscatolato dal Produttore Manuele “Max Stirner” Fusaroli (che dagli studi NHQ di Ferrara negli ultimi anni ha portato nelle nostre case, in silenzio, alcuni fra i migliori dischi della scena indipendente Italiana, da Le Luci aka Vasco Brondi, a Tre Allegri Ragazzi Morti, Giorgio Canali, Bugo e tanti tanti altri). Insomma hanno suonato con tutti, ovunque: italiani e stranieri.

Le loro storie sono fiabe disincantate, la loro biografia sembra un libro sul Punk '77, i commenti su di loro sempre in bilico fra amore ed odio. Tutti li conoscono ma molti se ne vegognano: troppo diretti? Troppo veri? Di certo non pagano dazio al rock italiano '90. Scordatevi quindi parole ricercate e citazionismi colti. Scordatevi paure e dolcezza: nel circo zen trovate solo rabbia, odio, amore disperato, voglia di vivere e morire. I Pagliacci ubriachi del proletariato del duemila. Sì, quella parola dimenticata: Proletariato aggiornato ai tempi di Internet. Rassegnatevi, questo paese forse troppo piccolo o forse mai piccolo abbastanza per loro, piano piano comincia a puzzare di Circo Zen. C'è la poesia con gli occhi lucidi, le rive dei fiumi che dividono, le città troppo ubriache di notte e troppo serie di giorno. La sconfitta di un paese che prende a calci in faccia i propri pregi. Concludiamo citandoli: “Non vi libererete tanto facilmente di noi!

Pubblicano nel 2018 l'album "Il fuoco in una stanza", dal quale è estratto il primo singolo "Catene".

Nel 2019 gli Zen Circus partecipano alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo con il brano "L'amore è una dittatura".

Tornano nel 2020 con l'album "L'ultima casa accogliente".

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L'articolo Biografia di The Zen Circus di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-11-16 17:23:01

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