Bea Zanin - Anni

17/10/2016 - 15:51 Scritto da Bea Zanin Bea Zanin 9


DESCRIZIONE
Disegni di Elena Guidolin
Tecnica: china su carta, colore digitale, rotoscopio.
cucinacrudele.tumblr.com
www.facebook.com/cucinacrudele

Soggetto di Bea Zanin

Nima, una ragazza dallo sguardo terrorizzato, corre nel bosco di notte, come se stesse fuggendo da qualcosa, voltandosi continuamente.
Giunge alla riva di un lago o di un mare, non si capisce perché è buio e c'è nebbia.
Deve attraversarlo per poter procedere nella fuga. Continua a guardare compulsivamente attorno a sé in preda al panico, cercando di individuare un modo per attraversare le acque oscure all'apparenza simili al petrolio.
Ecco che tra le brume e la vegetazione lacustre si avvicina lentamente e silenziosamente una caorlina, imbarcazione a vela di tipo veneziano, ma - questa - più ampia e più grezza, condotta da un individuo che indossa una pesante maschera lignea di antico idolo africano. La figura misteriosa fa cenno alla ragazza di salire e lei, pur di abbandonare il bosco, accetta l'offerta.
Il viaggio comincia. Vediamo la silhouette dei personaggi sull'imbarcazione che si allontana verso il buio.
Le acque cominciano a incresparsi sempre di più, sempre di più, in un crescendo di onde e spruzzi.

L'imbarcazione segue i movimenti bruschi della burrasca. Nima comincia presto a risentire dei sobbalzi e manifesta un forte senso di nausea. Maschera se ne accorge rapidamente e le offre una misteriosa boccetta con un'etichetta che riporta la dicitura "XXX". Nima beve per la disperazione e presto una forte apatia si impossessa del suo spirito: a tratti il mare le sembra granito.

Svanisce l'effetto e la navigazione procede, ma, dopo poco, il malessere la colpisce nuovamente. Maschera sembra leggerle nel pensiero: offre un nuovo rimedio. Questa volta si tratta di due capsule bianche.
Ora l'effetto è fortissimo: allucinazioni con immagini allegoriche e simbologie incomprensibili.
Nima, tra il malessere e l'euforia, cade dalla barca mentre disperata sembra voler seguire qualcosa sott'acqua. Perde i sensi e scivola negli abissi.

Si risveglia. Si trova sulla riva della laguna, stremata ma viva. Il cielo schiarisce in un'alba rossa. Accanto a lei Maschera, in piedi a pochi metri di distanza, strizza le proprie vesti. L'ha salvata.

Ora Maschera svela il proprio volto: è identico a quello di Nima.
Non è un doppio, è lei stessa.

Una persona con una maschera in mano si incammina verso un bosco.




ANNI

Ehi,
Quali sono questi anni che non vuoi?
Quali sono questi anni che non puoi buttare via,
Ma che hai già bruciato via?

Hai
Già coscienza che quei danni almeno un po'
Son serviti per plasmare quel che sei in questa vita
Che tu hai disconosciuta?

È difficile risorgere da qui,
Ma ora smetti di nasconderti così,
Meglio tardi che mai,
Meglio anni che mai;
È possibile risolvere da qui,
Ma ora smetti di tirarti indietro, sì,
Meglio tardi che mai,
Meglio anni.

Sai,
Sono anni in cui non sei uscito mai,
Sono anni in cui non sei riuscito a stare in compagnia
Se non con malinconia.

Dai,
Quali sono questi anni che mi fai
Un buon prezzo per scambiare con i miei che credi degni,
Ma che sono solo anni?


È difficile...
In fondo ogni anno è perso,
E non di pende dal successo.
Sono in molti a pensare spesso
Ai propri anni col rimorso
Di aver sprecato troppo tempo
A cercar di sabotarsi dentro,
E chi invece non ci pensa sta vivendo appieno gli anni

Quegli anni che non vuoi
Quegli anni che non puoi

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L'articolo Bea Zanin - Anni di Bea Zanin è apparso su Rockit.it il 2016-10-17 15:51:32

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