The Yellow Traffic Light Dreamless 2014 - Psichedelia, Shoegaze

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Sogni in technicolor dalle tinte dream pop e psych rock

Ci sono talmente tante immagini che passano davanti durante l'ascolto di "Dreamless" che è difficile immaginare che il mondo dei The Yellow Traffic Light sia davvero senza sogni. Tutt'altro. Questi ragazzi poco più che ventenni puntano in alto e lo fanno bene con un ep che scava nelle sonorità shoegaze del passato, senza ridurre tutto ad un mero discorso derivativo. Questi quattordici minuti sono abbastanza per lasciare in bocca un sapore dolce ma dal retrogusto amaro, la voglia di scoprire di più sulla band e la curiosità di non fermarsi a questi soli tre brani. 

Per adesso però questo è ciò di cui possiamo parlare: le sonorità dream pop che prendono forma in "April", con un sound che sembra creare tanti cerchi nell'acqua, ipnotici come gli accordi che si ripetono all'infinito mentre un cantato quasi incorporeo ed etereo si spegne nell'ultimo minuto fatto di riverberi e muri di chitarre altissimi. "Care" si tinge di sonorità psych rock, come se i Beatles più acidi si dilatassero di fronte ai nostri occhi increduli, allo stremo in un labirinto caleidoscopico e lisergico in continua mutazione. I sogni in technicolor proseguono in "Do It Right" con il suo cambio repentino verso una direzione più allucinata, come se strisciassimo fra le corde delle chitarre shoegaze, evocative e stranianti, che iniziano a fremere eccitate per prepararsi al decollo finale fatto di distorsioni, assieme ad una batteria ovattata e decisa. 

Non è il caso di star qui a nominare tutti i capisaldi del genere, all'orecchio dell'ascoltatore sarà subito palese a chi e cosa i The Yellow Traffic Light si ispirano. La cosa davvero importante è approcciarsi ad un certo tipo di suono (faccenda già complicata in partenza) con decisione, tecnica e passione, ed è proprio questo il nostro caso. E cosa si fa, dopo che i quattordici minuti di questo sogno dalle tinte acide è terminato? Si può premere play ancora e ancora, con la speranza che la band sforni un'altra piccola chicca al più presto.

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La recensione Dreamless di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-10 09:00:00

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