Un fiume di parole pesanti e cariche di introspezione scorre su trame musicali discrete ed intriganti: un progetto di spessore, nella forma e nella sostanza.
Quello dei Muridicarta è un progetto atipico e originale, basato sulla commistione inedita di elementi già sentiti, ma non per questo banalmente replicati. Trame musicali intriganti e ossessivamente conturbanti scorrono sotto un fiume di parole pesanti e cariche di tensione, capaci di trasformare in qualcosa di più profondo e stratificato, un impianto sonoro altrimenti inquadrabile come un’ennesima deriva del post-rock e del noise.
Le tematiche sviscerate con tono sommesso e monocorde dalla voce narrante, orientano in modo preciso l’attitudine stilistica di questa band, a prescindere che si tratti di una citazione di Charles Baudelaire, del racconto della tragica fine del giornalista pugliese Pier Paolo Faggiano o della disamina introspettiva dei ricordi. Lo spoken di Alessio Mirarchi, nella sua continua e straniante ineluttabilità, sembra quasi non curarsi di ciò che basso, chitarra e batteria inscenano, con egregia discrezione, alle proprie spalle.
Per altro, la durata limitata di questo ep (di poco superiore al quarto d’ora) contribuisce a rendere l’ascolto assolutamente godibile e scevro dal rischio di generare stanchezza. Certamente è legittimo pensare che, sulla lunga distanza, questa formula, in assenza di ulteriori espedienti sonori e cognitivi, possa rivelarsi alquanto monotona e ripetitiva. Ma, per adesso, quello che abbiamo tra le mani è sicuramente un progetto di spessore, capace, nella forma e nella sostanza, di scansare la banalità dirompente di quest’epoca d’intrattenimento fine a se stesso e meritare, per la prossima prova, il beneficio del dubbio.
---
La recensione Ruggine EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-07 09:30:00
COMMENTI