Peccato per i troppi fantasmi svolazzanti sul pop-rock a trazione elettronica dei torinesi Wicked Expectation.
I torinesi Wicked Expectation provano a saziare la loro fame di esterofilia con un’autoproduzione di otto tracce che mischia pop-rock anglosassone ed elettronica trasversale senza, a dire il vero, onorarsi di particolari slanci d’originalità.
Pur nell’ambito di una curatissima ricerca di suoni e di un’interessante prospettiva lirica che sviscera il contemporaneo smarrimento esistenziale “Visions” sembra oscillare confusamente tra piacioneria melodica (“The moon” su tutte) e più cerebrali traiettorie radioheadiane (“Falling in a photograph”, “Again”, “Leaves in autumn”), addentando tutto quello che c’è nel mezzo, dalle spirali musiane (e un po’ tamarre) dell’opener “Takeoff” ai refusi brit-rock di “Night” e “Hiding from nowhere”, fino alle folate impattanti, in odor di futurepop nordeuropeo, di “News”.
Troppi fantasmi a giro, e troppo ingombranti, per poter dispensare una piena sufficienza ai quattro ragazzi piemontesi, nonostante la loro indubbia scaltrezza nell’addomesticare strumenti e suoni.
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La recensione Visions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-18 09:50:00
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