Questo dei trentini Stone Martens (on the ground) è un gran bel dischetto. Il diminutivo è d’obbligo, data l’estensione del lavoro: sole quattro tracce, che coprono però più di venticinque minuti, attraverso una progressiva dilatazione della durata dei singoli pezzi.
Si parte con uno strumentale che lascia un po’ insoddisfatti: atmosfere rarefatte che si aprono ad un’esplosione nella seconda metà del brano, cui, però, sembra mancare un senso di compiutezza, per via di una ciclicità irrisolta, abortita.
Dopo queste insicurezze iniziali, tuttavia, il gruppo inizia a volare alto.
La seconda traccia si apre con richiami ai REM, soprattutto per la somiglianza vocale del cantante con Michael Stipe, per abbandonarsi poi a sonorità che esplicitano un rimando molto forte ai Pink Floyd. I due brani successivi testimoniano questi influssi, soprattutto quello psichedelico: il gruppo relega il cantato in un cantuccio ben delimitato e si lascia trascinare in lunghi passaggi strumentali, suggestivi ed evocativi, che si mantengono costantemente ad un ottimo livello.
Infine, non si può non citare la componente grafica, con digipack e libretto molto ben curati.
Un’eccellente prima prova, dunque, ad un passo da un possibile primascelta, attendendo con fiducia nuovi pezzi.
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La recensione Who Lemmings Are??? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-10-06 00:00:00
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