Quello che vi consiglia Gemitaiz

Gemitaiz pubblica il quarto volume della sua sere di mixtape "Quello che vi consiglio". L'intervista di Marta Blumi Tripodi

Gemitaiz pubblica il quarto volume della sua sere di mixtape "Quello che vi consiglio". L'intervista di Marta Blumi Tripodi
Gemitaiz pubblica il quarto volume della sua sere di mixtape "Quello che vi consiglio". L'intervista di Marta Blumi Tripodi

Per la copertina hai preso una foto famosissima di Alfred Eisenstaedt, quella del soldato che bacia l'infermiera alla fine della seconda guerra mondiale, modificando i personaggi sullo sfondo in modo da includere anche te e altri tuoi contemporanei...
Tempo fa mi mandarono l'originale perché sostenevano che il marinaio che cammina sulla sinistra nello sfondo fosse uguale a me. E in effetti se ci fai caso mi somiglia parecchio, è davvero un mio sosia. La cosa mi faceva parecchio ridere, e siccome non sono una persona molto seria ho deciso di fare il fotomontaggio e di usarlo come copertina per il mixtape! (ride, NdR) Un mixtape è di solito inteso come un'uscita più “leggera” di un disco ufficiale, e una copertina del genere rende bene quell'idea di leggerezza.



Questo ciclo di mixtape è arrivato ormai al volume 4 e si intitola "Quello che vi consiglio". Come mai hai scelto di chiamarlo così?
Quando ho cominciato a lavorare al primo c'era un sacco di rap abbastanza bruttino in giro – ma non chiedetemi di fare nomi! (ride, NdR) Io e i miei amici riascoltavamo le tracce che registravamo e, con un po' di sano orgoglio, ci dicevamo “Cazzo, 'sta roba è bella, è fatta bene, bisognerebbe che ci fossero più dischi così in giro!”. Da lì il titolo: questo è quello che faccio ed è quello che vi consiglio di ascoltare. Io sono il tipo di persona che si affeziona alle cose e se funzionano le porta avanti fino alla fine, perciò andrò avanti con la serie mantenendo quel titolo, anche a costo di arrivare al volume 100.

Cosa deve aspettarsi la gente da "Quello che ti consiglio vol. 4"?
Secondo me è un tape molto bello, io sono davvero contento di com'è venuto. Forse è quello che si avvicina di più al volume 2, che è il mio preferito, quindi non posso che esserne fiero. È molto ricco di collaborazioni e anche le strumentali sono molto varie, dalla più recente a quella risalente al 2001. È stato il modo migliore per coronare quest'anno di lavoro, in cui ho avuto molte note sia positive che negative: mi sono messo alla prova, ho scritto parecchio e di conseguenza ho molto da raccontare.

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Ci sono rapper che fanno mixtape per dare spazio anche ai brani scartati dagli album ufficiali, altri che li fanno per poter includere più featuring, altri ancora che li fanno per riempire il vuoto tra un album e l'altro... La tua motivazione, invece, qual è?
Li ho sempre fatti perché mi piace molto rappare sulle basi americane, onestamente: la prima cosa che mi viene in mente, quando ascolto la strumentale di un rapper USA, è come la userei io, cosa ci scriverei sopra. Qui spesso la vedono come una cosa un po' giovanilistica, ma nell'hip hop si fa da sempre: gente di tutte le età, da Lil'Wayne a Action Bronson passando per Bun B degli UGK, sforna continuamente mixtape utilizzando beat già editi. Sono una parte importante di questa cultura, e visto che io faccio parte di quel mondo e voglio esplorarlo in tutto e per tutto (tranne forse che per la breakdance!), li faccio anch'io. E effettivamente è bello avere uno spazio in cui poter estendere maggiormente le collaborazioni con altri artisti.

A proposito di collaborazioni, recentemente il tuo socio MadMan è entrato a far parte di Tanta Roba, la tua etichetta: avete anche in programma un disco insieme. Qualche anticipazione?
Abbiamo deciso di fare un album congiunto, e questa per ora è l'unica vera certezza. Vogliamo entrare nel mood giusto, come prima cosa, perché abbiamo in mente di realizzare qualcosa di epico, nei toni e nei modi, e se hai l'obbiettivo di fare un grande disco preferisci prendertela comoda e non affrettare i tempi. Innanzitutto raccoglieremo un centinaio di beat, perché vogliamo avere molta scelta e vogliamo essere sicuri di quello che scegliamo: da questi 100 raccoglieremo una dozzina di tracce definitive, quindi il lavoro da fare in previsione è parecchio. Dovrebbe essere fuori entro l'estate del 2014, comunque.
 

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L'articolo Quello che vi consiglia Gemitaiz di Marta Blumi Tripodi è apparso su Rockit.it il 2013-10-15 17:12:36

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