Chicoria - Troppo vecchio per cambiare

Un'intervista fiume a Chicoria in cui si parla del nuovo album "Servizio funebre", della legalizzazione, della criminalità e di come iniziare una nuova vita.

Chicoria Truce Klan
Chicoria Truce Klan

Nella prima lezione al corso di laurea in Filosofia insegnano a rapportarci con ogni persona come se fosse un filosofo, perchè in ognuno di noi vive una teoria, un'esperienza e un percorso che possono fornire una visione più ampia del nostro essere e della nostra stessa esperienza. È ovvio però che nella vita di tutti i giorni puoi svegliarti con le palle girate e non avere questa apertura mentale.
Quando ho contattato Armando aka Chicoria era una giornata del cazzo e non ero proprio pronto a sentirmi sciorinate in romanesco, nonostante avessi i suoi pezzi nel mio iPhone.
Volevo quasi fargli ammettere che siamo finiti così in basso che qualsiasi coglione possa esprimersi e ricevere successo e ascolti. E invece nel corso dell'intervista mi ricredo, riconsidero le mie esperienze, sebbene forti, e le scontro con una persona che fornisce un piano esistenziale inarrivabile nella nostra vita, un piano esistenziale criminale fatto di luoghi in cui spero di non finire mai.

In Chicoria vedo un po' il Franti del libro "Cuore". L'intervista così da 20 minuti è durata 2 ore. Mi sono trovato davanti a un ragazzo molto intelligente, a tratti utopico e sognatore ma che parte da un nullpunkt osservativo e di indagine rude, tagliente, una presa di visione della realtà che parte dal gretto e grezzo e che si eleva in richieste oniriche come "Legalizzare per uscire immediatamente dalla crisi economica mondiale".

 

Chicoria, presentati. Soprattutto con le possibilità che abbiamo di sceglierci un nome d'arte, perchè Chicoria?
Sono entrato nel mondo dell'hip hop a 13 anni come graffitaro, il mio nome da writer era Chico della Ztk, che poi c'è anche nel mio ultimo album che è uscito. Già all'epoca mi facevo un sacco di canne e visto che mi piaceva molto l'erba la gente è passata a chiamarmi da Chico a Chicoria. Che poi adesso mi chiamano tutti Armando.

A me Chicoria mi ricorda tanto mia nonna che andava con le amiche a raccogliere la cicoria in giro, mi devo preoccupare?
Guarda qui a Roma ci stava una vecchietta con un campo tutto suo, coltivava tanti papaveri con cui si faceva le tisane e stava tutta rilassata! Era una tradizione che le avevano tramandato, nemmeno sapeva quello che stava facendo. Quindi possiamo subito dire a Giovanardi che ha sbagliato tutto, che qui si passa direttamente dall'agricoltura all'eroina alla faccia delle droghe leggere.

Visto che è saltato fuori subito, ma cosa è successo nel tuo caso, se vuoi parlarne, quando sei stato arrestato?
In realtà il polverone è venuto fuori quando io stavo già dentro da un anno. Io i reati li ho fatti, però non come dicevano loro, durante il processo sono uscite cose che non stavano ne in cielo ne in terra. Dicevano che giravo con gli scagnozzi, che avessi porte aperte in tutti gli aeroporti europei e stazioni italiane. Ora, io dico, lo so benissimo di avere sbagliato, ma loro ci hanno un sacco ricamato, so benissimo che ho sbagliato e che non si fa.

Ma non si fa o non ci si fa sgamare?
No, non si fa.

Nel tuo botta e risposta con Giovanardi parlavi di uno stato di necessità, giusto?
Dove lo stato è latitante si insinuano le mafie, su qualsiasi cosa. Se sei a Napoli e sei un fattone, in città non ti vendono le siringhe, le compri solo dentro la base dopo aver comprato l'eroina che compri dalla camorra; te la fai la e non esci da quel contesto. È una maniera della camorra di controllare la situazione. Le droghe andrebbero tutte legalizzate per distruggere le mafie. In questo non c'entra il pizzo. Il pizzo viene chiesto tre volte l'anno mentre il denaro quotidiano viene dalla droga, se gli levi questo gli levi i liquidi quotidiani. Nel 2004, la prima cosa che gli scissionisti hanno tolto alla camorra storica sono state le piazze. Trasgredire è una cosa innata e recondita dentro l'uomo. Nessun uomo è sempre dritto. Tutti hanno una trasgressione. Guarda Marrazzo. Guarda Berlusconi. Marrazzo aveva due trans, Berlusconi un palazzo di troie.


La tua carriera come è iniziata? Da quel che si capisce tu sei uno di strada ma non hai una costruzione del personaggio artistico, sei spontaneo.

Si in generale prendo le basi e a seconda del mood della frase ci scrivo una mia esperienza personale. Io ho sempre ascoltato rap americano e non italiano, forse un po' il Colle ma solo perchè siamo amici. Ho sempre ascoltato solo rap americano, Wu Tang, Onix, Mobb Deep, tutto il rap hardcore di New York che va dal 1993 al 1999, negri, gente del Queens e gente di Harlem, questo è lo stampo con cui sono cresciuto. Se mi metti il primo dei Mobb Deep te lo canto tutto a memoria, o i Children of the Corn, Cam'ron, pure quello. Insomma tutto il rap criminale. No west cost insomma, che pure era figo però lo screditavo perché in quel periodo c'era da prendere una posizione tra west e east, e io ero schierato per l'east, anche per una questione musicale.

Quindi 2003 inizi a scrivere poi che cosa è successo?
Che nel 2005 io e Noyz Narcos veniamo selezionati da Matteo Swaiz e Silvio Bandinelli (che sono la punta dell'iceberg del porno italiano, per capirci anche Franco Trentalance lavorava con noi), e realizziamo questo cd/dvd, "La calda notte".

Quindi il passaggio è dalla strada alla figa?
No, ma senti, io per dire ho fatto anche il menestrello per dei film porno, perchè io in quel periodo non credevo tanto alla musica e continuavo a fare le cose che avevo sempre fatto in mezzo alla strada, perchè le robe di strada mi portavano i soldi. Io ero più contento quando facevo una grossa vendita piuttosto che la gente mi ascoltasse. Inseguivo valori che non esistono, seguivo un sogno sbagliato, se tu ti accolli la vita di strada devi capire che non segui una via normale, non puoi avere una vita, una moglie, fai avanti e indietro dal carcere e c'è anche il rischio che magari crepi. È come una slot machine che a volte paga a volte no, la moneta che ci metti dentro però è la vita tua.

Ma allora perchè la facevi questa vita, visto che ti rendevi conto che non era quella giusta?
Adrenalina. Io dentro di me non ero mai soddisfatto di me stesso, se una volta facevi 1000 euro, tre giorni dopo ne volevi rubare 3000. Per tanti anni ho pensato che fosse l'unica cosa di cui essere orgoglioso.

Dimmi un po' del disco, come si intitola?
" Servizio Funebre", perchè quando sono uscito ho fatto il servizio recupero tossico dipendenze e ora che li ho recuperati dalla tossico dipendenza mi tocca solo portarli dentro una bara.

Quante tracce sono?
Ah, eh...

(Niente, li fotto tutti, nessuno si ricorda mai le tracce...)
No aspè sono 13, lo venderemo attraverso i nostri canali e piattaforme multimediali. Alcune sono classiche tracce banger hardcore rap altre invece con un atteggiamento più conscious, a seconda dei vari feat. con cui ho collaborato tra cui Metal Carter, Noyz, Il Turco, Caputo e Mistic One con cui abbiamo girato il video e uscirà a brevissimo. Parlerà della vita mia dal dopo il carcere, dopo la mia libertà, quando sono tornato a vivere con la gente che mi urlava "Chicoria, Chicoria!!"


Con chi l'hai prodotto, come è strutturato?

Ho conosciuto Edoardo aka Dephabeat, qui dove siamo ora è il 3Q Studio, un anno e mezzo fa avevo sentito delle robe sue che aveva fatto in giro con rapper underground di Roma, poi ha passato una base a Metal Carter, quella di "Amico di chi" e così sono venuto in studio. Lui è molto modesto, musicalmente dotatissimo e ha voglia di lavorare, fa dei giri di pianoforte che in un sacco di basi ci stanno benissimo e mi mandano in fissa. Ha uno stile innovativo che mi ha attratto e che suona diversamente da tutti gli altri beatmakers romani.

Producete assieme?
Escluso solo un pezzo di solito funziona che lui li fa e io ci scrivo sopra. Lui mi conosce, se mi vede ingufito, col pianto greco, lui allora mi alza il kleenex perchè mi capisce e io scorro a fiumi con il quaderno questo pianto infinito. Abbiamo il feeling e lui è paziente, mi tiene in studio anche notti intere. Poi sai, da quando ho finito i domiciliari io ho iniziato davvero a scrivere e a crederci tanto. Una volta alla settimana vengo qui a prendermi i beat e a registrare. Così io passo le giornate a scrivere e lui a produrmi le basi. Che poi vedi questo tempo che passo a scrivere, a crederci, mi ha levato dai miei impicci e dalla vita di prima perchè non ho più tempo. Ora aiuto l'etichetta, gli amici, scrivo, ho gli impegni e non ho più il tempo per fare le cose che facevo prima.

E quanto questo tuo cambiamento si vede nelle canzoni? Non vorrai dirmi che ora esce un album in cui appari come San Francesco.
Ma no, è che io se scavo dentro, con tutto quello che ho avuto nella vita, ne ho da raccontare. Uscirà anche un libro di 200 pagine che ho scritto io, sulla mia vita, le cose che ho fatto.

Titolo?
Non te lo posso dire.

Quindi la vita che hai vissuto finora è diventata il contenuto del tuo rap e parlerai di ciò che eri, ma cambiando stile di vita?
No. Nella vita che ho vissuto ho 20 anni di male dietro alle spalle, conosco bene la differenza tra il male e il bene e quello che voglio comunicare alle persone è questa differenza. Ti spiego: uno viene arrestato per 20g di fumo, lo prendono e lo menano perché è la normalità. Ma non dovrebbe essere la normalità. Se tu guardi nel codice di procedura penale (perché io in carcere con tutto il tempo che avevo sai quanti libri mi sono letto? Sono diventato un mezzo avvocato!), dice che comunque le guardie non ti possono mettere le mani addosso, se tu ti rifiuti ad esempio di collaborare di entrare in auto, è chiaro che ti ci infilino, ma se tu collabori, gli dai del lei, non dici cazzate, allora no.
Mesi fa io sono scappato da un posto di blocco, ci hanno messo due ore a trovarmi, e avevo una 600. Allora quando li ho visti sono andato io da loro e gli ho detto che ero io quello che gli era scappato, altrimenti questi mi avrebbero ammazzato di botte. Insomma se tu ti accolli la tua responsabilità, ammetti di esser stato preso con la mano dentro la marmellata, devi essere portato a scontare la tua pena, ma non ti devono venire a menare. Quindi se una persona viene arrestata per 20g di fumo e questi lo menano e lui muore, qual è la responsabilità più grande? In Italia ci sono diversi metodi di giustizia, nei tribunali dovrebbero scrivere "la legge è a favore di chi ha i soldi e il potere". Quando mi hanno preso avevo un avvocato che non costava una lira e non mi inculava nessuno. Dopo un po' ho conosciuto delle persone che mi hanno fatto riflettere che il caso mio era grave e rischiavo tanto e mi conveniva prendere un avvocato che era specialista in casi di droga e spaccio di stupefacenti. Preso lui la mia situazione è cambiata completamente. E non dovrebbe essere così. Quanto ci hanno messo a rispondere a Berlusconi per mandarlo ai lavori sociali? Tre giorni, invece dovrebbe esserci un collegio che decide tutto, io ho aspettato un mese e mezzo in carcere prima che mi ascoltassero e lui invece ha una corsia preferenziale. È meglio che sia come in America che viene esplicitato che se hai soldi vali di più o come qui che non è esplicitato? Si lo so che è un'utopia pretendere che la legge sia uguale per tutti, ma almeno pretenderei un po' di sincerità su questo fatto che se hai i soldi fai un po' il cazzo che ti pare.

Ma ora mi spieghi come ci sei finito ad avere un dissing con Giovanardi?
Madonna quello ha una metrica come Trucebaldazzi, Giovanardi è una frana nella politica come nel rap, e ne ha dato la dimostrazione a tutta Italia. Partiamo dal fatto che una persona non ha in mano la verità, più si interagisce e più si impara, e non è che se uno è laureato non può imparare da uno che ha la terza media. Bisogna interagire. Quello che è uscito fuori è che Giovanardi non aveva voglia di avere nessun confronto con noi, ci teneva che gli italiani che non avessero conoscenze sulle droghe rimanessero ignoranti. Quando gli parlavo di marijuana lui mi rispondeva con alcool, eroina, tabacco; lui rappresenta la lobby delle case di recupero. Se noi legalizzassimo risparmieremmo il completo circolo a molte di queste persone, un circolo che ti tiene nella droga per anni fino ad arrivare all'eroina. Se vai ad Amsterdam, con le regole che ci sono ti puoi comprare solo l'erba. Se vai da un pusher qui in strada quello ha l'erba ma poi prova a darti tutto il resto, ti tenta. Secondo me c'è anche un altro valore, una volta che dai l'assenso all'illegale, farai altre cose illegali. Dopo che è nato Cristo, il cristianesimo era illegale, la gente si andava a nascondere sotto terra per pregare perché era illegale, la gente vuole evadere, vuole la perversione, vuole l'illegalità.

(grazie Swagghetto)


Ma questo però non cozza con le tue richieste di legalizzazione?

Ma noi dobbiamo legalizzare per sgonfiare quei 100 nomi di famiglie calabresi, campane e siciliane, capito amico? È giusto che dei profitti della droga ne giovi tutto il popolo italiano, avremmo migliori strutture, migliore istruzione, è tutto un circolo! I soldi con cui la ndrangheta si va a prendere gli appalti dell'Expo a Milano da dove credi che arrivino? Da dove cazzo escono? Questi non si comprano i chili o le tonnellate. Questi si comprano i metricubi di roba. Nel 2010 si alza da Taranto un aereo della guardia di finanza che fotografa una piantagione di 399 ettari, 14 campi da calcio, a Tirana, in Albania. Piantagioni che vengono comprate dalle solite famiglie che sono le uniche ad avere i soldi, i lavoratori e la struttura per venderla. Facendo una stima di 14 campi da calcio vendute a una media di 5 euro al grammo, quel campo da calcio è il 60% del prodotto interno lordo dell'Albania. Il nostro fumare mantiene l'Albania. Allora perchè questi campi non li possiamo fare in Italia? Ma sai quanta disoccupazione toglieremmo? La droga potrebbe salvare l'economia e la società. La California da quando ha legalizzato ha il 60% in meno di crimini e le aziende quotate in borsa.

Torniamo un attimo a parlare dell'album. Per chi lo hai fatto, per vendere o per altro?
Per i cazzi miei! Io racconto la mia vita poi che mi seguano, e ben venga. Io non critico un bambinetto di otto anni che si ascolta Fabri Fibra, ai 12 si ascolta i Dogo poi arriva ai 17 e chi si ascolterà? Tatarattatà. Il mainstream deve esistere perché così andiamo avanti anche noi dell'underground. Quelli che si avvicinano per moda, se poi si affezionano e diventano cultori rimarranno con l'underground. Il mainstream va di moda e come tutte le mode passano, mentre i cultori rimarranno.

Ma te un passaggio al mainstream lo vorrai fare o no?
Guarda per me la cosa importante è scrivere e cantare davanti a un microfono. Io un po' mi sono rotto, lo ammetto, di parlare sempre degli impicci. Ho voglia di cambiare gli argomenti ma rimarrò sempre io, poi non so se questo è mainstream, non ci ho mai pensato. Io so che sono cambiato già ora, non sono più la persona di strada che ero prima, ma ho forti radici in questo, quello che ho fatto per 20 anni è dentro di me, potrò parlare di altre tematiche ma l'approccio con cui ne parlerò rimarrà sempre lo stesso.

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L'articolo Chicoria - Troppo vecchio per cambiare di Alex Tilt è apparso su Rockit.it il 2014-10-07 13:40:00

Tag: roma rap

COMMENTI (1)

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  • thekiblast 10 anni fa Rispondi

    L'unico politico a cui credo in Italia… 2LL's Up, Salute!