Da Verdi ai soldati nazisti: ecco perché oggi accordiamo gli strumenti tutti allo stesso modo

Il primo a proporre lo standard di 440 hz fu un gerarca nazista. Ma perché usiamo questo standard e non un altro?

accordatura storia 440 hz nazisti
accordatura storia 440 hz nazisti
19/06/2015 - 12:21 Scritto da Chiara Longo

Chiunque abbia studiato musica o avuto a che fare con uno strumento, sa che per convenzione tutti gli strumenti moderni sono accordati sulla frequenza standard di 440 hz. Per chi fosse a digiuno di teoria musicale: significa che se suonate la terza nota LA sulla tastiera di un pianoforte, questa emetterà 440 vibrazioni al secondo. Tale frequenza è stata adottata come standard mondiale, come il metro o il chilogrammo per interderci.

Ovviamente non è obbligatorio seguirla: esistono gruppi rock che registrano a frequenze leggermente più basse, per aumentare la bordata e il calore del suono, o orchestre moderne che suonano a frequenze leggermente più alte, per migliorarne la brillantezza. Inoltre tale accordatura è diventata uno standard solo una sessantina di anni fa: sappiamo che in passato l'accordatura delle orchestra cambiava di città in città, a volte anche da orchestra a orchestra nella stessa città. A partire dal XVIII secolo, e nei fatti fino agli anni '40 del '900, tutti i testi di fisica, suono e musica americani ed europei, segnalavano come “accordatura fisica” o “scientifica” 432 hz.

Nella storia della musica possiamo individuare diversi tentativi di standardizzare l'accordatura. Tra i primi ricordiamo quello di Giuseppe Verdi, che già nel 1850 fece approvare un decreto legge da una commissione musicale del Governo di allora, settando lo standard italiano su quello francese che allora era di 435 hz. Il decreto è tuttora esposto al Conservatorio di Milano. Nella lettera inviata alla commissione, si legge: "Fin da quando venne adottato in Francia il diapason normale, io consigliai venisse seguito l'esempio anche da noi; e domandai formalmente alle orchestre di diverse città d'Italia, fra le altre quella della Scala, di abbassare il corista (diapason, ndr) uniformandosi al normale francese. Se la Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all'orecchio, ch'io aderisco di buon grado. Sarebbe grave, gravissimo errore, adottare come viene da Roma proposto un diapason di 450 vibrazioni. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto. Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il mondo musicale. La lingua musicale è universale: perché dunque la nota che ha nome LA a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un SI bemolle a Roma?".

Il primo tentativo, invece, di settare l'accordatura allo standard di 440 hz in tutto il mondo fu promosso in una conferenza internazionale tenutasi a Londra nel 1939, dal gerarca nazista Joseph Goebbels. Goebbels aveva già fatto approvare tale accordatura come standard per la Germania, ma era già diffusa ai tempi delle bande militari del periodo wagneriano. Secondo alcuni studiosi la scelta dei 440 hz era frutto di ricerche commissionate dalla fondazione Rotschild/Rockfeller: fu notato che 432 hz generalmente rilassavano gli animi, mentre 440 hz erano in grado di scatenare reazioni maggiormente violente tra le truppe di soldati.

La conferenza di Londra - a cui, tra l'altro non furono invitati compositori francesi sostenitori dell'accordatura a 432 hz - non andò a buon fine a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Un secondo congresso fu convocato, sempre a Londra, nel 1953: non furono nuovamente invitati coloro i quali si opponevano ai 440 hz, e lo standard fu finalmente approvato.

Ovviamente non mancarono le polemiche: il professore del conservatorio di Parigi Robert Dussaut dichiarò che i liutai inglesi erano spinti da interessi commerciali legati alla vendita di strumenti ai jazzisti americani, che già si esibivano accordando i loro strumenti a 440 hz: “È scioccante per me che i nostri orchestrali e cantanti debbano essere dipendenti dai jazzisti”. In un sondaggio sottoposto dal professore a 23.000 tra musicisti e cantanti francesi, l'accordatura a 432 hz risultò ancora preferita.

In Italia la legge n. 170 del 3 maggio 1989 stabilisce che “il suono di riferimento per l'intonazione di base degli strumenti musicali è la nota La³, la cui altezza deve corrispondere alla frequenza di 440 Hertz (Hz), misurata alla temperatura ambiente di 20 gradi centigradi.”

Esiste ancora un movimento di opinione, ribattezzatosi “Rivoluzione Omega”, che si batte affinché lo standard mondiale sia riportato a 432 hz, ovvero a quella che sin dai tempi antichi è considerata l'accordatura “fisica” o “scientifica”. Oltre a motivazioni meramente esecutive e percettive, come il fatto che gli strumenti accordati a 432 hz abbiano un suono più bello e avvolgente, secondo i sostenitori di questa teoria, 432 hz sarebbe la frequenza con un perfetto bilanciamento armonico, nonché più in linea con il mondo che ci circonda, compreso il nostro corpo: infatti, un DO centrale del pianoforte intonato sulla frequenza di 440 hz è 261,262 hz, mentre intonato a 432 è 256 HZ, cioè un multiplo di 8, e se i due emisferi del nostro cervello si sincronizzassero a questa frequenza, lavorerebbero in maniera uguale, ricevendo il massimo flusso di informazioni. Sempre 8 hz è la frequenza di duplicazione della doppia elica del DNA; 8 hz è il “battito” del nostro pianeta, noto anche come Risonanza Schumann. Dunque suonare e ascoltare musica a 432 hz riequilibra il corpo e per effetto vibrazionale anche la natura circostante, ridando il primordiale equilibrio di pace e benessere, mentre il LA = 440 hz come diapason standard per la tonalità del concerto può portare a un cambiamento innaturale e dissonante del modo in cui pensiamo.
Molti promotori della "Rivoluzione Omega" sono convinti che ogni interferenza in merito, passata e presente, sia una cospirazione da parte di un certo potere mirata a portare la frequenza di riferimento lontano dai 432 hz, così da creare persone emotivamente instabili e quindi più facilmente controllabili. Inoltre sostengono che le patologie del corpo umano siano legate a una disarmonia che danneggerebbe gli organi, e che per guarire sia necessario riequilibrare queste vibrazioni.

Al di là delle teorie complottiste che coinvolgono nazisti, Illuminati, Chiesa Cattolica, a livello di percezione superficiale per un orecchio umano medio (quindi non parliamo di orecchio assoluto o di persone particolarmente dotate o esercitate all'ascolto) la differenza non dovrebbe essere così drastica, anche se diversi test di ascolto dimostrano come un brano suonato a 432 hz venga percepito dagli ascoltatori come più “caldo”. La pianista Maria Renold ha sperimentato che sottoponendo l'ascolto dello stesso concerto a un gruppo di ascoltatori, eseguito prima a 440 hz e poi a 432, gli spettatori preferissero di gran lunga il secondo, trovandolo più rilassante e piacevole. 

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L'articolo Da Verdi ai soldati nazisti: ecco perché oggi accordiamo gli strumenti tutti allo stesso modo di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2015-06-19 12:21:00

COMMENTI (8)

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  • davide.severi 3 anni fa Rispondi

    Lo ho testato eccome! Ho accordato il mio pianoforte nel 1998 a 432hz. Scrivo musica per lavoro ed ho realizzato decine di simili brani. Oltre ad essere scioccamente inesatto è una teoria semplicemente paradossale per chi sappia cosa significa “hertz” o “secondo”. È né più né meno l’equivalente della terra piatta per la musica, e se non sei in cattiva fede sei semplicemente poco esperto..
    Sei benvenuto in ogni momento a fare un test dal vivo

  • visiontvworld 3 anni fa Rispondi

    @davide.severi ,se non hai testato ciò che scrivii, stai fermo,non scrivere scemenze,l'ascolto a 432 hz si avverte immediatamente, ed è forse l'unica verità attualmente sul pianeta,tutto il resto è una bufala,quello che scrivi, quello che mangi, quello che fai per lavorare,io posso dimostrartelo, a te e a 7 miliardi di persone, tu no,cosa certa come la tua ignoranza.

  • davide.severi 4 anni fa Rispondi

    Quello del “Nazisti vs Verdi”è un falso storico, e l’intera questione del 432hz una bufala pazzesca confutabile in decine di modi, e per la quale non sia mai stata prodotta una prova o una spiegazione logica. Che comunque, per mille ragioni che ogni musicista dovrebbe conoscere, sarebbe inutile anche se davvero avesse inerenti proprietà magiche, al contrario del che so 431hz o 432.3hz.

  • marioperazzo 4 anni fa Rispondi

    Ciao @davidecarrera,
    intanto grazie mille per l'ascolto, sono felice che il brano ti sia piaciuto!
    Il primo cambio avviene a 1.07 (parte da 432 Hz e va a 440 Hz al minuto 1.09);
    l'altro parte da 1.28 (440 Hz e ritorna gradualmente a 432 Hz al minuto 1.35)
    Il secondo è più difficile da notare ma facendo un po' attenzione agli archi si nota!
    Li hai percepiti entrambi?

  • davidecarrera 4 anni fa Rispondi

    @marioperazzo grazie ho appena ascoltato il tuo brano, molto bello, mi potresti dire in che punto cambia l' intonazione e a che frequenza? Per vedere se coincide con le mie sensazioni, grazie mille

  • davidecarrera 4 anni fa Rispondi

    Grazie per questo articolo molto interessante

  • neurone17 4 anni fa Rispondi

    grazie per i chiarimenti

  • marioperazzo 8 anni fa Rispondi

    Ottimo articolo!
    Ho fatto diverse ricerche sull'argomento e alla fine ho sviluppato un brano.
    L'accordatura iniziale è a 432 hz.
    Nel corso del brano ci sono 2 cambi d'intonazione.
    Potete ascoltare il brano qui:
    youtu.be/0ry4uFyS7pM