Descrizione

Dopo due anni dolorosi, raccontati in “Taking Care” (2012), “A Path made by Walking” rappresenta il giorno dopo. Ci si rialza dai giorni bui per intraprendere un cammino, solo per scoprire che un cammino prestabilito non esiste, ma ognuno è pioniere ed esploratore di un nuovo cammino, unico e personale.
Così l’album diventa un percorso, personale ma non solitario, un cammino senza giusto o sbagliato che dal buio porta alla consapevolezza, al coraggio e, forse, alla felicità. Un percorso iniziato a Gennaio 2015 e che vede rivelare a 45 giorni di distanza l’una dall’altra le otto canzoni del disco, affiancate da due brani strumentali (Love, Happy). “A Path made by Walking” è quindi rilasciato lentamente, in linea con il concept del disco: canzoni che sono gradini che portano alla conoscenza di sè stessi, delle proprie scelte, del proprio cammino e che quindi necessitano del loro tempo.
Questo il significato e la struttura di “A Path Made by walking”, titolo ispirato da un verso di Antonio Machado, che influenza ogni aspetto dell’album. Pietra angolare dell’artwork di tutto il progetto è la tecnica 1Line: disegni a penna realizzati in un unico tratto continuo. Otto brani del disco sono abilmente rappresentati da un disegno di Martha Ter Horst, ai quali si aggiunge un ritratto di Livia realizzato con la medesima tecnica. Un disco, e un’artista, di respiro fortemente internazionale.
L’atmosfera che Livia riesce a creare, con la complicità della sua chitarra acustica artigianale, è calda e scura, sporca, intima, personale ed emotiva. Suoni poco patinati, grezzi, in un unplugged intenso e profondo. Le linee melodiche non nascondono influenze sperimentali di Feist e Bjork, unite però alla vena più calda, blues rock, che caratterizza la songwriter italiana. Una sonorità inedita e particolare, che vede le atmosfere intime e suggestive del miglior indie unirsi ad una voce dalle interpretazioni uniche, a tratti viscerali e primitive, che ricordano la musica latina, il cantautorato italiano e il fado. Suoni poco patinati, grezzi, con la band registrata in gran parte in presa diretta in un unplugged intenso e profondo. L’album, con la co-produzione artistica di Alessandro De Berti, vede la partecipazione di Jack Jaselli, armaud (Paola Fecarotta) e Mimes of Wine (Laura Loriga).

Credits

Musica e testi: Livia Ferri
Arrangiato da: Livia Ferri e Alessandro De Berti
Prodotto da: BUM! & M.i.l.k. - Minds in a Lovely Karma

Livia Ferri: voce, chitarra acustica, classica, dobro, cori
Matteo Di Francesco: batteria e percussioni
Andrea DAP D'Apolito: chitarra baritona, harmonium, piano, cori
Alessandro De Berti: basso, chitarra acustica
Mimes of Wine: piano, cori in "Patterns"
Stefano Battaglia: contrabbasso in "Hound dog"
Paola Armaud Fecarotta: tromba in "Gratitude"
Jack Jaselli: cori in "A Good Day to Die"

COMMENTI (1)

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  • MaxMcFly 7 anni fa Rispondi

    Un talento notevole: ottima scrittura e grande padronanza dello strumento, suonato con una dinamica davvero di livello. Brava.