Bookit #25

Arriva e il freddo e si sta in casa. Ci vogliono i libri. Puntuale arriva la rubrica letteraria di Rockit che vi guida per i vostri acquisti in libreria. A cura di Renzo Stefanel.

Arriva e il freddo e si sta in casa. Ci vogliono i libri. Puntuale arriva la rubrica letteraria di Rockit che vi guida per i vostri acquisti in libreria. A cura di Renzo Stefanel.
Arriva e il freddo e si sta in casa. Ci vogliono i libri. Puntuale arriva la rubrica letteraria di Rockit che vi guida per i vostri acquisti in libreria. A cura di Renzo Stefanel.

Arriva e il freddo e si sta in casa. Ci vogliono i libri. Puntuale arriva anche la rubrica letteraria di Rockit che vi guida per i vostri acquisti in libreria. A cura di Renzo Stefanel.

SIMONE SARASSO
Il Paese che amo

592 pp., 19.50€, Marsilio, 2013
Ci siamo: la Trilogia sporca dell’Italia è giunta al suo compimento. Dopo Confine di Stato (2007), dedicato agli intrighi segreti degli anni tra il 1954 e il 1972, dopo Settanta (2009), che prosegue la storia fino al 1981, “Il Paese che amo” prosegue la storia fino al 1994, alla discesa in campo del Pregiudicato. Dentro, la solita miscela di fatti e personaggi reali coagulati dalla fantasia letteraria di Sarasso in qualcosa di nuovo: solita tecnica per provare raccontare con la fiction la verità dietro l’intrico degli eventi. Rispetto ai romanzi precedenti, due sono le novità: i personaggi fittizi alludono meno chiaramente a quelli reali e tendono maggiormente al succo della Storia; abbondano sia citazioni tanto di jingles pubblicitari quanto di canzoni d’epoca sia un’insistita attenzione alle marche di oggetti e vestiario – mai stucchevole – che assomma un leggero omaggio al Bret Easton Ellis di “American Psycho” alla duplice funzionalità di madeleine proustiana e caratterizzazione precisa dell’ossessione, tutta anni 80, per le griffes. Il risultato? Un romanzo strepitoso e imperdibile. // Renzo Stefanel

CHRISTIAN MASCHERONI
Non aver paura dei libri

253 pp., 14,00 €, Hacca 2013
Curioso che un volume che si intitola "Non aver paura dei libri" nasca originariamente su un blog, per poi essere trasferito su carta. Ma dimostra anche la potenza di questo testo, sconvolgente per il suo offrirsi al lettore senza veli, senza filtri, senza pose. Una storia vera e per certi versi ordinaria, quella di Christian, ragazzo nato da un padre onesto e semplice, pompiere ad Appiano Gentile, e una madre viennese, tanto conturbante e vivace quanto misteriosa e piena di demoni. E' lei, Eva, la vera protagonista di questo memoir, che passa attraverso le pagine di centinaia di libri, quelli che hanno scandito i momenti più felici e quelli più tragici della storia di questa famiglia tanto unica nella sua normalità. E che hanno accompagnato la vita dell'autore, che svela i lati più nascosti e difficili di se stesso con il coraggio e la gioiosa incoscienza di un bambino che disegni un cielo azzurro e un sole che splende per gridare a suo modo un dolore con cui non si può scendere a patti. // Silvio Bernardi

ANDREA BERNARDINI
I Baustelle e la canzone

120 pp., 10.20€, Atmosphere, 2013
Secondo libro sulla band Toscana, merita già per questo la nostra attenzione. Il titolo, poi, promette analisi non solo dei testi, ma dell’oggetto-canzone in se stesso. Ottime premesse, dunque: purtroppo deluse. Le prime 25 pagine dedicate all’evoluzione della canzone paiono una buona premessa al libro, ma poi il centro del libro è svolto in una dozzina di pagine appena, mentre ben sedici sono dedicate ad analisi piuttosto ovvie e sbrigative di alcuni brani dei Baustelle. Molto ricca di spunti l’intervista ad Enrico Gabrielli, ma il resto è davvero poca cosa. Consigliato solo a fan completisti e studiosi. Un’occasione persa. Non si tratta così la musica. // Renzo Stefanel

PAOLO ZANOTTI
Il testamento Disney

317 pp., 16,00 €, Ponte alle Grazie 2013
Un romanzo che purtroppo, più che Disney, è finito per essere il vero e proprio testamento di Paolo Zanotti, scrittore e traduttore scomparso l'anno scorso a soli 41 anni. In una prosa cangiante, che oscilla tra il leggero e il malinconico, con aculei onirici nel finale, il narratore-Paperoga racconta di cinque amici prossimi alla fatale "trentennificazione", che dietro la stuntown dei caruggi genovesi si sono ritagliati nel Club Disney un piccolo mondo autosufficiente che si alimenta della loro amicizia, di una insana passione per i personaggi di Topolino, e della loro paura di affrontare il mondo per quello che è. Un mistero, rappresentato dal possibile ritorno di Zenobia, ex-fidanzata del protagonista sparita nel nulla dieci anni prima, metterà alla prova il club fino alle estreme conseguenze. Proprio come il disneyano Paperoga questo libro ha nella sua generosità e lucida follia i suoi migliori pregi, e nella disorganicità e nell'eccessiva caricatura dei personaggi i suoi difetti più evidenti. // Silvio Bernardi

DIEGO BALLANI
The Smiths. A Murderous Desire. Testi commentati

256 pp., 19.50€, Arcana, 2013
The Smiths, non c’è dubbio, sono stati una delle band più importanti della storia del rock. Così come i Beatles con la facciata b di Abbey Road aprirono le porte al nascente progressive rock, The Smiths sono stati i padri delle scene britpop e indie. Il lavoro sulla chitarra di Marr e quello sull’immaginario pop e il ruolo del frontman di Morrissey hanno cambiato, volenti o nolenti, la storia del rock. Ben venga quindi questo aureo libretto di Diego Ballani che ci spiega l’epopea degli Smiths non solo leggendone e interpretandone i poeticissimi testi, ma anche osservando tutto quello che ci sta intorno: fonti di ispirazione, vicende personali e nazionali, polemiche feroci di cui fu oggetto la band. Una strada che non esclude l’allusione all’importanza delle strutture musicali su cui quei testi si appoggiano (ottimo!), ma che allo stesso tempo esplica l’universo di allusioni alla realtà contemporanea e al background della cultura inglese che non è facilmente comprensibile dall’ascoltatore medio, neppure se fan. Da avere a tutti i costi. // Renzo Stefanel

ENZO E GIANNI QUINTILI
Max Gazzè. Con il cuore scalzo

pp. 96, 9,50€, Aliberti Editore, 2013
Non so come ci siano riusciti i due fratelli musicisti Quintili a rendere Max Gazzè noioso; forse cercando di analizzarlo come le antologie del liceo facevano con i vari Pascoli o Manzoni, forse privandolo della musica e considerando i soli testi (senza quindi osservare il dialogo aperto e fruttuoso tra suoni e parole) o forse non sfruttando gli spunti offerti dalla acuta ironia tipica del cantautore romano.
Gran parte dell’opera è sprecata nel chiarire gli intenti dei due fan, improvvisatisi scrittori per passione, poi più volte essa ritorna, ripetendosi, sugli stessi concetti senza varcare la soglia della genericità.
Meno di cento pagine, quindi, per una lettura superficiale e sommaria di ciò che meriterebbe invece un romanzo umano vibrante e fervido come il repertorio del nostro. // Elisa Orlandotti

MAURIZIO MARIN
Gianni Sassi. Fuori di testa.

144 pp., 18€, Castelvecchi, 2013
Era ora che qualcuno dedicasse il giusto tributo a una delle figure chiave degli anni ’70 italiani, ovvero Gianni Sassi, patron della Cramps Records, responsabile del lancio di Franco Battiato, Area, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Skiantos (per citarne solo alcuni), geniale pubblicitario e operatore di marketing culturale, copiato e saccheggiato a man bassa nei decenni successivi. Maurizio Marino si cimenta con successo nell’impresa fornendo insieme un primo, puntiglioso e prezioso inventario della sua attività in vari campi (pubblicità, musica, comunicazione, arte, culinaria, editoria, ecc.), assieme alle prima categorie interpretative dell’opera di uno degli intellettuali più moderni e visionari (nel senso che aveva una visione compiuta dell’utilizzo moderno dei mass media) degli anni Settanta italiani. Un luminoso inizio alla comprensione degli anni Settanta tutti. // Renzo Stefanel

BELLI PAOLO e CASSERI ELISA
Sotto questo sole. Come mi è successo tutto quello che mi è successo

pp. 251, 16,50€, Aliberti Editore, 2012
Paolo Belli, arrivato ai 50 anni, decide di mettere nero su bianco la sua storia aiutato dalla brava Elisa Casseri.
Le passioni (in primis musica, ovviamente, ma anche il calcio e il ciclismo), la vita privata e lavorativa del celebre showman danno vita ad un romanzo brillante e gustoso dove non mancano autoironia, confidenze, aneddoti e riflessioni. A coronare il racconto gli interventi in prima persona di collaboratori, amici e famigliari (da Milly Carlucci ad Enrico Ruggeri, passando per il figlio Vladik) che prendono autonomamente voce, dando un secondo punto di vista sulle vicende narrate.
Lettura scorrevole e piacevole, nella quale possiamo trovare uno spaccato sociale e storico prezioso, oltre che la possibilità di farci contagiare dallo spirito ottimista, combattivo e benevolo del protagonista. // Elisa Orlandotti

AA.VV.
I narratori della memoria
128 pp., 15€, Vololibero, 2013
Dalla quarta di copertina: “I Narratori della Memoria è il primo libro collettivo dell’associazione Ponti di Memoria, nata nel 2012 per promuovere la cultura (non il culto), della memoria e l’impegno civile in Italia”. I racconti sono disparati, per argomento e risultati. I migliori: Bolognesi, Invernizzi e Paolocci che narrano gli indizi e le testimonianze (e ci sono delle belle sorprese) che imputano chiaramente la strage di Bologna alla destra eversiva degli anni 70 (e lo fanno in modo emozionante); Massimo Priviero (sì, il rocker) rievoca la sua gioventù in un racconto lungo che è un pugno nello stomaco e rivela un grandissimo talento di narratore. Gli altri racconti? Inutili (non invece le iniziative che raccontano) o ideologizzati in maniera davvero opinabile (Daniele Biacchessi ci racconta il filo rosso che intercorrerebbe tra Resistenza e istanze del principale partito di centro sinistra in Italia, dimenticando questo partito ha posizioni ultraliberiste e prone al turbocapitalismo del FMI) o fino al ridicolo (Massimo Severini dei Gang pare un profeta fuori tempo massimo di una di quelle religioni che dovrebbe criticare). Un po’ poco per spendere 15 euro. // Renzo Stefanel

GIOVANNI DI IACOVO
La sindrome dell'ira di Dio

202 pp., 15 €, Zero 91, 2013
L'esposizione alla sindrome dell'ira di Dio causa vertigini, attacchi di What-The-Fuck?, occasionali accessi di risate più o meno amare. La sintomatologia è provocata dalla presenza simultanea di escort con un occhio solo affette da amnesia, riti voodoo, repubbliche di freak, navi su cui si combatte la fame nel mondo attraverso il sesso sfrenato, complotti planetari, antidoti al virus (creato in laboratorio ovviamente) dell'HIV, Paris Hilton sfigurata, grandi fratelli, attori di Lost e Scrubs che lavorano come tavoli e posacenere umani insieme al tastierista dei Rammstein, città dove non puoi entrare se non provi la tua “normalità”, nani, ballerine, circensi e gemelli siamesi che potrebbero essere usciti da un film di Tim Burton, o di David Lynch, vicende metropolitan-fantasy che attingono ai miti classici alla maniera di Neil Gaiman, Jonathan Carroll, Christopher Moore, e che omaggiano il gran maestro delle storie psichedeliche Lewis Carroll.
Malato, esagerato, incasinato, kitsch, contagioso, e con un'ottimamente selezionata e integrata colonna sonora. // Letizia Bognanni

GIANGILBERTO MONTI 
L’Amore che fa Boum!

192 pp., 20€, Vololibero, 2013
Monti, cantautore con una gran passione per Boris Vian, si dedica a ciò che appassionò anche lo scrittore e musicista francese: le gesta della Banda Bonnot, prima associazione criminale ad usare l’auto come strumento essenziale di rapina. E siccome dette gesta si conclusero, a opera della Sureté de Paris, giusto cento anni fa, l’occasione è ghiotta. Attraverso la ricostruzione del lavoro di Vian su Bonnot, il libro ci scaraventa con una violenta mise en abyme, una discesa nell’abisso narrativo, nel clima della Belle Époque, facendoci scoprire una storia appassionante in cui si narra, fra l’altro, degli anarchici illegalisti, che teorizzavano la risposta criminale all’oppressione dello Stato, antenati forse degli espropri proletari degli anni ’70 e dei Black Bloc di oggi, di Arthur Conan Doyle e del rivoluzionario russo Victor Serge, poi al fianco di Trotskij contro Stalin. Un libro che avvince e convince. // Renzo Stefanel

MASSIMO COTTO
Pleased to meet you. Spigolature pop

192 pp., 18€, Vololibero, 2013
Il libro che non ti aspetti: non un noioso autoincensarsi, ma scampoli preziosi, angoli di visuale inediti sui personaggi di cui Cotto narra bene: a volte piccole cose che confermano l’immagine ideale che si può avere di loro (nel bene e nel male), a volte danno conto di stranezze nelle autobiografie delle star nostrane che Cotto ha aiutato a scrivere. Quando può, Cotto non ha peli sulla lingua nel riferire brutte cose dei musicisti di casa nostra: colpisce – e non è colpa dell’autore, ma di una triste consuetudine italiana dovuta alla spada di Damocle della querela – la necessità di alludere per perifrasi a chi non vuole che si sappiano certe cose di lui. Per fortuna i riconoscimenti sono sempre abbastanza immediati. Il libro fila che è un piacere: l’acquisto è consigliato. // Renzo Stefanel

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L'articolo Bookit #25 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2013-11-07 00:00:00

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