Bookit #29, i nostri consigli per le vostre letture musicali

Dopo qualche mese di pausa, torna la nostra rubrica letteraria per guidare i vostri acquisti in libreria, a tema musicale e non. Si Parla di Paul Weller, Tenco, Burzum, Subsonica e tanto altro.

L'ultimo giorno di Luigi Tenco
L'ultimo giorno di Luigi Tenco - Giunti

Dopo qualche mese di pausa, torna la nostra rubrica letteraria per guidare i vostri acquisti in libreria, a tema musicale e non. Si Parla di Paul Weller, Tenco, Burzum, Subsonica e tanto altro.

ANTONIO "TONY FACE" BACCIOCCHI
L'uomo cangiante. Paul Weller: the Modfather
Vololibero, 2015, 180 pp., 15 €

Incontra il successo giovanissimo, con quella geniale band che sono stati i Jam, per poi scioglierla nel momento della sua massima fama, spiazzando tutti con la fondazione (e con il suono) dei coraggiosissimi Style Council. E poi si reinventa solista, traendo il meglio dalle precedenti esperienze e assimilandole alla sua sconfinata cultura musicale. Finendo per anticipare un fenomeno che diventerà di portata mondiale: il brit-pop. Questo è Paul Weller, The Changing Man, l'Uomo cangiante, ormai da quasi quarant'anni (e ne ha 56!) sulla cresta dell'onda. Tony Face Bacciocchi lo racconta con dovizia di particolari in questo riuscitissimo libro, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera e provando a fare ordine nella sua sterminata discografia (singoli, album, produzioni, collaborazioni). Facendo emergere alcuni aspetti poco noti della sua storia, come l'importanza del padre-manager per la gestione della sua carriera, il rapporto contrastato con la stampa, con il movimento mod e gli idoli di sempre (Townshend su tutti), per non parlare della famiglia e degli amici che in un battito di ciglia possono diventare nemici (Bruce Foxton, Paolo Hewitt) e (eventualmente) poi tornare amici. E la musica che vince su tutto, ma proprio su tutto, diventando l'aspetto più totalizzante (e come potrebbe essere altrimenti?) della vita di Weller: che è sì un uomo cangiante, ma in questo non è mai cambiato. E non cambierà. // Silvio Bernardi



FERDINANDO MOLTENI
L’ultimo giorno di Luigi Tenco
Giunti, 2015, 160 pp., 14 €

Lavoro serissimo, “L’ultimo giorno di Luigi Tenco” è un lavoro di detection, teso a fare chiarezza, nel modo più rigoroso possibile, sulle circostanze oscure e da sempre chiacchierate della morte di Tenco. Molteni ha fatto semplicemente l’unica cosa che deve fare un bravo e coscienzioso giornalista: si è andato a rileggere tutto quello che è stato scritto e a rivedere e risentire tutto quello che è stato registrato durante quella settimana fatale e nel periodo immediatamente successivo. Si fa luce su molte cose, si sfatano molti miti, sempre in modo documentatissimo e rigoroso, per giungere a conclusioni sorprendenti e difficilmente confutabili. Molto probabilmente, il miglior libro di musica italiano degli ultimi 50 anni. // Renzo Stefanel

ALBERTO SCHIAVONE - MATTEO MANERA
John Belushi. In missione per conto di Dio
Edizioni BD, 2014, 106 pp., 11.90 €

Diretta, cruda, essenziale questa biografia a fumetti di John Belushi, indimenticato interprete di cult movie come "Animal House" e "Blues Brothers" (ma anche di gemme meno conosciute come "1941: allarme a Hollywood" e "Vicini di casa") genio comico sin dai tempi del Saturday Night Live, scomparso a soli 33 anni nel 1982. Lo scrittore Alberto Schiavone e l'illustratore Matteo Manera decidono di raccontarlo in maniera documentaristica, affidando a una voce narrante la mera cronologia degli eventi, e zoomando da una parte sulle maggiori trovate del talento americano e dall'altra sul suo alcolismo e sulla dipendenza sempre più sfrenata dagli stupefacenti, da cui neppure la moglie Judy (sono affidati a lei i momenti più intimi e drammatici della narrazione) e l'amico e compagno Dan Aykroyd riusciranno ad allontanarlo. Fino alla fine, che arriva rapida, inaspettata, violenta, insensata: senza alcuna mitizzazione, senza la retorica o lo stucchevole maledettismo artefatto di tante biografie di artisti scomparsi prematuramente. Resta solo il silenzio, e molte, troppe domande senza risposta, mai esplicitate veramente ma che affiorano dal tratto asciutto e minimalista di Manera e dallo stile volutamente distaccato, cronachistico, di Schiavone. L'omaggio e la celebrazione del talento di John lasciano così uguale spazio allo sconforto, al rimpianto e al mistero di un uomo che non è riuscito a venire a patti coi suoi demoni (e forse nemmeno a riconoscerli in tempo). // Silvio Bernardi

LETIZIA BOGNANNI e ROBERTA D’ORAZIO
Albe scure.
Arcana, 2015, 191 pp., 16,50 €

È, questo, un libro intorno ai Subsonica nel senso letterale del termine, come recita anche il sottotitolo: “Sguardi sulla cultura subsonica”. Si chiariscono l’humus e gli input culturali da cui ha preso vita e di cui continua a nutrirsi la band torinese, senz’altro la più importante tra le band alternative (allora si diceva così…) italiane emerse negli anni Novanta, non fosse altro perché è stata l’unica in grado di arrivare prepotentemente al grande pubblico e di imporre un sound differente dalla tradizione e in linea con le più innovative esperienze d’oltremanica d’allora. Pur senza contributi diretti dei Subs (ma molti dei loro collaboratori), un libro interessante e meritevole d’attenzione e acquisto. // Renzo Stefanel



BARBARA X
Jeanne 2. Avenue des destins
Diy Resistance, 2015, pp. 289, € 14,00

La protagonista delle vicende che accadono nella ventina di anni narrati (gli ’80 e i ’90) è Jeanne, donna ex transessuale, proprietaria di un ristorante vegetariano e già star della rivista notturna parigina negli anni ‘60. Sullo sfondo gli eventi storici, le mutazioni della società e una serie di personaggi credibili e vivi al pari di Jeanne, disegnati dall’autrice in modo che il lettore ne possa avere percezione psicologica e fisica pressoché reale. Estremamente coinvolgente, il romanzo sa dosare magistralmente ritmo narrativo e descrittivo, fornendo a chi si avventura tra le pagine tutti gli elementi per immedesimarsi e sentire su di sé l’eccitazione dovuta agli eventi. Non mancano l’Amore (sì, quello con la A maiuscola), la combattività, l’amicizia, lo sconforto e la sorpresa. Avvertenza: Jeanne 2 è il seguito di Jeanne Etoile de Combat, ma può essere una lettura assolutamente indipendente, col vantaggio che se piace il secondo volume si può attingere al prequel. // Elisa Orlandotti

ANDREA ANGELI BUFALINI e GIOVANNI SAVASTANO
La disco
Arcana, 2015, 393 pp., 58 €

Un volume ricco e prezioso innanzitutto per le soluzioni grafiche che rimandano da un lato al rutilante sfavillio della sfera argentata delle discoteche d’antan, dall’altro presentano molte foto delle copertine dei vinili originali o tratte dai giornali dell’epoca, a volte raggruppate in collage il cui intento è trasmettere almeno un pizzico del bagliore dello stardom in cui, per un tempo più o meno breve o più o meno lungo, gli artisti disco hanno soggiornato. La chiave del libro sono snodano le biografie di 28 superstar e 15 star della disco, inquadrate da due punti di vista: il triangolo Usa-Uk-Italia per quanto riguarda le classifiche e le apparizioni pubbliche degli artisti citati (un punto di vista prodigo di amarcord seppelliti perfino nella memoria di chi c’era) e il quadrilatero Usa-Uk-Germania-Francia per quanto riguarda i Paesi di provenienza di artisti e produzioni disco. Numerose chicche e sorprese, libro che vale l’acquisto. // Renzo Stefanel

DAVIDE BERTAINA e SIMONE RAGAZZONI
I figli delle tenebre. Burzum, Mayhem e l'anima nera del metal
Edizioni BD, 2014, 96 pp., 11.90 €

Una delle vicende più torbide e discusse della storia del rock riguarda l'esplosione in Norvegia del black metal, la corrente più estrema dell'heavy con espliciti riferimenti al satanismo che sfociarono ben presto in vera e propria azione, in particolare con roghi di chiese, in uno dei quali perse la vita un pompiere. La scia di sangue era però appena all'inizio, visto il quasi concomitante suicidio di Per "Dead" Yngve Ollin, cantante dei Mayhem e il successivo assassinio di Oystein Aarseth, discografico e chitarrista della stessa band, messo in atto da Varg Vikernes, leader dei Burzum. Questa appassionante e serrata graphic novel prende le mosse proprio dall'omicidio (che costerà a Vikernes vent'anni di carcere) per ripercorrere, in ordine rigorosamente non cronologico, il momento di affermazione del genere in Norvegia e le pratiche sempre più estreme dei suoi adepti, fino alle conseguenze finali. Vengono spiegate molto bene le dinamiche e le gelosie che intercorrevano tra i protagonisti di una scena tutto sommato ristretta e come il presunto satanismo fosse usato da alcuni come paravento per i propri propositi di violenza pura ed autoaffermazione. L'unico, piccolissimo, difetto della g/n riguarda le illustrazioni di Ragazzoni che, pur mantenendo uno stile dinamico e cupo, sullo stile dei Marvel più oscuri come "The Punisher", spesso portano a confondere il lettore tra i vari personaggi, ritratti tutti con lineamenti simili. Per fortuna è il libro stesso ad ovviare al problema, ponendo in coda una sorta di indice in cui si prova a fare ordine con minibiografie tra i tanti protagonisti che intervengono nella vicenda. Lettura indicatissima per chi non sia ferrato sull'argomento (come il sottoscritto) e voglia provarne a capirci qualcosa in più senza doversi per forza addentrare in un lungo saggio. // Silvio Bernardi



MASSIMILIANO NUZZOLO
La felicità è facile
Pequod, 2015, 120 pp., 14 €

Mai titolo fu più antitetico al contenuto del libro. E d’altronde Nuzzolo non ha mai scritto storie felici. Le costanti della sua narrativa ci sono tutte: oltre a un senso di disperazione ontologico, il dialogo costante con la musica rock (che offre spunti continui a partire dal titolo, tratto da una canzone dei Talk Talk), l’amore per lo scrittore e filosofo esistenzialista francese Albert Camus, l’ambientazione mestrina. I protagonisti dei 19 racconti spesso sono alter ego di Nuzzolo o versioni possibili di lui stesso, in bilico tra realtà biografica e oggettivo dato sociale da un lato e deriva surreale dall’altro. Si ritrae un mondo cupo e privo di luce con l’amaro e feroce sarcasmo di chi non ha più nessuna speranza e vede un mondo abbandonato da Dio. // Renzo Stefanel

LORENZO MAZZONI
Quando le chitarre facevano l'amore
Edizioni Spartaco, 2015, 330 pp., 15.00 €

Siamo in Texas, all'indomani della Summer Of Love. Un cacciatore di nazisti italiano sotto mentite spoglie viene inviato dalla Cia in una comune per snidare quello che secondo fonti certe è l'ex braccio destro di Hitler, Martin Bormann, divenuto ora manager di uno sgangherato gruppo psichedelico, i Love's White Rabbits. Nella storia finiranno coinvolti psicopatici veterani del Vietnam, avvenenti segretarie doppiogiochiste, killer omosessuali polacchi che si spacciano per messicani, sosia ciechi del presidente del Guatemala, altri cacciatori di nazisti, Bob Dylan, Roky Erickson. Raccontata in poche righe, la trama del nuovo romanzo di Lorenzo Mazzoni non può che sembrare un grande guazzabuglio, ma questo caos apparente si risolve pagina dopo pagina man mano che la vicenda e i personaggi si rivelano al lettore, in una divertente e avvincente commistione tra invenzione e fatti storici realmente accaduti che ricorda quella di "54" dei Wu Ming e che, per il suo ritmo e la sua struttura a incastro, potrà essere apprezzata dai lettori del collettivo bolognese. Mentre i suoi numerosi e circostanziati riferimenti musicali - persino alcuni capitoli raccontati dal punto di vista degli strumenti - aggiungono un brio ulteriore alla narrazione, consentendo di calarsi più in profondità nell'epoca narrata dal libro e apprezzare le lisergiche (in senso metaforico ma non solo) vicissitudini dei suoi protagonisti, fino al pirotecnico finale a sorpresa. // Silvio Bernardi

AAVV
I MEI vent’anni. Il Meeting delle Etichette Indipendenti 1994-2014
Vololibero, 2015, 200 pp., 16,50 €

Comunque la si pensi, è indubbio che il MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, sia stata una parte importantissima della storia della musica italiana degli ultimi vent’anni. Volume a cura di Daniele Paletta e del patron Giordano Sangiorgi, “I MEI vent’anni” è un’opera che si sforza di essere obbiettiva e che per questo chiama a testimoniare molte delle personalità che hanno dato un contributo importante al festival nato a Faenza. Ma l’obbiettività è per forza di cose limitata, essendo i contributori tutti di parte. Fa un po’ ridere il tentativo di Daniele Paletta di fare il cattivo nell’intervista a Sangiorgi. Questi limiti inevitabili, d’altronde, non rendono il libro meno interessante e prezioso, per chi si interessi della storia della musica italiana. Intanto, come sappiamo, il MEI, dato per morto, è già tornato. // Renzo Stefanel

ANNAMARIA MANZONI
Sulla cattiva strada. Il legame tra la violenza sugli animali e sugli umani
Sonda, 2014, pp. 138, € 14,00

È l’occhio di una psicologa e psicoterapeuta quello che va a indagare cosa accade nella mente di una persona nel momento in cui compie violenza. Lo spettro d’analisi osservato dalla Dr.ssa Manzoni è completo, includendo le figure più disparate: dalle più scontate di vivisettori, cacciatori e macellai, alle più insospettabili come quelle di attori e bambini. Ricerche scientifiche e casi clinici fondano un’indubbia dimostrazione di quanto comportano l’educazione e l’abitudine alla violenza; offrono spunti di riflessione e portano a inquadrare, oltre ai piccoli atteggiamenti aggressivi, anche i grandi fenomeni di serial killer e altre sindromi più importanti, come quella che coglie i soldati al ritorno dalle carneficine. Il taglio dell’analisi è tecnico ma divulgativo, a portata di tutti, tranne forse di chi è più impressionabile. // Elisa Orlandotti

DAVIDE CAPRELLI
Lenny Kravitz. God is Love
Vololibero, 2015, 308 pp. b/n (16 a colori), 20 €

Biografia di uno degli autori più importanti degli ultimi dieci anni, spesso sottovalutato, ma le cui canzoni ci troviamo a cantare tutti, scritta dal fondatore del fan club italiano di Kravitz. Il risultato è altalenante. Uno, perché si tratta di un libro a tesi: evidenziare il profondo cristianesimo di Kravitz, mettendo in ombra tutti i suoi peccati (oh, ma non era una bio rock? E dei santi non si raccontava come erano usciti dal peccato e dalle tentazioni?). Due, perché a capitoli di pregevole fattura se ne alternano altri schematici e ripetitivi. Un’occasione sprecata. Speriamo in qualcun altro. // Renzo Stefanel

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L'articolo Bookit #29, i nostri consigli per le vostre letture musicali di Renzo Stefanel è apparso su Rockit.it il 2015-06-22 12:18:00

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