SPECIALE MI AMI 2018: le foto, i racconti, il pubblico, i sorrisi

com'è stato il MI AMI 2018, raccontato momento per momento

Foto di Silvia Violante Rouge
Foto di Silvia Violante Rouge
28/05/2018 - 15:53 Scritto da Redazione

Sono stati due giorni incredibili, dal primissimo accordo dei Gastone, che hanno inaugurato il palco Havaianas venerdì, all'ultimo brano del dj-set Rockit all Starz domenica all'alba. Nel mezzo ci sono stati Cosmo carico a molla, la collinetta che esplodeva sin dal pomeriggio, la grazie di Francesca Michielin, la potenza dei dj set che vi hanno fatti ballare tutta la notte. E poi i volti del pubblico pronti a imbarcarsi per il nostro #invitoalviaggio, gli abbracci, le danze e tutti i baci diffusi. Ecco com'è stato il MI AMI 2018.


Il mio MI AMI, il nostro MI AMI

L'editoriale post-festival di Carlo Pastore




TUTTE LE FOTO DEI CONCERTI

Venerdì
-Palco Pertini
-Palco Havaianas
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Sabato
-Palco Pertini
-Palco Havaianas
-Palco MI FAI




LE FOTO DEL PUBBLICO

(foto di Claudio Caprai)



IL VIDEO DEI PROZAC + CHE SUONANO "ACIDA"



IL REPORT A FUMETTI DI ELIANA ALBERTINI



IL VIDEO DI CALCUTTA CHE SI ESIBISCE A SORPRESA AL MI AMI


Là tutto è ordine e bellezza, lusso, calma e voluttà (e teniamo altissima la bandiera della gioia)
(L'editoriale pre-festival di Stefano 'Fiz' Bottura)

Qualche giorno fa eravamo in un bar improbabile a fare una delle solite riunioni che chiunque di voi ha mai organizzato qualcosa conosce bene: la scusa è prendere delle "decisioni" mentre poi si finisce per cazzeggiare, bere delle birre e prendersi per il culo sui rispettivi gusti musicali di merda (tutto vero, se non che io ascolto ottima musica, infatti in cuffia mentre scrivo questo editoriale ho Yann Tiersen sparato a cannone, come sempre da più di dieci anni a questa parte ok, ma questo è un altro discorso...). Carlo ha fatto notare che se qualcuno avesse scattato una fotografia in quel momento sarebbe stata la fotografia perfetta e ho pensato che era vero, che era esattamente così: attorno a quel tavolo c'erano almeno 5 "generazioni musicali", una decina di persone con età millimetricamente sparpagliate tra i 45 e i 20 anni, tutti con il fuoco negli occhi e il sorriso, le facce concentrate e coinvolte (come solo chi sta facendo un gioco molto serio difficile ma bello), carichissimi, uniti cioè da quella parola che secondo me ha ancora un bellissimo significato e Valore che è "attitudine". Fermatevi un secondo e piantatela da qualche parte nella vostra testa - "Attitudine" - che vuol dire fare le cose in un certo modo per un certo motivo, cioè farle per davvero, come se ci fosse un senso un bisogno un'urgenza una necessità che trascende il singolo individuo e si riallaccia a un senso più ampio di Energia e Forza Vitale e Comunità. E quel tavolo era un campione perfetto e significativo anche e soprattutto del pubblico del MI AMI, di te che stai leggendo queste parole in questo momento e anche di quel vecchio quarantenne strambo 5 passi più in là o quella ragazza bellissima che si sta raccogliendo i capelli che ti ha appena sorriso o forse no. Inter-generazionale, direbbero i sociologi. Una Magia, diciamo noi. In questa Italia spaccata a metà a cui alle generazioni più giovani è stato scippato il futuro, c'è questa oasi di ordine, bellezza, lusso, calma e voluttà in cui tirare il fiato, stare bene e farsi ispirare. E allora? E allora #invitoalviaggio. Che vuol dire mettersi le scarpe, alzare un piede, appoggiarlo a terra davanti all'altro e via. VIA. Apri i chakra apri tutto. Corri che non è come scappare. Perchè tutto inizia con una sensazione che si fa pensiero e ogni viaggio inizia con un passo. E fare il primo passo è LA cosa più difficile. Perché il mondo attorno a te, lo sappiamo bene, cospira per l'immobilismo, anche se sembra prometterti o pubblicizzare il contrario. Cazzo se lo sappiamo. A dar retta al buonsenso non ci sarebbe stato nessun MI AMI mai (e invece siamo alla 14° edizione) giusto per fare un esempio facile facile. Perchè la vita sa essere davvero complicata (e spesso siamo davvero dei maestri nel complicarcela senza senso).
Questo per dire che se vi sentite scossi e agitati vuol dire che va bene. Va tutto bene, non potrebbe andare meglio di così, perchè vuol dire che siete Vivi e il MI AMI è per voi, il MI AMI siete voi. L'augurio e l'invito che vi facciamo è quello di avere il coraggio di seguire quella sensazione, quel pensiero e fare proprio quel primo passo, vincere l'inerzia (interna) e l'attrito (esterno) che poi da lì tutto verrà via via più facile, ve lo assicuriamo, che una volta che la magia del viaggio (qualsiasi esso sia) ci ha toccati, la nostra vita non sarà mai mai mai più la stessa. E noi con lei. Saremo curiosi e aperti, prenderemo più treni e aerei, seguiremo l'istinto, ci capiterà di sentire molto più spesso quella voce interiore che ci parla, impareremo a dargli retta, non necessariamente fare tutto quello che dice, ma inizieremo un dialogo con noi stessi che ci porterà di sicuro più lontano rispetto a quella distesa di aridità e simulacri che sono i social network, dove la vita ristagna. Viaggiate leggeri, che ci pensa poi la vita ad appesantirvi di ricordi, rimpianti e souvenir. E se poi ci vorrà una casa nuova tutta bianca e vuota in cui ricominciare sarà giusto così e ricordatevi che "casa nuova spacca tutto ma sulla vecchia non ci sputo", vero amoremio? Tutti i viaggi che abbiamo fatto e tutti quelli che faremo. Da quel primo MI AMI al prossimo. Io e te. Noi. Storie di bellezza e astratti furori. Quando si parte?



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L'articolo SPECIALE MI AMI 2018: le foto, i racconti, il pubblico, i sorrisi di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-05-28 15:53:00

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