Ieri sono entrato in un negozio con la mascherina come al solito, il ragazzo dietro il banco non ce l'aveva e in una frazione di secondo ho pensato mille cose: è allergico, è un farabutto, un untore, un no vax, presto, chiamiamo l'F.B.I, poi mi ha ricordato che al momento non è più obbligatoria la mascherina all'interno di molti locali pubblici. Me la sono tolta e mi sono sentito nudo, ma è tutta una questione di abitudine, un po' come quando l'ho indossata la prima volta.
È che sembrano millenni e invece, solo nel 2019, indossare una mascherina per uscire fuori da casa mia era una di quelle robe di fantascienza con Sandra Bullock su Netflix, e invece mi sono così abituato da diventare pure di quelli che pensano male se non ce l'hai. Questo hanno fatto due anni pandemici talmente assurdi da non trovare ancora parole per processarli. Ora sembra che la situazione vada pian piano normalizzandosi e nonostante il covid giri ancora, è la prima pandemia che si spegne per manifesta stanchezza di popolo e autorità.
Non per niente sono riniziati i concerti veri, quegli strani eventi in cui alcuni artisti suonano, decine o centinaia di persone lavorano dietro le quinte e un bel po' di gente sta dall'altra parte del palco, a godersi la musica e lo spettacolo. È vero, alcuni artisti hanno suonato anche la scorsa estate, ma il pubblico era seduto e mascherinato, un vero supplizio per gli uni e per gli altri, portato avanti solo per non perdere l'abitudine al live, per smuovere un po' le acque mentre il governo latitava.
Il 3 maggio del 2022 è partito anche il tour di Madame, dall'Alcatraz di Milano. Madame è un'artista affermata, ha partecipato a Sanremo, è stata endorsata da Cristiano Ronaldo e lodata bipartisan, dagli integralisti dell'hip hop, dagli amanti del pop e pure dal cardinale Ravasi, ha vinto il premio Tenco e le sue apparizioni in tv non si contano. Ha fatto uscire il primo album omonimo ed è già pronta per sbancare all'estero. Dunque perché stiamo parlando di lei di fronte alle decine di artisti che stanno riniziando a suonare live?
Facile: questo è il suo primo tour. Lei, come già Ariete lo scorso anno, è diventata famosa prima ancora di aver avuto la possibilità di suonare live un suo concerto e dopo i milioni di streaming, i video, il successo e la fama, finalmente si trova nell'unico luogo possibile per chi fa musica: il palco. Madame è il simbolo dell'artista che fa il botto durante una epidemia virale che cambia i giochi del mondo e gli equilibri politici, etici e sociali di miliardi di persone, una realtà che per processarla con un minimo di cognizione di causa serviranno anni.
Ricordo l'intervista doppia che abbiamo fatto a Fast Animals and Slow Kids insieme a Cmqmartina in occasione dell'evento Tough As You e la sorpresa della band quando Martina disse loro che quelli erano i suoi primi concerti. La stessa nostra nel pensare ad artisti ormai pluripremiati e trasversalmente celebri, come quelle che abbiamo già citato a cui aggiungerei anche Blanco, vincitore di Sanremo, futuro partecipante all'Eurovision, addirittura già esibito di fronte al Papa, che per la prima volta quest'anno va fuori live.
I figli dei disastratissimi anni venti del Duemila, quelli che hanno pubblicato i primi singoli a cavallo tra la fine degli anni Dieci e l'inizio della pandemia, che in pochi mesi sono passati dal progettare l'iter disco - tour a dover rimandare tutto a data da destinarsi navigando a vista tra un mare di incertezze e divieti, stanno riuscendo a suonare live per la prima volta come meritano, col pubblico sotto il palco, per dare un senso alla festa collettiva che è il concerto dal vivo. Finalmente.
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L'articolo La prima volta di Madame e di una generazione di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-05-04 10:31:00
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