Joe Leaman - Studio report n°4



Giovedì 18 ottobre

Oggi primo giorno di missaggi.

Abbiamo iniziato aggiungendo un basso distorto sulla cover di "Smalltown boy" e poi abbiamo cominciato il missaggio, stappando nell'ordine una bottiglia di Gavi, una di Est! Est! Est! e una di Gutturnio. Il Marino (vino ufficiale dell'album) oggi é rimasto in frigo.

I missaggi fatti oggi sono stati "Smalltown boy" e"Twilight", con una sosta per cenare fuori, visto che da sabato 13 non vediamo praticamente mai la luce del sole. Flowers é andato via prima di cena, aveva impegni a Bologna.

Il grande lavoratore di questi giorni é comunque Andrea Rovacchi, visto che in pratica fa tutto lui con noi che gli diamo qualche dritta su come vorremmo il suono dei brani. La cosa bella é che escono frasi spettacolari - che infatti stiamo appendendo sulle pareti per immortalare questi momenti. Tra le più ridicole: "Vorrei un basso col suono di un camion con la marmitta a terra" (Laura); "I tom sono belli stradoni" (Andrea); "...che si vedono cose della serie che il gruppo é andato avanti" (Giancarlo); "Si collega alla classicità del pianoforte" (Laura nr. 2); "Una pausa come se il mondo si fermasse" (Laura nr. 3); "Qui mettiamo una macchina del vento" (Laura nr. 4); "Volevo fare il rullante degli Scorpions" (Andrea nr. 2).

Una di queste frasi finirà probabilmente sull'album, nelle note di copertina. Dimenticavo: i missaggi sono venuti benissimo e siamo convinti sempre di più che questo sia il nostro più bel disco finora.

Speriamo lo pensino anche coloro che lo ascolteranno.

Venerdì 19 ottobre

Oggi nuovamente giornata di missaggi.

Iniziavamo a cagare verde, quindi il consueto viavai di vino ha subito un discreto rallentamento.

Il disco sta venendo benissimo, anche se il Bunker non ha il bagno e chiunque manifesti incomprensioni con la propria uretra o con il proprio intestino deve andare nei cessi della stazione a fianco dello studio.

La stazione di Rubiera ha dei bagni tenuti molto bene, anche se ogni volta che ci andiamo dopo la mezzanotte i ferrovieri ci guardano come se dovessimo mettere una bomba sotto ad un accelerato. Abbiamo provveduto a tranquillizzarli, anche se dopo il nostro passaggio, qualcuno parla già di attacco chimico. Oggi comunque abbiamo missato tre canzoni. Andrea Rovacchi é partito lavorando su "Inside the lake", dove Flowers ha aggiunto dei colpi di piatto. La lunga parte strumentale finale fa la sua porca figura, con i tom della batteria che sembrano usciti dal deserto del gobi e un bouzouki e una chitarra portoghese delineano melodie arabeggianti. Svolta etnica? Non direi, comunque un esperimento molto ben riuscito. Il pezzo é stato brigoso da missare, tanto che dopo siamo andati a cena e abbiamo ricevuto la telefonata di Radio Libera Bisignano (http://www.rlb.it), che nella persona del mitico Eliseno Sposato ci ha intervistati per sapere come procede il disco.

Eliseno, non vediamo l'ora di tornare a suonare in Calabria!!!

Tornati allo studio abbiamo lavorato su "Parkinson", che abbiamo scoperto aver suonato molto veloce cosi' come "Blown away". Curiosamente, i missaggi avevano canali diversi ma suonano da Dio con in pratica le stesse regolazioni. Andrea lo ha definito "missaggio a caso" e comunque il risultato é davvero buono, anche se alle 4 di mattina non siamo attendibilissimi, quindi se ne riparla domani.

Riascoltandoli verso casa, comunque, i due pezzi hanno una pacca straordinaria. Cazzo, siamo veramente contenti!!!

Sto guardando "Re per una notte" di Martin Scorsese. Lo avete mai visto? Io una decina di volte. Fantastico! Trovatevi la videocassetta o il dvd...



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L'articolo Joe Leaman - Studio report n°4 di Faustiko Murizzi è apparso su Rockit.it il 2001-10-31 00:00:00

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