Stamattina si è diffusa velocemente la storia del barbiere di Fiorano, in provincia di Modena, che si è visto comminare una multa per un cellulare che suonava, considerato dal funzionario SIAE alla stregua di musica in diffusione nell'esercizio commerciale.
SIAE ha pubblicato poco più tardi un comunicato sul sito ufficiale in cui spiega come sono andate le cose: "È successo che un accertatore SIAE (ex sottoufficiale dei carabinieri) ha riscontrato la presenza di un impianto di amplificazione che diffondeva nel locale musica tutelata. C’era sì un telefonino, dunque, ma collegato con casse. Nessuno multerebbe una suoneria, tantomeno SIAE. La notizia – ma sarebbe più calzante definirla bufala – è talmente assurda che si commenta da sola." si legge nel comunicato "Stavolta, SIAE non è dalla parte del torto: lo rivendichiamo con orgoglio. Noi abbiamo il dovere di tutelare gli interessi dei nostri iscritti: quegli autori ed editori che con le opere del loro ingegno producono cultura e bellezza. E che vivono grazie al diritto d’autore."
Inoltre, nel comunicato si puntualizza che il canone annuale per mettersi in regola sarebbe di 71 euro l'anno, non 170 come riferito agli organi di stampa dal sig. Laiso, titolare della barberia. Meno di 20 centesimi al giorno.
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L'articolo La risposta di SIAE sulla faccenda della multa al barbiere di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-02-26 14:18:00
COMMENTI (2)
Beh, è tutto da dimostrare quello che sostiene la siae.
IL FATTO DI PAGARE COMUNQUE 71€ all'anno alla siae per diffondere musica in un esercizio quale il PARRUCCHIERE trovo sia un FURTO LEGALIZZATO! UN CASO SIMILE è successo ad un mio amico titolare di un LABORATORIO DI PANETTERIA...e non aggiungo altro!!!