I Baseball Gregg ci raccontano track by track il nuovo album "Sleep"

Oggi esce "Sleep", il nuovo album del duo italo-californiano: ce lo raccontano in questo track by track

Abbiamo ospitato il loro primo video per questo nuovo disco e comunque non ci sembrava abbastanza: il duo italo-americano Baseball Gregg (già disco del giorno con il penultimo "Vacation") torna ora a farsi sentire con "Sleep", una collezione di dream pop e atmosfere appannate, perfetta per le sere d'estate, stagione che abbiamo ormai capito essere la loro preferita. Dalla dub alla voce di Lisa Simpson, tutto è vaporoso e allo stesso tempo così nitido: una contraddizione in termini che nasce forse dai diecimila chilometri che separano l'Italia dalla California.


Shine So Bright

Abbiamo ospitato il loro primo video per questo nuovo disco e comunque non ci sembrava abbastanza: il duo italo-americano Baseball Gregg (già disco del giorno con il penultimo "Vacation") torna ora a farsi sentire con "Sleep", una collezione di dream pop e atmosfere appannate, perfetta per le sere d'estate, stagione che abbiamo ormai capito essere la loro preferita. Dalla dub alla voce di Lisa Simpson, tutto è vaporoso e allo stesso tempo così nitido: una contraddizione in termini che nasce forse dai diecimila chilometri che separano l'Italia dalla California.


Yo Tengo

Il sole riscalda il mondo, però io sento ancora il freddo della notte.
È la canzone che è nata per prima, l’abbiamo scritta ancora prima che uscisse Vacation. Per la traduzione del testo in spagnolo abbiamo chiesto aiuto a due cari amici, Fatima e Bakina; il brano ha una sorta di trazione liturgica, potrebbe essere un canto da messa. Me lo immagino suonato in una chiesa vuota, illuminata da qualche spiraglio degli ultimi raggi del tramonto, da un paio di scout tristi.  


Infinite Scrolling

È caldo, questa giornata non finisce mai. Scrollo il mio cellulare e perdo tempo. I pomeriggi durano mesi, ultimamente. Penso al tempo che si ripete uguale, in loop: voglio cambiare.
Brano disegnato specificatamente per essere ascoltato in ripetizione durante un sonnellino pomeridiani, preferibilmente in una camera da letto di fronte al mare. Una ninna nanna illuminata dal led dello smartphone.


Welcome the Night

Il sole cala nel cielo, e tutto quanto prende un piacevole colore d’oro: dura solo un attimo.
Avevo scritto la canzone per la mia sorella quando ha compiuto trent’anni, e gliel’ho dato come regalo di compleanno. È un brano sulla nostalgia di quando eravamo piccoli e di come accettare l’arrivo della maturità. A un certo punto fa capolino anche il fiume Setta, di fianco a casa mia, e la melodica, uno degli strumenti che - insieme al Fairlight ARR1 - caratterizzano tutto il suono dell’album.


Always Feel the Same

Quando sono felice, non voglio pensare ai cambiamenti del mondo: vorrei che tutto restasse sempre uguale. È un brano un po’ dub, registrato insieme ai miei amici Logan e Wesley quasi due anni fa in camera mia in California.


Sunset

La fine della giornata, il benvenuto alla notte. Ho scritto e registrato il pezzo in appena cinque minuti. Ho passato un periodo della mia vita in cui ho ascoltato solo la musica ambient (Hiroshi Yoshimura, Laraaji, Don Slepian).


Gemini

Dopo il tramonto, c’è una luce misteriosa e l’aria si fa rarefatta. Cammino per strada e i neon di questa città mi accecano. Inizio a correre senza un perchè fino a che mi rendo conto di essermi perso di nuovo.
Questa canzone è stata l’ultima registrata per questo disco, ed originariamente non doveva nemmeno essere inclusa nell’album. Abbiamo utilizzato tantissimi strati dello stesso suono di tastiera per creare questo suono soffice ma allo stesso tempo molto ritmato: immagina di ascoltare una sorta di orchestrina onirica sul battello di Fitzcarraldo che risale l’Urabamba, fra correnti impetuose che lo stanno per ribaltare.


Together In My Dreams

Sono ad una festa, ma non riesco a divertirmi. Per questo brano abbiamo utilizzato un sample di Lisa Simpson che dice “Ok”: non credo si possa fare. Spero che non ci scoprano mai sennò siamo nei guai.


All Alone

Esco dalla festa da solo. Sotto la luce della luna cammino verso casa, ma quando arrivo non entro. Continuo a vagare la città e dopo un po’ mi trovo al porto. La parola “Alone”, sussurrata in questo brano, è campionata e distribuita in tutto l’album, un po’ dappertutto.


Subtropical Solitude

Al porto mi viene l'ansia. Mi gira la testa, cerco di calmarmi. Respiro profondo e lento, e dopo qualche minuto torna la tranquillità. È l’unico brano del disco in tempo dispari: dopo un inizio frenetico e claudicante, il finale è un crescendo drone di serenità e pace, ascoltando con attenzione senti delle voci in ASMR che ti sussurrano nelle orecchie. Chiudi gli occhi e sei in un’isola deserta, il caldo è umido e l’aria brulica di insetti: vai a fare il bagno per rinfrescarti, ma pochi minuti dopo sei nuovamente madido di sudore.


Insomnia

Il cielo è sempre più buio. Al porto, entro in una casa galleggiante dove trovo le VHS con i filmini d’infanzia. Dovrei dormire, ma mi metto li a guardare le cassette tutta la notte. Siamo tornati al punto di partenza. Ha lo stesso arrangiamento della prima canzone, “Shine So Bright,” e dà un senso ciclico al disco.


Sleep

L'ora più buia è appena prima dell'alba.

Sono depresso, e non riesco a capire se sono sveglio o meno. È completamente buio, e nell’oscurità tutto sembra uguale e infinito. Ma so che devo solo aspettare la mattina.


Sunrise

Il cielo riprende colore, e si vede il profilo dei monti all’orizzonte. Finalmente, i raggi superano le montagne e la luce sommerge la vita. È cominciata una nuova giornata.

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L'articolo I Baseball Gregg ci raccontano track by track il nuovo album "Sleep" di Raffaele Lauretti è apparso su Rockit.it il 2018-08-03 12:00:00

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