Chicago ridà dignità alla figura del dj: il suo set è una “performance culturale”

Dopo Berlino, anche Chicago rivaluta il valore culturale del dj

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dj club - via Themrbenagency.co.uk
17/10/2016 - 13:07 Scritto da Sandro Giorello

Se siete un dj e non volete più sentivi rinfacciare che il vostro lavoro non ha la stessa dignità di quello di una band, che non potete permettervi di usare il verbo “suonare” riferito alla vostra professione o altri luoghi comuni simili, da oggi potete dire che siete dei veri artisti. Così la pensa John Fritchey, un commissario di Cook, una delle più grandi contee degli Stati Uniti che comprende al suo interno anche la città di Chicago. Fritchey ha proposto una riduzione delle tasse anche per tutti i locali la cui agibilità non supera le 750 persone.

Tutto è partito dalla protesta di due piccoli bar di Chicago, l’Evil Olive e il Beauty Bar, che lo scorso agosto hanno ricevuto una cartella esattoriale di circa 200.000 dollari per tasse arretrate. I due locali ospitavano principalmente artisti rap e dj e non sono mai riusciti a far riconoscere la loro programmazione musicale come eventi di tipo culturale. La notizia è stata cavalcata subito dal Chicago Tribune che con il titolo “Hey Mr. DJ, are you really an artist?” ha riaperto la polemica sul fatto che un dj oggi non venga riconosciuto come un artista a tutti gli effetti.

(il Beaty Bar di Chicago, via)

Ora secondo la proposta del commissario Fritchey anche questo tipo di serate verranno riconosciute come “performance culturali” e avranno diritto a non pagare la tradizionale tassa del 3% su ogni biglietto strappato. La modifica della legge sarà decisa il prossimo 26 ottobre ma, dal momento che molti altri commissari della contea si sono già espressi a favore, è molto probabile che sarà approvata.

Dopo Berlino che ha riconosciuto al Bergain il titolo luogo d'arte - e quindi dovrà pagare meno tasse, al pari di un museo e non come semplice club - ora si aggiunge anche Chicago alla lista di città che si sta impegnando nel rivalutare la musica elettronica e i dj facendolo entrare di diritto all'inteno della loro offerta culturale.

 

(via)

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