Cosmotronic è anche meglio di come ce lo aspettavamo

Un viaggio lungo sei ore nell'anima elettronica di Ivreatronic, tra laser e voli spaziali il live di Cosmo ha superato anche le nostre migliori aspettative

Nella tradizione italiana l'unico carnevale ad aver mantenuto viva una tradizione medievale è quello di Ivrea. "Né quello di Venezia, risvegliatosi circa trent'anni fa, né quello di Viareggio possono vantare una tradizione ininterrotta." così scrive Chiara Frugoni, storica italiana e specialista del Medioevo. Per diversi anni il carnevale è stato la cosa più famosa di Ivrea fuori dal comune piemontese. Nel secolo scorso è arrivato poi il Complesso Olivetti e le macchine da scrivere del canavese sono diventate un vanto di Ivrea nel mondo, al pari del cavallino della Ferrari o della sartoria napoletana. La terza cosa più famosa di Ivrea è nata l'anno scorso e festeggia il suo compleanno il 5 maggio: stiamo parlando di Ivreatronic. 

Lo scorso sabato siamo stati al Fabrique di Milano per la prima di due date milanesi del tour di Cosmo. Con una coda lunghissima all'ingresso e molta gente rimasta fuori dalla porta, la prima data segna un sold out già quasi raggiunto anche per la seconda, fissata al 12 aprile ed annunciata solo pochi giorni fa. Cosmotronic però non è solo il live di Cosmo, ed è impossibile parlare della serata senza parlare di Ivreatronic.

Ivreatronic, per chi non avesse sentito parlare nell'ultimo anno, è un progetto nato dall'esperienza di Cosmo nel precedente tour, che ha visto l'artista riunire intorno a sè producer, dj e musicisti per una serata di musica elettronica di respiro europeo nel cuore di una realtà piemontese di provincia come quella della sua città natale, dove non succede mai molto, realtà come in Italia ce ne sono tante. Ivreatronic è stato uno degli esperimenti più riusciti dell'anno, portando Ivrea ad essere chiamata spesso, magari in maniera azzardata, "la nuova Berlino". Probabilmente Cosmotronic, l'ultimo album di Cosmo, ed il conseguente tour non avrebbero mai visto la luce senza questa esperienza alle spalle.

Il cuore del live di Cosmo, fosse anche per il semplice fatto che la ragione del tour viene comunque da un disco uscito qualche mese fa e da un'artista che sta portando in Italia il suo lavoro, è un concerto di due ore e in tre atti. Si parte da "Bentornato" sotto un'esplosione di coriandoli e si finisce con "L'ultima festa" ed uno stage diving lungo quasi tutto il parterre del Fabrique. Quasi tutte le canzoni del primo disco di Cosmotronic, diverse del secondo (principalmente nella seconda parte del live) e qualche brano del precedente album, come ad esempio "Le voci", vengono portate sul palco.

Parlare però del live di Cosmo pensando solo al momento del concerto, citando la scaletta o l'allestimento del palco, sarebbe ridurre l'anima di uno spettacolo che, ad ora, è uno dei migliori in circolazione in Italia, forse come non se ne vedevano da anni. Perchè il live di Cosmo ha superato tutte le migliori aspettative (per inciso, già alte). Una buona parte del pubblico arriva, e continuerà ad arrivare per le prossime date, per il live, per sentire le canzoni che aveva nelle cuffie nei mesi prima, per cantare con gli amici quel brano che ascoltano sempre in macchina, e poi tornarsene verso casa. In fondo questi sono i concerti, non c'è nulla di male. Ma il consiglio che vogliamo darvi è di non andare ad un semplice concerto, ma partire per una seratà che finirà alle prime luci dell'alba confusi, spaccati, fatti, sfatti. Felici da morire. 

L'energia del live crea un filo conduttore con tutti i momenti dello show senza esaurirsi mai, dall'apertura deviata dell'astronave sonora di Enea Pascal al set italo disco raffinato e incalzante di Francisco, fino a Foresta ed il b2b finale di Splendore e Cosmo, con un allestimento luci costruito in maniera maniacale, puntuale su ogni singolo synth e hi-hat, con un laser nel momento acid o fumo e strobo nell'apice del viaggio. Quando abbiamo incontrato Cosmo, qualche mese fa, l'augurio che gli abbiamo fatto era di trovarsi gente che avrebbe continuato a ballare fino alla fine, per un genere musicale ed un tipo di spettacolo che in Italia ha sempre faticato ad imporsi. Abbiamo parlato di come la gente però ora fosse pronta, eravamo entrambi d'accordo nel sentire che sarebbe andata bene, forti dell'esempio di realtà come il C2C, convinti che la gente avrebbe ballato, che avrebbero capito lo show. Ancora una volta, Cosmotronic ha superato ogni nostra aspettativa, perchè il pubblico non solo è pronto per Cosmotronic, lo stava aspettando. E a noi, dopo tre giorni, fanno ancora male le gambe.

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L'articolo Cosmotronic è anche meglio di come ce lo aspettavamo di Vittorio Farachi è apparso su Rockit.it il 2018-03-24 00:00:00

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