RumoreRosa - e-mail, 21-09-2003

Ecco le nostre risposte, sono state registrate nel corso di una allegra cenetta (sotto i suadenti effluvi del Chianti di Cafaggio) e poi sbobinate... è stata proprio una gran serata! Ci siamo divertiti un mondo! Beh naturalmente il clima è reso solo parzialmente” (K).

Hanno presentato così, i Rumorerosa, le repliche alle domande di Rockit. Forse non avranno chiarito bene i contenuti della serata, di certo, però, sono stati molto esaurienti in tema musicale.



Rumorerosa: un nome molto intrigante, come l’avete scelto? Mi viene da pensare sia nato per esprimere il suggestivo connubio tra tre chiassosi musicisti ed un’affascinate (emblematico il retro-copertina di “Solo un errore”) front-woman
K: In parte sì! Ma soprattutto vuole essere un riferimento alla fusione fra i due termini opposti ‘rumore’ e ‘rosa’ come specchio del nostro modo di fare musica: aggressivo e dolce al tempo stesso, rabbioso negli arrangiamenti ed elegante nella melodia.

Pixie: Tecnicamente il rumorerosa è l'insieme di tutte le frequenze udibili, anche se la cosa che più ci affascina è appunto questo contrasto all'interno del nome, lo stesso che caratterizza i nostri brani.

Rimanendo in tema di front-woman: la vostra formazione segue la scia di band come Prozac+, Soon e di artiste come Cristina Donà, Carmen Consoli e Ginevra Di Marco. A vostro parere come vanno interpretate queste interessanti incursioni femminili, in una scena (rock italiana) per molti anni dominio assoluto del genere maschile?
Margot: Sono sicuramente segnali positivi, frutto di quell'emancipazione che ha portato molte donne oggi a svolgere lavori ritenuti in passato unicamente maschili (fottuti stereotipi culturali!).

Pixie: Rimane fermo che l'importante per chi vuole fare musica è avere qualcosa da dire, che si tratti di verità assolute o di semplici stati d'animo momentanei. Che a farlo siano uomini, donne o bambini, mi sembra del tutto irrilevante...

Claude: Mmmhhh... ieri una vigilessa mi ha fatto una multa... (risate!!!)

Vigilasse e multe; meglio lasciar perdere... Parliamo invece delle vostre origini: come è nata l’idea di formare una band musicale?
Margot: Siamo fondamentalmente quattro amici, ancora prima di essere un gruppo. Abitiamo da sempre tutti e quattro in un piccolo paese tra le colline del Chianti che, sebbene sia una grande fonte di ispirazione e tranquillità, non offre molte possibilità di svago. Così sei fortunato se fin da piccolo porti dentro di te il demone della musica... Pensa che io già a sette anni sognavo di essere Madonna!! E organizzavo piccoli shows nel salotto di casa mia!! Oh, il microfono di cartone me lo costruivo da sola!

Pixie: Io ho scoperto di essere 'malato' fin da quando, in tenerissima età, aspettavo col batticuore la band di liscio che una volta l'anno suonava alla sagra del paese, e restavo a guardarli per ore montare gli strumenti, affascinato da tutte le loro luccicanti attrezzature…
Claude: Questa non la sapevo... Liscio??Eri malato!

Quattro amici che sono riusciti ad entrare nella scuderia della BMG...
Claude: Beh, il nostro produttore Franco Godi lavora da sempre con BMG Ricordi, quindi è stata la prima porta alla quale abbiamo bussato. Inaspettatamente si sono dimostrati molto entusiasti!

Con che materiale vi siete proposti?
K: Avevamo qualche demo, poi abbiamo realizzato un lungo provino che ha fruttato la partecipazione all'Heineken Jammin' Festival del 2002" e l’ep “Solo un errore” uscito all’inizio di quest’anno.

Solo un errore” è composto da una studio version della title-track e da quattro brani dal vivo. Come mai avete scelto delle canzoni live? E dove sono state registrate?
Claude: Sono state registrate al “Cencio's Club” di Prato in occasione di un concerto durante il quale è stato girato anche un video.

Pixie: Quest'ep non ha mai avuto la pretesa di farsi conoscere al grande pubblico, o di scalare le classifiche. Voleva soltanto essere un concentrato di energie e sudore, un manifesto, per chi lo ascolta, della carica che esplode nei nostri live.

E oltre a energia e sudore, quali altre velleità vi proponete?
K: Dal punto di vista musicale le parole d'ordine sono: emozionare, evocare, spettinare! Ci piace dare la possibilità a chi ci ascolta di far vibrare le proprie emozioni. Ci piace cullare dolcemente chi ha bisogno di tenerezza e far sfogare la rabbia di chi è incazzato.

Claude: Forse un po' più la seconda…adrenalina come se piovesse!

Pixie: Anche per quanto riguarda i testi la nascita è molto spontanea. Risentiamo molto dei momenti che viviamo, delle emozioni provate in un determinato periodo, degli avvenimenti che ci accadono intorno…
Margot: Generalmente i testi condensano degli stati d'animo piuttosto che raccontare storie.

K: Ultimamente sentiamo anche una forte spinta verso la denuncia di alcune realtà sociali che ci fanno incazzare!

E c’è qualche band a cui vi sentite vicini, qualcuno che vi ha ispirato o suggestionato?
Margot: Alcune importanti riviste di settore hanno riscontrato in noi affinità con i primi Skunk Anansie, e il paragone ci lusinga molto. Certo è che la scena rock inglese ci affascina da sempre.

K: Ed è vero anche che fin dalla culla abbiamo assimilato musica a 360°; inevitabile, quindi, che il nostro attuale modo di comporre sia un 'frullato' di generi anche molto diversi fra loro.

Claude: E' terribile questa cosa… allora dentro potrebbe esserci anche un po' di Cristina D'Avena a nostra insaputa!

K: Sicuramente. Fantastico.

E nel mondo della letteratura, a chi vanno le vostre preferenze?
Pixie: Io adoro la poesia, soprattutto quella contemporanea. Mi piace scoprire giovani poeti sconosciuti, mentre fra i grandi della letteratura preferisco Pirandello.

Margot: Io mi sento molto vicino al pessimismo cosmico di Leopardi.

K: Leggo un po' di tutto, dai fumetti alla letteratura sacra, ma i maggiori stimoli mi arrivano dalla saggistica più ‘umanista': cose tipo Hesse, Fromm e Leo Buscaglia (che consiglio a tutti).

Claude: Alan Ford può essere considerato letteratura?

Quali attività promozionali avete adottato per promuovere “Solo un errore”? Cose tipo showcase, tournée
K: Non so se sia corretto definire ‘tournée’ il nostro attuale approccio al live… siamo continuamente in giro per proporre la nostra musica ma non facciamo grosse distinzioni, ovunque e in qualunque momento. Oscilliamo tra grandi palchi - tipo HJF - e mini birrerie sperdute in un bosco...

Pixie:. ..nelle quali l'unico spettatore potrebbe essere il gestore stesso... (immaginate la voce alla Fantozzi: “Un anziano signore con mocassini comprati in occasione del matrimonio della famigerata pro-zia nel lontano 1953, parrucchino di uno squallido biondo platino...”).

K: Nella prossima stagione abbiamo comunque in programma di girare un bel po'…
Margot: Un’altra forma di diffusione della nostra musica sulla quale puntiamo molto è il sito www.rumorerosa.it grazie al quale teniamo contatti con tutte le persone che ci vogliono seguire. Gli iscritti alla nostra mailing list aumentano ad ogni concerto, e a loro va un abbraccio speciale: ci danno una bella carica, oltre ad essere degli ottimi promoter, cosa che fanno veramente col cuore...

Claude: Anzi, chi vuole entrare a far parte della famiglia basta che scriva a info@rumorerosa.it.

…ed essere informati sui vostri progetti futuri, giusto? A proposito: state già lavorando ad un nuovo cimento?
Claude: In questi giorni stiamo decidendo con la nostra discografica il prossimo passo. Molto probabilmente usciremo con un singolo, ma siamo ancora indecisi fra due pezzi. Comunque prima di entrare in studio per registrare l'album ci piacerebbe poter dare libero sfogo a ciò che abbiamo dentro in questo momento, siccome ci sono già molti spunti sui quali non vediamo l'ora di mettere le mani, anche se i brani che abbiamo alle spalle potrebbero bastare per due album.

Pixie: Inoltre fare un autunno-inverno ‘on the road’ ci permetterà di entrare in studio con uno spirito nuovo. Il nostro sogno sarebbe quello di chiuderci per un mese in una casa isolata, lontano da tutto e tutti, per partorire il nostro 'bambino'.

Allora a risentirci con il vosto nuovo disco.
Sicuramente! Grazie e un saluto a tutti.

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L'articolo RumoreRosa - e-mail, 21-09-2003 di Federico Linossi è apparso su Rockit.it il 2003-10-31 00:00:00

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